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“Una scuola da… sballo”, di Pippo Frisone

Continua il tira-molla sulla scuola. Prima con le dichiarazioni del Ministro Profumo, poi con la bozza del decreto semplificazioni e ancora col testo varato dal consiglio dei ministri e adesso col lavoro delle Commissioni Affari costituzionali e attività produttive della Camera. Al centro la questione degli organici dell’autonomia col corollario dei 10mila posti aggiuntivi da destinare al recupero, al sostegno, ai bisogni educativi speciali e per estendere il tempo scuola e il tempo pieno.

Nel testo finale emanato dal Governo, la ragioneria generale dello Stato faceva prima sparire i 10mila posti aggiuntivi, mentre sull’ organico funzionale cassava ogni riferimento al blocco dei posti in organico di diritto 2011/12 ( 724.000 cattedre e 233.000 ata) .

Nell’esame in Commissione affari costituzionale con 29 si e 13 no passava un emendamento del Pd che reintroducendo il blocco degli organici del 2011/12, stoppava i tagli di trascinamento per il biennio 12/14 nella primaria e per il triennio 12/15 della secondaria e infine riassegnava agli organici funzionali delle scuole 10.000 posti aggiuntivi con le finalità originarie.

Costo dell’operazione 350milioni di euro.

La copertura di questa spesa, destinata all’istruzione, veniva individuata nell’ aumento delle accise su alcolici, birra e giochi. Ma in tarda serata tutto veniva rimesso in discussione.

La Commissione bilancio, a seguito del ribaltone del governo che in quella sede dava parere negativo, rinviava il testo alla Commissione Affari costituzionali, dove tra l’altro uno dei due relatori, quello del pdl, s’era espresso contro l’emendamento.

Tuttavia il tentativo di trovare una soluzione veniva affidato alla Commissione Industria della Camera.

Un ulteriore rimpallo di responsabilità che la dice lunga su quanto pesi il macigno voluto da Tremonti con l’art.64 della L.133/08.

Mancanza di copertura o copertura insufficiente.

Alla prova dei fatti, smentendo lo stesso Ministro Profumo, il primo a non crederci è proprio il governo tecnico. Se è vero che con la cultura non si mangia , non è neanche vero che con gli alcolici , la birra o i giochi si salva la scuola.

La scuola non ha bisogno di annunci poi smentiti ma di una forte discontinuità col passato che finora non c’è stata.

Bisogna investire sulla conoscenza e per farlo bisogna essere convinti fino in fondo, avendo un progetto di Paese che guardi al futuro.

Questo è l’unico vero limite del governo Monti che magari nel 2013 ci darà il pareggio di bilancio ma per andare dove? La risposta a questa domanda potrà darcela solo un governo politico uscito dalle urne.

da ScuolaOggi 07.03.12

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“Il costo della stabilizzazione è di 350 milioni all’anno”, di Flavia Amabile

Parere contrario di Palazzo Chigi. Garantirebbe l’autonomia scolastica. Doccia fredda sulle speranza di 10 mila prof precari. Birra, alcol e giochi non sono sufficienti a coprire le loro assunzioni.

Erano già pronti a brindare, le commissioni Affari Costituzionali e Attività Produttive della Camera avevano dato il via libera all’assunzione, il primo stop ai tagli del personale nella scuola da almeno quattro anni a questa parte. Anche il Pd era pronto a cantare vittoria perché la notizia del tutto insperata arriva da un emendamento presentato dal partito di Bersani.

In realtà dopo un pomeriggio di annunci e di grande speranza in serata è arrivata la doccia fredda. Il passaggio successivo, quello in commissione Bilancio, è stato fatale per i 10 mila prof che si preparavano a guadagnare la tanto attesa cattedra. Il governo ha mostrato dei dubbi sulla copertura economica e quindi si è deciso di rinviare la modifica alla Commissione Industria per un nuovo esame.

L’emendamento approvato dalla Commissione Industria prevedeva come copertura l’aumento delle tasse su birra e alcolici di media gradazione e un aumento del gettito dai giochi. Il governo nella Commissione di merito aveva dato parere favorevole, invece in serata al Bilancio ha cambiato atteggiamento e con il sottosegretario al Tesoro Gianfranco Polillo ha mostrato le sue perplessità.

Dopo una lunghissima discussione si è prima deciso di accantonare l’emendamento per rinviarlo ad un nuovo esame stamattina, prima dell’inizio della discussione sul decreto da parte dell’Aula di Montecitorio. Ma questo non avrebbe permesso di superare l’ostacolo, a meno di trovare una nuova copertura. È stato quindi deciso di rinviare alla Commissione Industria l’emendamento, saranno loro a decidere se l’assunzione può proseguire l’esame oppure no.

Assunzioni congelate di sicuro per una notte, quindi. Che cosa succederà davvero lo si capirà solo stamattina quando le commissioni competenti poche ore prima dell’arrivo in aula del decreto, riprenderanno in mano il dossier alla ricerca di nuove fonti di copertura anche se era già stato calcolato che i soldi per coprire l’operazione (350 milioni l’anno dal 2012-2013) potevano arrivare da un aumento delle tasse sui giochi a montepremi o vincite in denaro (250 milioni ma sarà il ministero dell’Economia assieme ai Monopoli a decidere come) e dalle accise su birra e alcolici (100 milioni).

La norma congelava di fatto l’organico a quello in vigore nell’anno scolastico vigente (2011-2012): 724 mila cattedre per gli insegnanti e 233.100 posti per il personale ausiliario, tecnico e amministrativo.

In questo modo – hanno spiegato Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in VII Commissione alla Camera, e Francesca Puglisi, responsabile scuola del partito – verrà bloccato il trascinamento dei tagli decisi sotto la gestione Gelmini nella scuola primaria e alle superiori.

Venivano poi aggiunti ulteriori 10mila posti per attività di recupero, di integrazione e sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali anche per estendere il tempo scuola, in particolare alla primaria e alle medie.

Confermate finora le altre novità per il mondo della scuola previste dagli emendamenti al dl sulle semplificazioni. Chi ha superato il concorso per dirigente scolastico, ma non è rientrato nel contingente del corso di formazione, saràimmesso in ruolo con un corso di formazione e superamento di un colloquio selettivo.

E nasce la scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso science institute (Gssi) per «rilanciare lo sviluppo dei territorio terremotati dell’Abruzzo». La scuola sarà operativa a partire dal 2013-14 in via sperimentale.

La Stampa 07.03.12

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Scuola, il governo “sospende” 10mila nuove assunzioni Lavoro, giro di vite sulla sicurezza, di Roberto Petrini

Alla Camera le commissioni licenziano il decreto sulle Semplificazioni. L´esecutivo pronto a chiedere la fiducia sul testo, verrebbe votata dall´aula già domani
Grilli ribadisce: “A ottobre aumento Iva al 23%, per ora non ci sono tesoretti per ridurre le tasse”

Ritorno dei controlli per la sicurezza sui luoghi di lavoro e comunicazioni esclusivamente online con la Pubblica amministrazione dal 2014. Sono alcune delle modifiche contenute negli emendamenti al decreto legge sulle Semplificazioni che è stato esaminato ieri dalle commissioni della Camera.
E´ durato invece lo spazio di una giornata l´emendamento che prevedeva 10mila nuove assunzioni nella scuola per sostenere il tempo pieno, finanziate con l´aumento delle tasse sugli alcolici. La misura era stata approvata dalla commissione Industria con parere favorevole del governo, salvo poi saltare nel successivo passaggio in commissione Bilancio. Si proverà a risolvere il nodo stamattina, prima dell´approdo del decreto nell´aula di Montecitorio dove, secondo quanto si apprende, il governo sarebbe intenzionato a chiedere la fiducia sul provvedimento.
Fa intanto un passo in avanti il disegno di legge che introduce il pareggio di bilancio nella nostra Costituzione in sintonia con quanto richiesto con il Trattato “Fiscal compact” firmato nei giorni scorsi dai leader dell´Europa. Infine è tregua armata tra il governo e l´Anci sulla revisione del patto di stabilità che pone paletti ai bilanci, alle spese e agli investimenti dei Comuni. Ieri l´Anci ha incontrato il ministro dell´Interno Anna Maria Cancellieri che ha detto: «Sì al confronto, ma a saldi invariati», anche se le distanze sulla Tesoreria unica restano notevoli tanto da far parlare di scontro.
La semplificazione dei controlli sulle imprese non si applicherà ai controlli relativi a salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il testo originario escludeva dalla semplificazione dei controlli solo le norme fiscali e finanziarie.
Rimane l´obbligo dell´equilibrio dei conti, come ricorda il viceministro all´Economia Grilli: “A ottobre, come previsto dal Salva Italia, l´Iva salirà al 23%”

La Repubblica 07.03.12