"Quel che resta da fare", di Tito Boeri
I mercati finanziari festeggiano e lo spread scende sotto i 300 punti. Ma l´economia reale parteciperà alla festa solo se i tecnici faranno fino in fondo le cose che sono stati chiamati a fare. Ieri le Borse hanno celebrato il successo del piano di ristrutturazione del debito greco anche perché, a ben guardare, il coinvolgimento del settore privato nelle perdite è molto meno rilevante di quanto potesse apparire prima facie. Ma non è da ieri che le Borse ci regalano segni più (chissà perché fanno notizia solo quando bruciano, solo virtualmente, miliardi). Ed è sempre più stridente il contrasto fra le notizie che vengono dai mercati finanziari e i bollettini di guerra trasmessi dall´economia reale. La Borsa americana è tornata ai livelli precedenti alla crisi subprime, quella tedesca è cresciuta di quasi il 25 per cento da fine novembre. Eppure il commercio mondiale ristagna e ha smesso di compensare il calo della domanda interna in molte economie mature, la produzione industriale in Europa è da mesi in vistoso calo e l´insieme dell´area Euro sta entrando …