“Le lauree non saranno più tutte uguali”, di Riccardo Luna
Stamattina la campanella suonerà un po’ prima. Alle otto in punto il ministro della Istruzione Francesco Profumo salirà al quarto piano della sede del MIUR, viale di Trastevere, e, in diretta televisiva con il Tg1, premerà il bottone per dare il via alla più importante, drammatica e rivoluzionaria consultazione popolare che si poteva immaginare. Quella sul valore legale del titolo di studio. Un istante dopo sul sito web del ministero compariranno 15 domande alle quali sono tutti chiamati a rispondere, perché tutti sono in qualche modo interessati al tema. Il punto è: quanto valgono davvero una laurea o un diploma? Sono tutte ugual i , a pres c i n d e r e dall’ateneo o dalla scuola dove si sono conseguite e dal tempo impiegato? Oppure quella presa in una istituzione migliore vale di più anche se il voto finale è più basso? E ancora: possono comportare avanzamenti di carriera automatici indipendentemente dalla qualità della didattica? Per sintetizzare in maniera brutale: vale più un bellissimo pezzo di carta o quel che uno sa davvero …