Mese: Febbraio 2012

Luigi Lusi cancellato dall’anagrafe degli iscritti PD

La commissione dei garanti del PD ha deciso, all’unanimità, la cancellazione dall’anagrafe degli iscritti e dall’elenco degli elettori del PD del senatore Luigi Lusi. Da oggi Lusi non fa più parte del Partito Democratico. I garanti del partito hanno adottato la massima sanzione prevista che è la cancellazione dall’albo degli elettori e dall’anagrafe degli iscritti. Lusi, ha spiegato il presidente del Comitato di garanzia, Luigi Berlinguer, al termine della riunione, “non è più membro del Partito Democratico”. I garanti hanno definito molto gravi i reati contestati all’ex tesoriere della Margherita che ha una grave responsabilità non da lui contestata ma ammessa. L’appropriazione indebita all’ex Margherita, secondo i garanti, “ha causato un grave danno al PD e preoccupato l’opinione pubblica”. Da qui la decisione di adottare la sanzione più grave che è la cancellazione dall’albo degli elettori e dall’anagrafe degli iscritti perché, ha spiegato Berlinguer, “l’espulsione non è una sanzione più prevista negli statuti dei partiti ma concettualmente la nostra decisione è la stessa”. www.partitodemocratico.it

Luigi Lusi cancellato dall'anagrafe degli iscritti PD

La commissione dei garanti del PD ha deciso, all’unanimità, la cancellazione dall’anagrafe degli iscritti e dall’elenco degli elettori del PD del senatore Luigi Lusi. Da oggi Lusi non fa più parte del Partito Democratico. I garanti del partito hanno adottato la massima sanzione prevista che è la cancellazione dall’albo degli elettori e dall’anagrafe degli iscritti. Lusi, ha spiegato il presidente del Comitato di garanzia, Luigi Berlinguer, al termine della riunione, “non è più membro del Partito Democratico”. I garanti hanno definito molto gravi i reati contestati all’ex tesoriere della Margherita che ha una grave responsabilità non da lui contestata ma ammessa. L’appropriazione indebita all’ex Margherita, secondo i garanti, “ha causato un grave danno al PD e preoccupato l’opinione pubblica”. Da qui la decisione di adottare la sanzione più grave che è la cancellazione dall’albo degli elettori e dall’anagrafe degli iscritti perché, ha spiegato Berlinguer, “l’espulsione non è una sanzione più prevista negli statuti dei partiti ma concettualmente la nostra decisione è la stessa”. www.partitodemocratico.it

Bersani a Pdl e governo: «Noi leali, niente prese in giro», di Simone Collini

Il messaggio di Bersani a esecutivo e forze che appoggiano Monti: «Noi siamo leali, sosteniamo il governo, ma non ci lasciamo prendere in giro». Oggi riunione dei garanti Pd: verso l’espulsione di Lusi. Un messaggio al governo e alle altre forze politiche che lo appoggiano in Parlamento e un messaggio rivolto a militanti, elettori, simpattizzanti e più in generale all’opinione pubblica. Il primo Pier Luigi Bersani lo lancia dicendo: «Noi siamo leali, sosteniamo il governo, ma non ci lasciamo prendere in giro». Il secondo è nella decisioni che oggi prenderà la Commissione di garanzia del Pd: l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi sarà espulso dal partito. Lasciando uno dei seggi per le primarie allestiti a Piacenza per scegliere il candidato sindaco, Bersani torna sulla norma riguardante la responsabilità civile dei giudici approvata la scorsa settimana alla Camera «con meccanismi di vecchia maggioranza e anche contro le indicazioni del governo stesso». Dice il leader del Pd: «Questo è un problema. Noi siamo leali, sosteniamo il governo, ma non ci lasciamo prendere in giro». Un appello al …

"La giornata mondiale contro le infibulazioni: "Cambiare si può, occorre capire non imporre"", di Luca Attanasio

A colloquio con un ginecologo somalo da anni impegnato da anni nella battaglia contro le mutilazioni genitali femminili. Sono 135 milioni le donne mutilate nel mondo, due milioni a rischio ogni anno, 6.000 al mese, secondo le stime di Amnesty International. Una tradizioni antichissima che ora sembra destinata ad essere messa in discussione. Molte le richieste di de-infibulazione. Alla vigilia della Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili e del Convegno che si terrà presso l’Ospedale San Giovanni di Roma “Conoscere per Prevenire” (6 febbraio, Sala Foschi alle 9.15) incontriamo Abdulcadir Omar Hussen, un ginecologo somalo in prima linea da anni in Italia nella battaglia contro questa pratica. Salima, 20 anni, somala. Si presenta al Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione e la Cura delle Complicanze Legate alle Mutilazioni dei Genitali Femminili 1di Firenze, in un giorno dello scorso gennaio. A 8 anni le è stata praticata una infibulazione. Ha dolori pelvici molto intensi, difficoltà a urinare, bruciori e il ciclo mestruale è un incubo. Vuole che i medici intervengano. Ma la veglia da …

“La giornata mondiale contro le infibulazioni: “Cambiare si può, occorre capire non imporre””, di Luca Attanasio

A colloquio con un ginecologo somalo da anni impegnato da anni nella battaglia contro le mutilazioni genitali femminili. Sono 135 milioni le donne mutilate nel mondo, due milioni a rischio ogni anno, 6.000 al mese, secondo le stime di Amnesty International. Una tradizioni antichissima che ora sembra destinata ad essere messa in discussione. Molte le richieste di de-infibulazione. Alla vigilia della Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili e del Convegno che si terrà presso l’Ospedale San Giovanni di Roma “Conoscere per Prevenire” (6 febbraio, Sala Foschi alle 9.15) incontriamo Abdulcadir Omar Hussen, un ginecologo somalo in prima linea da anni in Italia nella battaglia contro questa pratica. Salima, 20 anni, somala. Si presenta al Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione e la Cura delle Complicanze Legate alle Mutilazioni dei Genitali Femminili 1di Firenze, in un giorno dello scorso gennaio. A 8 anni le è stata praticata una infibulazione. Ha dolori pelvici molto intensi, difficoltà a urinare, bruciori e il ciclo mestruale è un incubo. Vuole che i medici intervengano. Ma la veglia da …

“Quell’incapacità di sopportare la perdita”, di Federica Mormando

Sempre più spesso si sente di uomini che uccidono la donna che li lascia. Per questi signori la perdita è l’abbandono, non la morte. Infliggerla è il possesso supremo, il potere di vita e di morte. A lungo i maschi l’hanno avuto, regolato dalla legge, codificato nel delitto d’onore. Si ammazza per un furto, per il territorio, e per il furto più disonorevole: quello dell’oggetto che se ne va diventando persona e rifiutando l’identità di cosa posseduta. Ben di rado leggiamo di donne che ammazzino il marito. La legge è cambiata, si parla di diritti della persona, ma non è sfumata la vecchia logica: «Roba mia vientene con me», come diceva Mazzarò. Le menti fragili, inevolute, si nutrono dei plurimi messaggi contro le donne che giungono da tutti i tipi di media. Nei film sono le femmine a subire ogni tipo di violenza, come nella cronaca, in report che fanno risaltare l’assassino come protagonista, anche se negativo. La formazione della persona è affidata al caso, le istituzioni collaborano assai poco. A scuola, fra tanti insegnamenti …

"Quell'incapacità di sopportare la perdita", di Federica Mormando

Sempre più spesso si sente di uomini che uccidono la donna che li lascia. Per questi signori la perdita è l’abbandono, non la morte. Infliggerla è il possesso supremo, il potere di vita e di morte. A lungo i maschi l’hanno avuto, regolato dalla legge, codificato nel delitto d’onore. Si ammazza per un furto, per il territorio, e per il furto più disonorevole: quello dell’oggetto che se ne va diventando persona e rifiutando l’identità di cosa posseduta. Ben di rado leggiamo di donne che ammazzino il marito. La legge è cambiata, si parla di diritti della persona, ma non è sfumata la vecchia logica: «Roba mia vientene con me», come diceva Mazzarò. Le menti fragili, inevolute, si nutrono dei plurimi messaggi contro le donne che giungono da tutti i tipi di media. Nei film sono le femmine a subire ogni tipo di violenza, come nella cronaca, in report che fanno risaltare l’assassino come protagonista, anche se negativo. La formazione della persona è affidata al caso, le istituzioni collaborano assai poco. A scuola, fra tanti insegnamenti …