“Corruzione: dalle mazzette alle cozze pelose i diversi gradi della questione morale”, di Miguel Gotor, Donatella Della Porta e Filippo Ceccarelli
La vita pubblica delle ultime settimane è stata punteggiata da una serie di episodi di corruzione e, più in generale, di malcostume politico che rendono sempre più urgente il varo di una rigorosa legge di contrasto al fenomeno: dalle vicende del leghista Davide Boni a quelle del tesoriere della Margherita Luigi Lusi, dalle inchieste su Romano La Russa alle cozze pelose del sindaco Michele Emiliano. Si tratta di una costante di lungo periodo della storia italiana, ma il peso del passato, con i suoi luoghi comuni e inevitabili fatalismi, non è una buona ragione per relativizzare la necessità di un impegno a cui ogni cittadino e ogni generazione sono chiamati a offrire il loro contributo. Cambiano i contesti, i protagonisti, le modalità e le finalità, ma il tasso di inquinamento della nostra vita pubblica resta elevato, superiore a quello della media europea. Secondo il Global corruption barometer, nel 2010, il 13 per cento degli italiani ha dichiarato di avere pagato una tangente, quando la media continentale è del 5 per cento. Inoltre, il contrasto giudiziario …