“Comportamento incompatibile”, di Pietro Spataro
È una brutta storia. Nella quale si incrociano questioni che riguardano l’etica pubblica, la correttezza politica, il rapporto di fiducia con gli elettori e con il partito che si rappresenta. La vicenda giudiziaria che coinvolge Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita e oggi senatore del Pd, è appena agli inizi e presenta ancora alcuni aspetti poco chiari. Passaggi che sono sotto la lente della Procura di Roma e sui quali è bene riservarsi il giudizio finale. Toccherà ai pm verificare se quei 13 milioni di euro, in gran parte frutto dei rimborsi elettorali del vecchio partito di Rutelli, sono finiti tutti nelle tasche del senatore indagato. Per ora, l’unica cosa certa è che Lusi, davanti ai magistrati, ha ammesso le colpe e si è assunto ogni responsabilità. Anzi, in un’intervista, ha detto testualmente: «Mi assumo la responsabilità di tutto e di tutti». Dove l’ambiguità di quel «tutti» sembra lasciare aperto ogni possibile sviluppo. L’accusa è molto pesante: appropriazione indebita. Pesante non tanto da un punto di vista penale (il codice prevede una multa e il …