Giorno: 24 Marzo 2012

“La sfida di Monti al PD”, di Alfredo Reichlin

Di fronte all’aggravarsi della crisi italiana e immersi come siamo negli sconvolgimenti dell’ordine europeo e mondiale la domanda alla quale io credo che non possiamo più sottrarci riguarda il ruolo del Pd nell’aspro travaglio di questa nostra nazione. Ha senso continuare a pensarsi come il risultato di una malgama tra ex comunisti ed ex democristiani? A me sembra che ormai la domanda che dobbiamo porci è un’altra: siamo solo un episodio tra i tanti delle confuse e avvilenti vicende dei partiti e partitini italiani oppure siamo decisi a emergere come una funzione essenziale della necessaria ricostruzione del Paese? Noi non siamo il sindacato e io non ho nulla da aggiungere alla posizione che abbiamo preso sull’articolo 18. Penso però che la sfida politica che (non so quanto consapevolmente) il prof. Monti ha lanciato non solo alla Cgil ma al Pd, rifiutando praticamente un accordo già fatto sulla necessaria riforma del mercato del lavoro, debba essere accettata. Perché, dopotutto, in che consiste questa sfida? Riguarda l’idea che si ha dell’Italia, di ciò che sta soffocando le …

"La sfida di Monti al PD", di Alfredo Reichlin

Di fronte all’aggravarsi della crisi italiana e immersi come siamo negli sconvolgimenti dell’ordine europeo e mondiale la domanda alla quale io credo che non possiamo più sottrarci riguarda il ruolo del Pd nell’aspro travaglio di questa nostra nazione. Ha senso continuare a pensarsi come il risultato di una malgama tra ex comunisti ed ex democristiani? A me sembra che ormai la domanda che dobbiamo porci è un’altra: siamo solo un episodio tra i tanti delle confuse e avvilenti vicende dei partiti e partitini italiani oppure siamo decisi a emergere come una funzione essenziale della necessaria ricostruzione del Paese? Noi non siamo il sindacato e io non ho nulla da aggiungere alla posizione che abbiamo preso sull’articolo 18. Penso però che la sfida politica che (non so quanto consapevolmente) il prof. Monti ha lanciato non solo alla Cgil ma al Pd, rifiutando praticamente un accordo già fatto sulla necessaria riforma del mercato del lavoro, debba essere accettata. Perché, dopotutto, in che consiste questa sfida? Riguarda l’idea che si ha dell’Italia, di ciò che sta soffocando le …

“La sfida di Monti al PD”, di Alfredo Reichlin

Di fronte all’aggravarsi della crisi italiana e immersi come siamo negli sconvolgimenti dell’ordine europeo e mondiale la domanda alla quale io credo che non possiamo più sottrarci riguarda il ruolo del Pd nell’aspro travaglio di questa nostra nazione. Ha senso continuare a pensarsi come il risultato di una malgama tra ex comunisti ed ex democristiani? A me sembra che ormai la domanda che dobbiamo porci è un’altra: siamo solo un episodio tra i tanti delle confuse e avvilenti vicende dei partiti e partitini italiani oppure siamo decisi a emergere come una funzione essenziale della necessaria ricostruzione del Paese? Noi non siamo il sindacato e io non ho nulla da aggiungere alla posizione che abbiamo preso sull’articolo 18. Penso però che la sfida politica che (non so quanto consapevolmente) il prof. Monti ha lanciato non solo alla Cgil ma al Pd, rifiutando praticamente un accordo già fatto sulla necessaria riforma del mercato del lavoro, debba essere accettata. Perché, dopotutto, in che consiste questa sfida? Riguarda l’idea che si ha dell’Italia, di ciò che sta soffocando le …

“Auguri Tina, 85 anni dalla parte della democrazia”, di Albertina Soliani

Domenica Tina Anselmi compie 85 anni. Nella sua Castelfranco Veneto, da dove è partita giovanissima per servire l’Italia nel sindacato, nella politica, con le donne. Una donna che testimonia come i valori della democrazia siano nelle mani del popolo, del popolo che resiste contro l’oppressione nazifascista, del popolo che partecipa alla vita democratica, del popolo che vigila perché le istituzioni non siano deviate. La popolarità di Tina è sempre stata il segno di un’autentica identificazione con il destino democratico dell’Italia. Oggi, nel tempo in cui è in gioco la salvezza del paese, Tina ci richiama al valore essenziale della politica e della democrazia per la nuova Italia e per la nuova Europa, nel confronto globale tra economia e politica, tra il potere dei pochi e la sovranità dei molti. Non vi è salvezza se non attraverso la politica, se non rafforzando la democrazia. «La nostra storia di italiani ci dovrebbe insegnare – ha detto – che la democrazia è un bene delicato, fragile, deperibile, una pianta che attecchisce solo in certi terreni, precedentemente concimati. E …

“Auguri Tina, 85 anni dalla parte della democrazia”, di Albertina Soliani

Domenica Tina Anselmi compie 85 anni. Nella sua Castelfranco Veneto, da dove è partita giovanissima per servire l’Italia nel sindacato, nella politica, con le donne. Una donna che testimonia come i valori della democrazia siano nelle mani del popolo, del popolo che resiste contro l’oppressione nazifascista, del popolo che partecipa alla vita democratica, del popolo che vigila perché le istituzioni non siano deviate. La popolarità di Tina è sempre stata il segno di un’autentica identificazione con il destino democratico dell’Italia. Oggi, nel tempo in cui è in gioco la salvezza del paese, Tina ci richiama al valore essenziale della politica e della democrazia per la nuova Italia e per la nuova Europa, nel confronto globale tra economia e politica, tra il potere dei pochi e la sovranità dei molti. Non vi è salvezza se non attraverso la politica, se non rafforzando la democrazia. «La nostra storia di italiani ci dovrebbe insegnare – ha detto – che la democrazia è un bene delicato, fragile, deperibile, una pianta che attecchisce solo in certi terreni, precedentemente concimati. E …

"Auguri Tina, 85 anni dalla parte della democrazia", di Albertina Soliani

Domenica Tina Anselmi compie 85 anni. Nella sua Castelfranco Veneto, da dove è partita giovanissima per servire l’Italia nel sindacato, nella politica, con le donne. Una donna che testimonia come i valori della democrazia siano nelle mani del popolo, del popolo che resiste contro l’oppressione nazifascista, del popolo che partecipa alla vita democratica, del popolo che vigila perché le istituzioni non siano deviate. La popolarità di Tina è sempre stata il segno di un’autentica identificazione con il destino democratico dell’Italia. Oggi, nel tempo in cui è in gioco la salvezza del paese, Tina ci richiama al valore essenziale della politica e della democrazia per la nuova Italia e per la nuova Europa, nel confronto globale tra economia e politica, tra il potere dei pochi e la sovranità dei molti. Non vi è salvezza se non attraverso la politica, se non rafforzando la democrazia. «La nostra storia di italiani ci dovrebbe insegnare – ha detto – che la democrazia è un bene delicato, fragile, deperibile, una pianta che attecchisce solo in certi terreni, precedentemente concimati. E …

Bersani: «Sul lavoro si cambia in Parlamento o tanto vale chiuderlo», di Simone Collini

Il telefonino squilla ma Pier Luigi Bersani non risponde. Continua invece a seguire gli interventi di sindaci e presidenti di Provincia del Pd riuniti a Genova in vista delle prossime amministrative, anche se sa che a Roma sta per cominciare il Consiglio dei ministri che deve varare la riforma sul lavoro. Passa ancora qualche minuto e il leader del Pd viene avvicinato da un membro del suo staff: «Ti sta cercando Monti». Uguale, niente. Al presidente del Consiglio Bersani ha già spiegato in diversi colloqui che per il Pd è inaccettabile la sola «monetizzazione» per i licenziamenti per motivi economici, che se il testo uscirà da Palazzo Chigi come annunciato alle parti sociali, in Parlamento il suo partito presenterà un emendamento che garantisca il reintegro per chi è stato licenziato senza giusta causa, che ben più importante dell’intenzione di lanciare un messaggio ai mercati è l’esigenza di tener conto del disagio tra i ceti popolari, che bisogna fare attenzione a non introdurre elementi di «destabilizzazione» e che proprio perché siamo in una fase di recessione …