Giorno: 13 Marzo 2012

“Il diritto di procreare”, di Michela Marzano

C´è voluta una sentenza della Corte Costituzionale perché gli italiani potessero riappropriarsi di un proprio diritto. Eppure è successo, e questa è comunque una bella notizia. Tante coppie che desideravano avere un bambino hanno potuto realizzare i propri sogni. E decisioni delicate e fondamentali, come quella di iniziare un processo di fecondazione artificiale, hanno cominciato a poter essere prese dai diretti interessati, invece di essere codificate a tavolino sulla base di criteri ideologi. Da poco più di due anni, è il medico che può finalmente stabilire quanti embrioni trasferire nell´utero di una paziente e quanti invece congelare per un utilizzo ulteriore. E non è poco, visto che la legge 40 prevedeva di trasferire sempre e comunque tre embrioni, indipendentemente dallo stato di salute di una donna. Due anni dopo i dati sono una conquista e una felicità per tante donne, per tante famiglie. Avere un figlio è un percorso possibile e non per forza un cammino doloroso. Certo, la strada da percorrere prima di poter parlare di “autodeterminazione” è ancora molto lunga. Nonostante i progressi, …

“Il diritto di procreare”, di Michela Marzano

C´è voluta una sentenza della Corte Costituzionale perché gli italiani potessero riappropriarsi di un proprio diritto. Eppure è successo, e questa è comunque una bella notizia. Tante coppie che desideravano avere un bambino hanno potuto realizzare i propri sogni. E decisioni delicate e fondamentali, come quella di iniziare un processo di fecondazione artificiale, hanno cominciato a poter essere prese dai diretti interessati, invece di essere codificate a tavolino sulla base di criteri ideologi. Da poco più di due anni, è il medico che può finalmente stabilire quanti embrioni trasferire nell´utero di una paziente e quanti invece congelare per un utilizzo ulteriore. E non è poco, visto che la legge 40 prevedeva di trasferire sempre e comunque tre embrioni, indipendentemente dallo stato di salute di una donna. Due anni dopo i dati sono una conquista e una felicità per tante donne, per tante famiglie. Avere un figlio è un percorso possibile e non per forza un cammino doloroso. Certo, la strada da percorrere prima di poter parlare di “autodeterminazione” è ancora molto lunga. Nonostante i progressi, …

“La scuola dei licei non va più”, di Alessandra Ricciardi

Preiscrizioni, le proiezioni annunciano il sorpasso a settembre. Crolla il classico, sale l’alberghiero. Sarà la crisi, ma sempre meno giovani decidono di imboccare la strada di un percorso di studi liceale, con la prospettiva quasi certa di dover poi continuare con l’università. Se saranno confermate le proiezioni sulle preiscrizioni fatte dai ragazzi a febbraio scorso, il 52% degli studenti delle prime classi delle superiori a settembre frequenterà le lezioni di un istituto tecnico o professionale. I licei scedono al 47,90% di nuovi iscritti contro il 49,88% dell’anno precedente. Dalla parità al sorpasso, dunque, nel giro di un anno. I primi dati sulle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 sono stati resi noti ieri dal ministero dell’istruzione. E confermano l’andamento che a livello regionale era stato rilevato nella Lombardia di Roberto Formigoni (si veda ItaliaOggi di martedì scorso), dove da tempo si punta sul rafforzamento della filiera professionalizzante per combattere la disoccupazione. Il dato, che dal ministero sottolineano non essere ancora definitivo (in attesa della …

“La scuola dei licei non va più”, di Alessandra Ricciardi

Preiscrizioni, le proiezioni annunciano il sorpasso a settembre. Crolla il classico, sale l’alberghiero. Sarà la crisi, ma sempre meno giovani decidono di imboccare la strada di un percorso di studi liceale, con la prospettiva quasi certa di dover poi continuare con l’università. Se saranno confermate le proiezioni sulle preiscrizioni fatte dai ragazzi a febbraio scorso, il 52% degli studenti delle prime classi delle superiori a settembre frequenterà le lezioni di un istituto tecnico o professionale. I licei scedono al 47,90% di nuovi iscritti contro il 49,88% dell’anno precedente. Dalla parità al sorpasso, dunque, nel giro di un anno. I primi dati sulle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 sono stati resi noti ieri dal ministero dell’istruzione. E confermano l’andamento che a livello regionale era stato rilevato nella Lombardia di Roberto Formigoni (si veda ItaliaOggi di martedì scorso), dove da tempo si punta sul rafforzamento della filiera professionalizzante per combattere la disoccupazione. Il dato, che dal ministero sottolineano non essere ancora definitivo (in attesa della …

"La scuola dei licei non va più", di Alessandra Ricciardi

Preiscrizioni, le proiezioni annunciano il sorpasso a settembre. Crolla il classico, sale l’alberghiero. Sarà la crisi, ma sempre meno giovani decidono di imboccare la strada di un percorso di studi liceale, con la prospettiva quasi certa di dover poi continuare con l’università. Se saranno confermate le proiezioni sulle preiscrizioni fatte dai ragazzi a febbraio scorso, il 52% degli studenti delle prime classi delle superiori a settembre frequenterà le lezioni di un istituto tecnico o professionale. I licei scedono al 47,90% di nuovi iscritti contro il 49,88% dell’anno precedente. Dalla parità al sorpasso, dunque, nel giro di un anno. I primi dati sulle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 sono stati resi noti ieri dal ministero dell’istruzione. E confermano l’andamento che a livello regionale era stato rilevato nella Lombardia di Roberto Formigoni (si veda ItaliaOggi di martedì scorso), dove da tempo si punta sul rafforzamento della filiera professionalizzante per combattere la disoccupazione. Il dato, che dal ministero sottolineano non essere ancora definitivo (in attesa della …

“Il taglio dei parlamentari”, di Andrea Manzella

Nella “proposta” di revisione costituzionale che ha visto, per ora, concordare i maggiori partiti, le cose giuste sono forse più di quelle sbagliate. Eppure questa rilevanza positiva non basta a farne un buon progetto. Perché? Per due ragioni. La prima è che ogni innovazione positiva contenuta nella bozza, ha come un freno dentro che le impedisce di completarsi. Certo, si capisce che nell´attuale situazione di assideramento parlamentare, certe cose non si possono neppure tentare. Ma la proiezione nel futuro, l´indicazione di una linea evolutiva non potrebbero essere rifiutate neppure dal più conservatore dei deputati o senatori. Nel concreto: va bene la riduzione del numero totale dei membri delle Camere. Ma siamo sicuri che abbia una sua logica un taglio così semplicemente lineare? O questo non sarebbe più comprensibile, se legato ad un´idea di equilibrio istituzionale: già, fin d´ora, connesso ad un progetto di Camera territoriale, eletta con una cifra magari minore (come in Germania e perfino in Usa) ma con un riferimento significativo a forme di rappresentanza politica locale? E ancora su questo punto. Benissimo …

“Il taglio dei parlamentari”, di Andrea Manzella

Nella “proposta” di revisione costituzionale che ha visto, per ora, concordare i maggiori partiti, le cose giuste sono forse più di quelle sbagliate. Eppure questa rilevanza positiva non basta a farne un buon progetto. Perché? Per due ragioni. La prima è che ogni innovazione positiva contenuta nella bozza, ha come un freno dentro che le impedisce di completarsi. Certo, si capisce che nell´attuale situazione di assideramento parlamentare, certe cose non si possono neppure tentare. Ma la proiezione nel futuro, l´indicazione di una linea evolutiva non potrebbero essere rifiutate neppure dal più conservatore dei deputati o senatori. Nel concreto: va bene la riduzione del numero totale dei membri delle Camere. Ma siamo sicuri che abbia una sua logica un taglio così semplicemente lineare? O questo non sarebbe più comprensibile, se legato ad un´idea di equilibrio istituzionale: già, fin d´ora, connesso ad un progetto di Camera territoriale, eletta con una cifra magari minore (come in Germania e perfino in Usa) ma con un riferimento significativo a forme di rappresentanza politica locale? E ancora su questo punto. Benissimo …