“Profumo nella palude dell’università”, di Tito Boeri
Un tecnico al governo diventa inevitabilmente un politico. Ma dovrebbe essere un politico che non ha l´ansia di essere rieletto, che perciò guarda molto più in là delle prossime elezioni, preoccupandosi di lasciare in eredità al Paese riforme che daranno i loro frutti fra cinque, dieci, anche vent´anni. Ci auguriamo tutti, in Italia e fuori (l´editoriale del Financial Times di ieri era dedicato proprio all´ Italian Job) che la riforma del lavoro abbia queste caratteristiche. Speriamo che pensi davvero anche a chi non è oggi rappresentato al tavolo della trattativa, a partire dai giovani del cosiddetto parasubordinato. L´unico modo per proteggerli e valorizzare al contempo il loro capitale umano è trasformare i loro contratti in rapporti di lavoro subordinato non solo nella sostanza, ma anche nella forma. Solo così saranno coperti contro il rischio di licenziamento, quale che sia la riforma degli ammortizzatori, e potranno ricevere la formazione che normalmente viene fornita ai giovani sul posto di lavoro. Ma c´è anche un altro terreno su cui è fondamentale allungare gli orizzonti dell´azione di governo e …