Mese: Febbraio 2012

"Pensiero cattolico contro liberismo? Al Pd serve eccome", di Gianni Gennari

«Il pensiero cattolico può aiutare il Pd a vincere il liberismo». Manca un punto interrogativo, quindi è questa la convinzione di Stefano Fassina in vista dell’iniziativa del primo marzo per una crescita politico culturale dell’attuale Pd con la sua storia complessa, carica di un passato non tutto morto e ideologico, ma anche fatto di valori che hanno presente e futuro. Questo mi pare importante non solo per vincere il liberismo, cioè primato della forza, del denaro, dei pochi su tutto il resto, ma anche semplicemente per «vincere», in termini di consenso, e quindi realizzare un disegno politico, istituzionale e culturale più giusto per l’Italia: giustizia sociale, giovani, donne, lavoro, solidarietà, non discriminazione, accoglienza, rispetto delle regole, sobrietà. Ho l’età per ricordare alcuni momenti anni 70 in cui ho toccato con mano la vicinanza dei valori della fede cattolica, alla luce del Concilio e di alcuni testi papali del tempo (Pacem in Terris di Giovanni XXIII, Ecclesiam suam e Populorum Progressio di Paolo VI, per esempio) anche alla vita di quella che allora era la base …

“Pensiero cattolico contro liberismo? Al Pd serve eccome”, di Gianni Gennari

«Il pensiero cattolico può aiutare il Pd a vincere il liberismo». Manca un punto interrogativo, quindi è questa la convinzione di Stefano Fassina in vista dell’iniziativa del primo marzo per una crescita politico culturale dell’attuale Pd con la sua storia complessa, carica di un passato non tutto morto e ideologico, ma anche fatto di valori che hanno presente e futuro. Questo mi pare importante non solo per vincere il liberismo, cioè primato della forza, del denaro, dei pochi su tutto il resto, ma anche semplicemente per «vincere», in termini di consenso, e quindi realizzare un disegno politico, istituzionale e culturale più giusto per l’Italia: giustizia sociale, giovani, donne, lavoro, solidarietà, non discriminazione, accoglienza, rispetto delle regole, sobrietà. Ho l’età per ricordare alcuni momenti anni 70 in cui ho toccato con mano la vicinanza dei valori della fede cattolica, alla luce del Concilio e di alcuni testi papali del tempo (Pacem in Terris di Giovanni XXIII, Ecclesiam suam e Populorum Progressio di Paolo VI, per esempio) anche alla vita di quella che allora era la base …

“Occasione da non perdere”, di Stefano Lepri

La recessione in cui l’economia italiana si trova non durerà a lungo: le parole del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco a Parma non annunciano nuove avversità, temperano invece il forte pessimismo con cui il 2012 era iniziato. Meno di un mese fa, il Fondo monetario internazionale aveva pronosticato al nostro Paese due anni di arretramento, e più grave nelle cifre. Nel frattempo sui mercati i rendimenti dei titoli del Tesoro sono scesi. Al momento, ci spiega la Banca d’Italia, ci troviamo fuori pericolo: la nostra finanza pubblica «è comunque su un sentiero sostenibile». Ciò non toglie che si debba fare di tutto per attenuare le difficoltà a cui andremo incontro in questa prima metà dell’anno. In questo momento, è cruciale il ruolo delle banche; più di quanto non appaia. Lo strumento principale con cui l’area dell’euro è stata tenuta insieme, e a parte la Grecia prende a rinsaldarsi, è l’operazione con cui la Banca centrale europea ha rifinanziato le banche per tre anni al tasso dell’1%, nelle cifre da loro desiderate. Secondo estremisti e …

"Occasione da non perdere", di Stefano Lepri

La recessione in cui l’economia italiana si trova non durerà a lungo: le parole del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco a Parma non annunciano nuove avversità, temperano invece il forte pessimismo con cui il 2012 era iniziato. Meno di un mese fa, il Fondo monetario internazionale aveva pronosticato al nostro Paese due anni di arretramento, e più grave nelle cifre. Nel frattempo sui mercati i rendimenti dei titoli del Tesoro sono scesi. Al momento, ci spiega la Banca d’Italia, ci troviamo fuori pericolo: la nostra finanza pubblica «è comunque su un sentiero sostenibile». Ciò non toglie che si debba fare di tutto per attenuare le difficoltà a cui andremo incontro in questa prima metà dell’anno. In questo momento, è cruciale il ruolo delle banche; più di quanto non appaia. Lo strumento principale con cui l’area dell’euro è stata tenuta insieme, e a parte la Grecia prende a rinsaldarsi, è l’operazione con cui la Banca centrale europea ha rifinanziato le banche per tre anni al tasso dell’1%, nelle cifre da loro desiderate. Secondo estremisti e …

"«Salvare le tutele dei lavoratori» . Bersani e Camusso, alt a Fornero", di Simone Collini

«Non c’è dubbio che sarebbe positiva un’evoluzione in senso universalistico, generale, del sistema degli ammortizzatori, ma aggiungo: vedere cammello». Pier Luigi Bersani è preoccupato per la piega che rischia di prendere la discussione sul mercato del lavoro. Primo, perché «si sta girando ancora un po’ attorno a quello che è il tema vero, cioè come creare più occupazione». E secondo, perché il moltiplicarsi di annunci, ipotesi, proposte più o meno realistiche rischia di appesantire un confronto che invece deve essere chiuso in tempi rapidi e con il consenso tra le parti: «Il paese ha problemi serissimi e non possiamo permetterci il lusso di aprire conflitti. C’è il ‘salva-Italia’ ma l’Italia la salviamo tutti insieme». APPLAUSI SULL’ARTICOLO 18 Il leader del Pd parla all’assemblea organizzata a Napoli dalle Democratiche. Su tutte le prime pagine dei giornali sono riportate le parole della ministra Fornero sulla possibilità di rivedere la cassa integrazione straordinaria, per estendere le tutele a chi oggi ne è privo. Bersani, intervistato da Lucia Annunziata e ascoltato con attenzione da Susanna Camusso che siede in …

“«Salvare le tutele dei lavoratori» . Bersani e Camusso, alt a Fornero”, di Simone Collini

«Non c’è dubbio che sarebbe positiva un’evoluzione in senso universalistico, generale, del sistema degli ammortizzatori, ma aggiungo: vedere cammello». Pier Luigi Bersani è preoccupato per la piega che rischia di prendere la discussione sul mercato del lavoro. Primo, perché «si sta girando ancora un po’ attorno a quello che è il tema vero, cioè come creare più occupazione». E secondo, perché il moltiplicarsi di annunci, ipotesi, proposte più o meno realistiche rischia di appesantire un confronto che invece deve essere chiuso in tempi rapidi e con il consenso tra le parti: «Il paese ha problemi serissimi e non possiamo permetterci il lusso di aprire conflitti. C’è il ‘salva-Italia’ ma l’Italia la salviamo tutti insieme». APPLAUSI SULL’ARTICOLO 18 Il leader del Pd parla all’assemblea organizzata a Napoli dalle Democratiche. Su tutte le prime pagine dei giornali sono riportate le parole della ministra Fornero sulla possibilità di rivedere la cassa integrazione straordinaria, per estendere le tutele a chi oggi ne è privo. Bersani, intervistato da Lucia Annunziata e ascoltato con attenzione da Susanna Camusso che siede in …

“Perchè nel paese si continua a rubare”, di Eugenio Scalfari

Vent’anni dopo Tangentopoli la Corte dei conti, ripetendo una denuncia più volte portata all´attenzione del governo, del Parlamento e della pubblica opinione, ha segnalato che la corruzione è il male più diffuso nella società italiana e l´ha quantificata in 60 miliardi annui. Sommandola all´effetto tributario di minori entrate derivanti dall´evasione (quantificabile in 120 miliardi), si ha una cifra complessiva di 180 miliardi. C´è una differenza tra il 1992 ed oggi, è stato chiesto a Gerardo D´Ambrosio che fu uno dei protagonisti della stagione di Mani pulite? Ha risposto: «Sì, allora si rubava per il partito, oggi si ruba per se stessi». Comunque si continua a rubare. Abbiamo un primato sugli altri Paesi dell´Occidente, in fatto di corruzione li superiamo largamente ed invece siamo largamente in coda alla classifica per quanto riguarda la competitività. Evidentemente esiste un nesso tra quei due fenomeni. Ci sono poi altri aspetti della nostra società che fanno riflettere: la disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni è del 31 per cento (nel Sud molto di più); il precariato …