Mese: Febbraio 2012

"Spread in calo, la Spagna si avvicina", di Maximilian Cellino

Con un orecchio rivolto ad Atene e l’altro a Francoforte. La seduta di ieri degli operatori è trascorsa più o meno in questo modo, con un’attesa in gran parte frustrata dagli eventi. Certo, c’è stata la diffusione della notizia dell’accordo per il salvataggio della Grecia attorno metà giornata, che è stata però poi superata nel pomeriggio da una serie di «se» e «ma» che rischiano di riportare la vicenda quasi al punto di partenza. E c’è stata ovviamente la decisione della Banca centrale europea (Bce) sui tassi di interesse dell’Eurozona (invariati all’1%, come nelle previsioni) e la successiva conferenza stampa del presidente, Mario Draghi, ma evidentemente le novità non sono state tali da mutare l’atteggiamento attendista dei mercati. Così le Borse hanno «navigato a vista», come si dice in gergo, finendo poco lontane dai valori della vigilia: Francoforte è salita dello 0,59%, Parigi dello 0,43%, Londra dello 0,33% e anche Wall Street si è adeguata al panorama generale con l’S&P 500 a +0,15% e il Nasdaq a +0,39%. Anche Milano ha chiuso sostanzialmente piatta (-0,09%), …

"Cetta, Giuseppina e le altre. La ribellione delle donne" di Francesca Barra

Mamma tu sei mamma e solo tu puoi capire, ti affido i miei figli. A loro dai una vita migliore di quella che ho avuto io. Sposata a 13 anni per avere un po’ di libertà, invece mi sono rovinata la vita perché non mi amava né l’amo, e tu lo sai. Dagli quello che non hai dato a me. Ti voglio bene. Non lasciarli a loro non sono degni di loro di nessuno. Mamma Addio e Perdonami, Perdonami se puoi. So che non ti vedrò mai perché questa sarà la volontà dell’onore che ha la famiglia. Per questo avete perso una figlia. Addio ti vorrò sempre bene. Perdonami ti chiedo perdono». Quante volte Maria Concetta Cacciola, collaboratrice di giustizia, 31 anni, aveva scritto nella sua ultima lettera alla mamma quelle parole: addio e perdonami. Si fidava di lei. Le aveva affidato i figli e la loro educazione. Lo aveva fatto prima di raggiungere una località segreta dalla quale ritornò perché sottoposta a insostenibili pressioni proprio dai suoi genitori. Il 20 agosto, Maria Concetta rinunciò …

“Cetta, Giuseppina e le altre. La ribellione delle donne” di Francesca Barra

Mamma tu sei mamma e solo tu puoi capire, ti affido i miei figli. A loro dai una vita migliore di quella che ho avuto io. Sposata a 13 anni per avere un po’ di libertà, invece mi sono rovinata la vita perché non mi amava né l’amo, e tu lo sai. Dagli quello che non hai dato a me. Ti voglio bene. Non lasciarli a loro non sono degni di loro di nessuno. Mamma Addio e Perdonami, Perdonami se puoi. So che non ti vedrò mai perché questa sarà la volontà dell’onore che ha la famiglia. Per questo avete perso una figlia. Addio ti vorrò sempre bene. Perdonami ti chiedo perdono». Quante volte Maria Concetta Cacciola, collaboratrice di giustizia, 31 anni, aveva scritto nella sua ultima lettera alla mamma quelle parole: addio e perdonami. Si fidava di lei. Le aveva affidato i figli e la loro educazione. Lo aveva fatto prima di raggiungere una località segreta dalla quale ritornò perché sottoposta a insostenibili pressioni proprio dai suoi genitori. Il 20 agosto, Maria Concetta rinunciò …

Napolitano celebra il Giorno del Ricordo: “La visione europea ci permette di superare derive nazionalistiche”

“Desidero anzitutto rinnovare il profondo sentimento di vicinanza e di solidarietà mio personale e delle Istituzioni repubblicane ai famigliari – che sono con noi oggi – delle vittime delle orrende stragi delle foibe e ai rappresentanti delle Associazioni che coltivano la memoria di quella tragedia e dell’esodo di intere popolazioni”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel discorso celebrativo del Giorno del Ricordo al Quirinale. “Impegnarsi- ha sottolineato il Capo dello Stato – è stato giusto e importante. Si è posto fine a ‘ogni residua congiura del silenzio – come già dissi lo scorso anno – a ogni forma di rimozione diplomatica o di ingiustificabile dimenticanza rispetto a così tragiche esperienze’”. E il Capo dello Stato ha richiamato l’incontro dello scorso anno a Zagabria e poi a Pola con il Presidente croato, conclusosi con una dichiarazione congiunta che afferma: “In ciascuno dei nostri Paesi coltiviamo come è giusto la memoria delle sofferenze vissute e delle vittime e siamo vicini al dolore dei sopravvissuti a quelle sanguinose vicende del passato. Nel perdonarci reciprocamente …

Napolitano celebra il Giorno del Ricordo: "La visione europea ci permette di superare derive nazionalistiche"

“Desidero anzitutto rinnovare il profondo sentimento di vicinanza e di solidarietà mio personale e delle Istituzioni repubblicane ai famigliari – che sono con noi oggi – delle vittime delle orrende stragi delle foibe e ai rappresentanti delle Associazioni che coltivano la memoria di quella tragedia e dell’esodo di intere popolazioni”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel discorso celebrativo del Giorno del Ricordo al Quirinale. “Impegnarsi- ha sottolineato il Capo dello Stato – è stato giusto e importante. Si è posto fine a ‘ogni residua congiura del silenzio – come già dissi lo scorso anno – a ogni forma di rimozione diplomatica o di ingiustificabile dimenticanza rispetto a così tragiche esperienze’”. E il Capo dello Stato ha richiamato l’incontro dello scorso anno a Zagabria e poi a Pola con il Presidente croato, conclusosi con una dichiarazione congiunta che afferma: “In ciascuno dei nostri Paesi coltiviamo come è giusto la memoria delle sofferenze vissute e delle vittime e siamo vicini al dolore dei sopravvissuti a quelle sanguinose vicende del passato. Nel perdonarci reciprocamente …

“Riforme, il Pd ci crede Berlusconi pensa a sé e a controllare Casini”, di Andrea Carugati

Fioccano gli incontri, pubblici e riservati, i partiti si annusano, ma ancora sulla riforma della legge elettorale poco o nulla si muove. Ieri si sono parlati in pubblico Franceschini e Cicchitto. Clima cordiale, è già questa è una novità, dopo anni di scontri in aula. Entrambi respingono con sdegno le accuse di «inciucio». «Schiocchezze», taglia corto il capogruppo Pd. «Le regole si scrivono tra avversari», rincara il collega del Pdl. Si cerca un «minimo comune denominatore», ma le distanze restano. Il Pdl fatica a rinunciare al premio di maggioranza, vuole un modello di tipo spagnolo, più chiaramente bipolare. Franceschini parte dal sistema tedesco, che è molto proporzionale ma ha i collegi uninominali, assai utili a riavvicinare elettori ed eletti. Il capogruppo Pd cerca una mediazione, ipotizza «premi di coalizione» per favorire chi dichiara le alleanze prima del voto. E insiste su una «mozione comune» in Parlamento, da votare «entro marzo», che fissi almeno la «cornice» di un percorso di riforma, i principi condivisi. Non solo dai due maggiori partiti. «Bisogna coinvolgere tutti, anche le forze …

"Riforme, il Pd ci crede Berlusconi pensa a sé e a controllare Casini", di Andrea Carugati

Fioccano gli incontri, pubblici e riservati, i partiti si annusano, ma ancora sulla riforma della legge elettorale poco o nulla si muove. Ieri si sono parlati in pubblico Franceschini e Cicchitto. Clima cordiale, è già questa è una novità, dopo anni di scontri in aula. Entrambi respingono con sdegno le accuse di «inciucio». «Schiocchezze», taglia corto il capogruppo Pd. «Le regole si scrivono tra avversari», rincara il collega del Pdl. Si cerca un «minimo comune denominatore», ma le distanze restano. Il Pdl fatica a rinunciare al premio di maggioranza, vuole un modello di tipo spagnolo, più chiaramente bipolare. Franceschini parte dal sistema tedesco, che è molto proporzionale ma ha i collegi uninominali, assai utili a riavvicinare elettori ed eletti. Il capogruppo Pd cerca una mediazione, ipotizza «premi di coalizione» per favorire chi dichiara le alleanze prima del voto. E insiste su una «mozione comune» in Parlamento, da votare «entro marzo», che fissi almeno la «cornice» di un percorso di riforma, i principi condivisi. Non solo dai due maggiori partiti. «Bisogna coinvolgere tutti, anche le forze …