Giorno: 23 Marzo 2012

"I tecno-giacobini che invocano l'interesse generale", di Michele Prospero

È stato un politologo americano, Robert Dahl, a riflettere molto su due concetti, quello di responsabilità (accountability) e di risposta (responsive), che per lui sono gli indicatori migliori della qualità di una democrazia. Un partito o una istituzione che si mostra responsabile e congruente, ossia capace di dare risposta alle preferenze collettive, è un trasparente segnale di un buon rendimento della democrazia. E invece no. In Italia un partito responsabile e “responsivo” rispetto alle preferenze della sua base sociale, sensibile cioè alle grandi inquietudini del suo elettorato dinanzi a una scelta inattesa e inopinata, diventa l’emblema di un becero conservatorismo (così il Pd appare a Giovanni Sabbatucci sul Messaggero), incapace di mettere a tacere umori regressivi e di innovare il mercato del lavoro strappando il nesso con vetusti richiami identitari. Certi commentatori, che ancora hanno fresco l’inchiostro indelebile con la parola «casta» ben impressa, ora urlano contro il Pd perché si è buttato in «un vicolo cieco» (così la Stampa) pur di seguire le bizze della base molto arrabbiata. Insomma: esiste la casta o no? …

“I tecno-giacobini che invocano l’interesse generale”, di Michele Prospero

È stato un politologo americano, Robert Dahl, a riflettere molto su due concetti, quello di responsabilità (accountability) e di risposta (responsive), che per lui sono gli indicatori migliori della qualità di una democrazia. Un partito o una istituzione che si mostra responsabile e congruente, ossia capace di dare risposta alle preferenze collettive, è un trasparente segnale di un buon rendimento della democrazia. E invece no. In Italia un partito responsabile e “responsivo” rispetto alle preferenze della sua base sociale, sensibile cioè alle grandi inquietudini del suo elettorato dinanzi a una scelta inattesa e inopinata, diventa l’emblema di un becero conservatorismo (così il Pd appare a Giovanni Sabbatucci sul Messaggero), incapace di mettere a tacere umori regressivi e di innovare il mercato del lavoro strappando il nesso con vetusti richiami identitari. Certi commentatori, che ancora hanno fresco l’inchiostro indelebile con la parola «casta» ben impressa, ora urlano contro il Pd perché si è buttato in «un vicolo cieco» (così la Stampa) pur di seguire le bizze della base molto arrabbiata. Insomma: esiste la casta o no? …

“I tecno-giacobini che invocano l’interesse generale”, di Michele Prospero

È stato un politologo americano, Robert Dahl, a riflettere molto su due concetti, quello di responsabilità (accountability) e di risposta (responsive), che per lui sono gli indicatori migliori della qualità di una democrazia. Un partito o una istituzione che si mostra responsabile e congruente, ossia capace di dare risposta alle preferenze collettive, è un trasparente segnale di un buon rendimento della democrazia. E invece no. In Italia un partito responsabile e “responsivo” rispetto alle preferenze della sua base sociale, sensibile cioè alle grandi inquietudini del suo elettorato dinanzi a una scelta inattesa e inopinata, diventa l’emblema di un becero conservatorismo (così il Pd appare a Giovanni Sabbatucci sul Messaggero), incapace di mettere a tacere umori regressivi e di innovare il mercato del lavoro strappando il nesso con vetusti richiami identitari. Certi commentatori, che ancora hanno fresco l’inchiostro indelebile con la parola «casta» ben impressa, ora urlano contro il Pd perché si è buttato in «un vicolo cieco» (così la Stampa) pur di seguire le bizze della base molto arrabbiata. Insomma: esiste la casta o no? …

"Il dialogo possibile", di Guglielmo Epifani

Mentre la scelta del governo di non cercare l’accordo sul mercato del lavoro è destinata ad assumere il profilo di una decisione tutta politica che rischia di dividere il Paese e mandare in frantumi la coesione sociale, la giunta di Confindustria, sia pure con un ristretto voto di margine, ha designato Giorgio Squinzi a prossimo presidente. Squinzi per storia e caratteristiche è un uomo di dialogo e attento a preservare l’autonomia delle relazioni industriali. Mentre Alberto Bombassei, lo voglia ammettere o meno, è stato l’uomo delle divisioni e degli accordi separati, sia tra i metalmeccanici sia tra le confederazioni. Bisognerà naturalmente attendere il presidente designato alla prova del programma e della squadra di governo ma la novità c’è ed è forte anche in ragione degli schieramenti interni al sistema imprenditoriale che si erano coalizzati in favore del proprietario della Brembo, compreso un forte ed esteso apparato mediatico di supporto. Proprio questo mette in luce la vera differenza tra i disegni che sostenevano le due candidature. Da un lato chi puntava a fare svolgere un ruolo …

“Il dialogo possibile”, di Guglielmo Epifani

Mentre la scelta del governo di non cercare l’accordo sul mercato del lavoro è destinata ad assumere il profilo di una decisione tutta politica che rischia di dividere il Paese e mandare in frantumi la coesione sociale, la giunta di Confindustria, sia pure con un ristretto voto di margine, ha designato Giorgio Squinzi a prossimo presidente. Squinzi per storia e caratteristiche è un uomo di dialogo e attento a preservare l’autonomia delle relazioni industriali. Mentre Alberto Bombassei, lo voglia ammettere o meno, è stato l’uomo delle divisioni e degli accordi separati, sia tra i metalmeccanici sia tra le confederazioni. Bisognerà naturalmente attendere il presidente designato alla prova del programma e della squadra di governo ma la novità c’è ed è forte anche in ragione degli schieramenti interni al sistema imprenditoriale che si erano coalizzati in favore del proprietario della Brembo, compreso un forte ed esteso apparato mediatico di supporto. Proprio questo mette in luce la vera differenza tra i disegni che sostenevano le due candidature. Da un lato chi puntava a fare svolgere un ruolo …

“Il dialogo possibile”, di Guglielmo Epifani

Mentre la scelta del governo di non cercare l’accordo sul mercato del lavoro è destinata ad assumere il profilo di una decisione tutta politica che rischia di dividere il Paese e mandare in frantumi la coesione sociale, la giunta di Confindustria, sia pure con un ristretto voto di margine, ha designato Giorgio Squinzi a prossimo presidente. Squinzi per storia e caratteristiche è un uomo di dialogo e attento a preservare l’autonomia delle relazioni industriali. Mentre Alberto Bombassei, lo voglia ammettere o meno, è stato l’uomo delle divisioni e degli accordi separati, sia tra i metalmeccanici sia tra le confederazioni. Bisognerà naturalmente attendere il presidente designato alla prova del programma e della squadra di governo ma la novità c’è ed è forte anche in ragione degli schieramenti interni al sistema imprenditoriale che si erano coalizzati in favore del proprietario della Brembo, compreso un forte ed esteso apparato mediatico di supporto. Proprio questo mette in luce la vera differenza tra i disegni che sostenevano le due candidature. Da un lato chi puntava a fare svolgere un ruolo …

“Maturità, addio buste il tema arriva online”, di Salvo Intravaia

A giugno le buste contenenti le prove della maturità lasceranno il posto al “plico telematico”. Per il nostro Paese si tratta di una rivoluzione. Per la prima volta in Italia il ministero dell´Istruzione proverà la “trasmissione telematica delle tracce delle prove scritte degli esami di Stato”. E tutta la “cerimonia” sui plichi della maturità rappresenterà un semplice ricordo. Niente più code nei “provveditorati” – che adesso si chiamano Ambiti territoriali – di sabato e domenica per la consegna ai presidi, o ai loro delegati, dei plichi provenienti da Roma con le prove. Niente più trasferimento in cassaforte, a scuola stessa, o alla più vicina caserma dei carabinieri o posto di polizia per evitare guai. E niente più agenti a scuola con le prove della maturità la mattina degli esami. Il 20 e 21 giugno prossimi, il tema di Italiano, la versione di greco al classico e il compito di matematica allo scientifico saranno inviate via internet alle scuole. Stesso discorso per tutte le altre prove scritte. La circolare riservata ai dirigenti scolastici dello scorso 20 …