Il Pd: «Sulla Rai non torniamo indietro. La riforma si può fare», di Maria Zegarelli
Sulla Rai il Pd non cambia posizione. Bersani: «È necessaria una cesura netta tra politica e azienda». No anche all’ipotesi commissariamento. Sul tavolo del vertice giustizia, lavoro e questione sociale. Angelino Alfano ci andrà con spirito ecumenico, appoggiando il governo «con opere e omissioni» ed è chiaro dove si annidano le omissioni: sulla Rai e sulla legge anticorruzione. Non contro, sembra, ma morbidamente a lato. Deciso, però, a puntare tutto sul lavoro, ha spiegato. Pier Luigi Bersani ci va con l’intenzione di non accettare preclusioni sul menu da mettere in tavola e «contentissimo» di scoprire un inedito segretario Pdl «in tuta blu», mentre Pier Ferdinando Casini dice che andrà ad ascoltare perché l’agenda la detta Mario Monti. Di sicuro il lavoro di tessitura e mediazione sarà cosa di non poco conto per il premier che dal vertice di oggi dovrà uscire con impegno comune dei partiti che lo sostengono a sgombrare il campo dal rischio di impantanamento dell’azione di governo. IL NODO RAI Il ministro Andrea Riccardi è sicuro: «Vedrete che ce la faremo. Il …