Mese: Febbraio 2012

"Scuole all'addiaccio", di Mila Spicola

“A scuola come a casa”, aveva scritto sul nostro giornale qualche tempo fa Luigi Berlinguer. A me tocca scrivere “a scuola come fuori”. All’addiaccio. Accade a Palermo. Vedi caso fatalità. Otto o dieci gradi nelle aule e nei corridoi, attraversati da spifferi e umidità. Praticamente la stessa temperatura che c’è all’esterno, in alcuni casi anche meno. Allora, per combattere il freddo si tirano fuori rimedi da piccola fiammiferaia: scaldini, bottigliette con acqua calda e stufette elettriche, in teoria vietate dalle norme sulla sicurezza, ma ammesse per amore della sopravvivenza. Un fenomeno, quello delle scuole-freezer, che attraversa tutta la città, dai quartieri periferici al centro della città: per una volta la scuola uguale per tutti, gelidamente uguale per tutti. Più di una ventina di istituti a Palermo non hanno impianto di riscaldamento o lo posseggono vecchio e pieno di perdite, oppure l’impianto è nuovo ma non ancora collaudato o incompleto. Altri non hanno avuto il rifornimento del gasolio. Il Comune “sta mettendo in atto” alcuni interventi per alleviare i disagi per intere scolaresche e centinaia di …

"Il paradosso di Atene e le due sedie dell'Europa", di Eugenio Scalfari

Ci sono due temi di stringente attualità ai quali voglio oggi dedicare queste mie riflessioni: il probabile fallimento greco e le sue ripercussioni sull´Europa; i partiti e la democrazia italiana dopo Monti (e dopo Napolitano). Al centro di questa tenaglia c´è il paese Italia con i suoi vizi (molti) le sue virtù (poche) le sue contraddizioni (infinite). Comincio dal primo: il fallimento greco e la sua uscita dall´euro è ritenuto pressoché inevitabile entro il prossimo marzo o al più tardi nel prossimo autunno. La società di quel paese ha dichiarato guerra al governo che ha tentato di attuare il piano di austerità impostogli dall´”Europa tedesca”. Inutilmente. L´aumento del debito in rapporto al Pil è alle stelle (180 per cento) e altrettanto alle stelle i rendimenti del debito sovrano che il sistema bancario internazionale giudica ormai carta straccia tanto da accettarne (malvolentieri) una liquidazione solo con uno sconto del 70 per cento. La situazione si è dunque avvitata e non si avvistano alternative valide, se ne può soltanto prolungare l´agonia. La cancelliera Merkel ha detto due …

“Il paradosso di Atene e le due sedie dell’Europa”, di Eugenio Scalfari

Ci sono due temi di stringente attualità ai quali voglio oggi dedicare queste mie riflessioni: il probabile fallimento greco e le sue ripercussioni sull´Europa; i partiti e la democrazia italiana dopo Monti (e dopo Napolitano). Al centro di questa tenaglia c´è il paese Italia con i suoi vizi (molti) le sue virtù (poche) le sue contraddizioni (infinite). Comincio dal primo: il fallimento greco e la sua uscita dall´euro è ritenuto pressoché inevitabile entro il prossimo marzo o al più tardi nel prossimo autunno. La società di quel paese ha dichiarato guerra al governo che ha tentato di attuare il piano di austerità impostogli dall´”Europa tedesca”. Inutilmente. L´aumento del debito in rapporto al Pil è alle stelle (180 per cento) e altrettanto alle stelle i rendimenti del debito sovrano che il sistema bancario internazionale giudica ormai carta straccia tanto da accettarne (malvolentieri) una liquidazione solo con uno sconto del 70 per cento. La situazione si è dunque avvitata e non si avvistano alternative valide, se ne può soltanto prolungare l´agonia. La cancelliera Merkel ha detto due …

Scuola/ Previdenza, “i medici privilegiati rispetto ai docenti”, di Giuseppe Grasso

Lettera aperta alla ministra Fornero Egregia ministra, Lei ha avviato una politica previdenziale di grande durezza. Sappiamo che di ciò è pienamente consapevole come attestato, visibilmente, dalla conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi il 4 dicembre scorso. Prima ha avuto la fiducia dei tre maggiori partiti al Parlamento e subito dopo ha mostrato una inattesa quanto insensibile chiusura che si è concretizzata, per esempio, nel difficile rapporto con le organizzazioni sindacali. All’Italia non giova un altro alfiere prussiano che difenda come un fortino la riforma delle pensioni con il suo nome. La nostra nazione ha bisogno, semmai, di politici umili che ascoltino la voce della gente, degli esponenti politici, del mondo della cultura, che sappiano intercettare i disagi sociali e alleviarli con giuste soluzioni, che non attentino alla vita intesa come progettualità. Il suo procedere sordo e irremovibile non va certo in quella direzione. Il trattamento discriminatorio dei lavoratori della scuola ne è testimonianza. Così è accaduto, crediamo noi, con l’emendamento n. 6.51, accantonato per ora al Senato fino al 13 febbraio in attesa di …

Scuola/ Previdenza, "i medici privilegiati rispetto ai docenti", di Giuseppe Grasso

Lettera aperta alla ministra Fornero Egregia ministra, Lei ha avviato una politica previdenziale di grande durezza. Sappiamo che di ciò è pienamente consapevole come attestato, visibilmente, dalla conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi il 4 dicembre scorso. Prima ha avuto la fiducia dei tre maggiori partiti al Parlamento e subito dopo ha mostrato una inattesa quanto insensibile chiusura che si è concretizzata, per esempio, nel difficile rapporto con le organizzazioni sindacali. All’Italia non giova un altro alfiere prussiano che difenda come un fortino la riforma delle pensioni con il suo nome. La nostra nazione ha bisogno, semmai, di politici umili che ascoltino la voce della gente, degli esponenti politici, del mondo della cultura, che sappiano intercettare i disagi sociali e alleviarli con giuste soluzioni, che non attentino alla vita intesa come progettualità. Il suo procedere sordo e irremovibile non va certo in quella direzione. Il trattamento discriminatorio dei lavoratori della scuola ne è testimonianza. Così è accaduto, crediamo noi, con l’emendamento n. 6.51, accantonato per ora al Senato fino al 13 febbraio in attesa di …

“Lo sfoggio di entusiasmo dell’America”, di Lucia Annunziata

Il viaggio di Mario Monti in Usa è andato bene. Forse troppo bene. C’è stato infatti un innegabile elemento di esagerazione nell’accoglienza americana al premier italiano, e se alcune reticenze nel discorso pubblico e una serie di sorrisi di imbarazzo valgono una dichiarazione, lo stesso premier sembra essersene accorto. Mario Monti guida il governo da soli tre mesi, ha fatto un forte intervento sulla strada verso il pareggio del bilancio accompagnato dalla riforma delle pensioni («e solo con tre ore di sciopero» ha raccontato di aver detto ai suoi interlocutori alla Casa Bianca, ascoltato «con grande meraviglia»). Per quanto riguarda le altre riforme, che sia quella del mercato del lavoro (tema molto comprensibile agli americani) o quella (molto più sottile per questo pubblico) della modifica dei rapporti fra Merkel e l’Italia, sono ancora tutte da provare. La domanda da porsi è dunque cosa stiano cercando di dirci gli americani con questo inedito sfoggio di entusiasmo. La più maliziosa interpretazione è che il nuovo clima ha a che fare con il passaggio di governo in Italia …

"Lo sfoggio di entusiasmo dell’America", di Lucia Annunziata

Il viaggio di Mario Monti in Usa è andato bene. Forse troppo bene. C’è stato infatti un innegabile elemento di esagerazione nell’accoglienza americana al premier italiano, e se alcune reticenze nel discorso pubblico e una serie di sorrisi di imbarazzo valgono una dichiarazione, lo stesso premier sembra essersene accorto. Mario Monti guida il governo da soli tre mesi, ha fatto un forte intervento sulla strada verso il pareggio del bilancio accompagnato dalla riforma delle pensioni («e solo con tre ore di sciopero» ha raccontato di aver detto ai suoi interlocutori alla Casa Bianca, ascoltato «con grande meraviglia»). Per quanto riguarda le altre riforme, che sia quella del mercato del lavoro (tema molto comprensibile agli americani) o quella (molto più sottile per questo pubblico) della modifica dei rapporti fra Merkel e l’Italia, sono ancora tutte da provare. La domanda da porsi è dunque cosa stiano cercando di dirci gli americani con questo inedito sfoggio di entusiasmo. La più maliziosa interpretazione è che il nuovo clima ha a che fare con il passaggio di governo in Italia …