"Falso movimento", di Fabrizio Dacrema
Eppure il Ministro Profumo aveva visto giusto. Si trattava di dare alla scuola chiari segnali di inversione di tendenza pur nel quadro economico e finanziario emergenziale in cui versa il paese. Corrette le priorità individuate: rilancio dell’autonomia scolastica, potenziamento della filiera dell’istruzione e della formazione per il lavoro, sviluppo del sistema nazionale di valutazione, sicurezza e qualità dell’edilizia scolastica. Come il protagonista del vecchio film di Wim Wenders, il Ministro nel decreto semplificazioni avrebbe voluto “poter scrivere qualcosa di assolutamente necessario”, invece ha dovuto limitarsi al possibile, cioè a quanto autorizzato dagli occhiuti controlli del Ministero dell’Economia e delle Finanze. (MEF). L’occasione perduta dell’organico funzionale In particolare sul nodo decisivo delle risorse per l’autonomia scolastica l’idea di far partire subito il meccanismo dell’organico funzionale di scuola e di rete è stata accantonata e, di fatto, rinviata alla prossima legislatura. Avviando immediatamente l’organico funzionale si sarebbe, invece, inviato alle scuole il messaggio della fine dell’era dei tagli lineari a favore dell’attribuzione alle scuole di risorse professionali stabili e arricchibili progressivamente e in modo mirato al fine …