“Quei toni non aiutano”, di Pietro Spataro
Con le battute di ieri Elsa Fornero dimostra di aver perduto la sobrietà che Monti voleva fosse la cifra del suo governo. Con le offese però non si fanno accordi, semmai si alimentano tensioni. Quelle frasi infelici sono il segno di una difficoltà politica e tradiscono un nervosismo che un ministro dovrebbe saper controllare. La politica è capacità di mediazione e ostinata ricerca delle soluzioni. La sensazione diffusa invece è che siamo finiti in una empasse. Eppure l’accordo con sindacati e imprese è indispensabile. Ed è anche possibile. Senza di esso non solo non ci sarà decisione che tenga,ma il «patto sociale,» che resta l’unica chiave per la ricostruzione, può subire un colpo pesante. Alcuni elementi, per fortuna, dimostrano che la porta non è chiusa. Ma occorrono chiare scelte di merito e di stile che consentano di spalancarla. Se infatti è positivo prevedere una tassazione maggiore per i contratti a termine, tuttavia il piano Fornero presenta fragilità che rischiano di aumentare il disagio sociale. Bisogna sapere che ci sono lavoratori che, senza più la «mobilità …