Giorno: 29 Marzo 2012

“Magneti Marelli, «l’Unità» torna nella bacheca sindacale”, di Giulia Gentile

C’era stata una sollevazione popolare. E ora la ferita politica e sindacale è stata sanata: «l’Unità» è tornata nella bacheca della Magneti Marelli a Crevalcore. Il giorno dopo la sentenza del giudice sulle Rsu. Dai cancelli principali della Magneti Marelli rientrano a testa alta i delegati della Fiom-Cgil. E insieme a loro, le pagine de L’Unità. Nel “day after” della sentenza bolognese, con cui mercoledì un giudice ha imposto al gruppo Fiat di riconoscere i Responsabili sindacali d’azienda della Cgil nelle fabbriche del gruppo a Bologna e Crevalcore, nelle bacheche sindacali è comparso il primo volantino dei metalmeccanici Fiom. E insieme a questo, sono state affisse di nuovo nella vetrina pubblica anche le pagine del nostro quotidiano, con il titolo di prima “Ritorno in fabbrica” e la foto dello stabilimento di via del Timavo a Bologna. «Abbiamo avuto dalla direzione le chiavi per affiggere un nostro comunicato e le prime tre pagine de L’Unità racconta Francesco Di Napoli, ex rsu Fiom di Crevalcore, a una quarantina di Km da Bologna -. Per noi era importante, …

“Magneti Marelli, «l’Unità» torna nella bacheca sindacale”, di Giulia Gentile

C’era stata una sollevazione popolare. E ora la ferita politica e sindacale è stata sanata: «l’Unità» è tornata nella bacheca della Magneti Marelli a Crevalcore. Il giorno dopo la sentenza del giudice sulle Rsu. Dai cancelli principali della Magneti Marelli rientrano a testa alta i delegati della Fiom-Cgil. E insieme a loro, le pagine de L’Unità. Nel “day after” della sentenza bolognese, con cui mercoledì un giudice ha imposto al gruppo Fiat di riconoscere i Responsabili sindacali d’azienda della Cgil nelle fabbriche del gruppo a Bologna e Crevalcore, nelle bacheche sindacali è comparso il primo volantino dei metalmeccanici Fiom. E insieme a questo, sono state affisse di nuovo nella vetrina pubblica anche le pagine del nostro quotidiano, con il titolo di prima “Ritorno in fabbrica” e la foto dello stabilimento di via del Timavo a Bologna. «Abbiamo avuto dalla direzione le chiavi per affiggere un nostro comunicato e le prime tre pagine de L’Unità racconta Francesco Di Napoli, ex rsu Fiom di Crevalcore, a una quarantina di Km da Bologna -. Per noi era importante, …

"Magneti Marelli, «l’Unità» torna nella bacheca sindacale", di Giulia Gentile

C’era stata una sollevazione popolare. E ora la ferita politica e sindacale è stata sanata: «l’Unità» è tornata nella bacheca della Magneti Marelli a Crevalcore. Il giorno dopo la sentenza del giudice sulle Rsu. Dai cancelli principali della Magneti Marelli rientrano a testa alta i delegati della Fiom-Cgil. E insieme a loro, le pagine de L’Unità. Nel “day after” della sentenza bolognese, con cui mercoledì un giudice ha imposto al gruppo Fiat di riconoscere i Responsabili sindacali d’azienda della Cgil nelle fabbriche del gruppo a Bologna e Crevalcore, nelle bacheche sindacali è comparso il primo volantino dei metalmeccanici Fiom. E insieme a questo, sono state affisse di nuovo nella vetrina pubblica anche le pagine del nostro quotidiano, con il titolo di prima “Ritorno in fabbrica” e la foto dello stabilimento di via del Timavo a Bologna. «Abbiamo avuto dalla direzione le chiavi per affiggere un nostro comunicato e le prime tre pagine de L’Unità racconta Francesco Di Napoli, ex rsu Fiom di Crevalcore, a una quarantina di Km da Bologna -. Per noi era importante, …

"Quando i candidati locali contano più dei partiti", di Carlo Galli

Per le prossime elezioni amministrative si annuncia un moltiplicarsi di formazioni e simboli nuovi dovuto alla crisi degli schieramenti tradizionali. La politica moderna ha come dimensione appropriata non la città, ma lo stato. La differenza di scala comporta anche un salto di qualità. Ma può accadere anche che i cittadini per entusiasmo o disperazione si rimbocchino le maniche e si mobilitino. È implicito, nel concetto di lista civica, che il rapporto fra politica e città sia problematico. Quel rapporto dovrebbe essere di piena adeguazione – dopo tutto, le due parole sono l´una figlia dell´altra, poiché politica è l´insieme delle cose pubbliche che riguardano la città –; e invece la lista civica si contrappone a liste elettorali non civiche, o almeno non percepite come tali. A liste che esprimono la disgiunzione fra politica e città. Com´è stato possibile ciò? E com´è possibile che una lista civica vi possa porre rimedio? La politica moderna ha come dimensione più appropriata non la città ma lo Stato; non il libero Comune ma l´intera società civile nella sua vastità e …

“Quando i candidati locali contano più dei partiti”, di Carlo Galli

Per le prossime elezioni amministrative si annuncia un moltiplicarsi di formazioni e simboli nuovi dovuto alla crisi degli schieramenti tradizionali. La politica moderna ha come dimensione appropriata non la città, ma lo stato. La differenza di scala comporta anche un salto di qualità. Ma può accadere anche che i cittadini per entusiasmo o disperazione si rimbocchino le maniche e si mobilitino. È implicito, nel concetto di lista civica, che il rapporto fra politica e città sia problematico. Quel rapporto dovrebbe essere di piena adeguazione – dopo tutto, le due parole sono l´una figlia dell´altra, poiché politica è l´insieme delle cose pubbliche che riguardano la città –; e invece la lista civica si contrappone a liste elettorali non civiche, o almeno non percepite come tali. A liste che esprimono la disgiunzione fra politica e città. Com´è stato possibile ciò? E com´è possibile che una lista civica vi possa porre rimedio? La politica moderna ha come dimensione più appropriata non la città ma lo Stato; non il libero Comune ma l´intera società civile nella sua vastità e …

“Quando i candidati locali contano più dei partiti”, di Carlo Galli

Per le prossime elezioni amministrative si annuncia un moltiplicarsi di formazioni e simboli nuovi dovuto alla crisi degli schieramenti tradizionali. La politica moderna ha come dimensione appropriata non la città, ma lo stato. La differenza di scala comporta anche un salto di qualità. Ma può accadere anche che i cittadini per entusiasmo o disperazione si rimbocchino le maniche e si mobilitino. È implicito, nel concetto di lista civica, che il rapporto fra politica e città sia problematico. Quel rapporto dovrebbe essere di piena adeguazione – dopo tutto, le due parole sono l´una figlia dell´altra, poiché politica è l´insieme delle cose pubbliche che riguardano la città –; e invece la lista civica si contrappone a liste elettorali non civiche, o almeno non percepite come tali. A liste che esprimono la disgiunzione fra politica e città. Com´è stato possibile ciò? E com´è possibile che una lista civica vi possa porre rimedio? La politica moderna ha come dimensione più appropriata non la città ma lo Stato; non il libero Comune ma l´intera società civile nella sua vastità e …

"Restituiamo senso al voto", di Gianclaudio Bressa

La legge elettorale serve a perseguire alcuni obiettivi di fondo: la legittimazione democratica degli eletti e delle assemblee rappresentative, la responsabilità degli elettori nella scelta degli eletti e la stabilità delle camere e dunque l’efficienza del governo. Ciò avviene promuovendo e non stravolgendo il ruolo dei partiti, che la nostra Costituzione definisce infatti come le cinghie di trasmissione fra il popolo, detentore della sovranità popolare, e le assemblee rappresentative. Per riportare al centro questi obiettivi fondamentali, va superata prima di tutto la personalizzazione della politica, che ha portato con sé la ben più perversa nascita di partiti personali, e una territorializzazione fine a se stessa del conflitto politico, che ha comportato la nascita di forze localistiche. È dunque necessario farla finita con le formazioni politiche artificiali e, fattore ancora più dannoso perché subdolo, con le alleanze elettorali forzose, poiché servono solo ad accrescere il potere di ricatto delle forze più piccole, al prezzo di una vittoria che non consente poi di governare, come ci mostra l’esperienza inconcludente e dolorosa di questi ultimi quindici anni di …