"Il Fisco può aiutare il Pil dell'arte", di Lorenzo Bini Smaghi
L’Italia ha il più importante patrimonio culturale al mondo, ma la cultura contribuisce per poco più del 2% al Pil, meno della metà di Francia e Germania. Il potenziale di crescita è enorme, ma mancano capacità e fondi. Il dibattito italiano si è a lungo focalizzato su quest’ultimo aspetto, lamentando la scarsità di fondi pubblici e il trattamento fiscale poco favorevole ai contributi privati. D’altra parte, l’Italia non primeggia solo per l’entità del suo patrimonio ma anche, purtroppo, per il suo ingente debito pubblico. Non sorprende dunque che le proposte di agevolazione fiscale per il settore della cultura che sono state finora avanzate siano state sistematicamente bocciate da chi ha come compito di tenere sotto controllo la finanza pubblica del Paese. Bisogna dunque rovesciare il ragionamento e avanzare proposte che inneschino un nuovo processo di sviluppo nel settore della cultura in Italia senza pesare sul bilancio pubblico. L’esperienza dimostra che il settore privato è disposto ed è interessato a finanziare la cultura, ma è scoraggiato dalla complessità delle procedure. Anche l’erario avrebbe un beneficio se …