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Dl liberalizzazioni: Si' del Senato alla fiducia

L’Aula di Palazzo Madama ha approvato la fiducia al Maxiemendamento con 237 si’, 33 no e 2 astenuti. Sulle banche , Bersani : “Il problema di migliorare la trasparenza dei rapporti tra banche e clienti sulle condizioni degli sconfinamenti è sacrosanto. Il governo dica qual è la soluzione e come risolvere il problema”. Via libera del Senato alla fiducia posta dal Governo sul Maxiemendamento del Governo interamente sostitutivo del decreto legge sulle liberalizzazioni . L’Aula di Palazzo Madama ha approvato la fiducia con 237 si’, 33 no e 2 astenuti. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.

Il dl passa ora all’esame della Camera.

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Dopo le dimissioni annunciate dai vertici dell’Abi per lo stop alle clausole sulle commissioni e le linee di credito bancarie, il Segretario del Pier Luigi Bersani ha dichiarato: “Il problema di migliorare la trasparenza dei rapporti tra banche e clienti sulle condizioni degli sconfinamenti è sacrosanto. Si è in attesa di una delibera del comitato interministeriale per il credito e il risparmio, che deve disciplinare questo tipo di commissioni. In Senato è saltato il raccordo tra la norma approvata e questa delibera e così si rischia che le banche non siano in condizione di fare credito alle imprese e alle famiglie”.
Così ha chiesto che ora sulla norma sulle commissioni bancarie “il governo dica qual è la soluzione e come risolvere il problema”.

Anna Finocchiaro , Presidente del Gruppo del PD al Senato ha risposto ai giornalisti sul tema: “Sarà il governo ad occuparsi della posizione espressa oggi dalle banche. Spetta al governo trovare una soluzione, se lo ritiene. Io ritengo – ha proseguito Anna Finocchiaro – che di fronte a una protesta così vibrata, se veramente si è trattato di un errore tecnico, il governo debba prendere seriamente in considerazione la possibilità di tornare sulla questione. Io voglio solo sottolineare che in Senato l’esame è stato molto approfondito e anche abbastanza lungo. Sottolineo che oggi stiamo parlando delle banche, ma gli interessi e le pretese di fronte ai quali il Senato ha rischiato di inciampare non sono stati solo quelli delle banche, ma anche quelli delle assicurazioni, dei trasporti, delle professioni. E’ importante, comunque, che il Parlamento abbia lavorato in piena autonomia e ritengo questo un fatto molto positivo”.

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