Mese: Febbraio 2012

“La cura Monti e il malessere dei partiti”, di Marcello Sorgi

Proverbiale e convenzionale quanto si vuole, la scadenza dei primi cento giorni di governo nella prossima settimana non sarà affatto un’occasione rituale. Non perché già sia tempo di bilanci, tutt’altro. Ma perché, è quasi inutile ripeterlo, quello di Monti è un esecutivo diverso da tutti i precedenti del vasto catalogo di formule ed espedienti sperimentati in oltre sessant’anni. E dopo il Berlusconi I del 1994, per non andare troppo indietro nel tempo, è senz’altro quello che ha portato il maggior tasso di discontinuità con il passato, quasi che con Monti sia morta la Seconda Repubblica e sia cominciata, o stia per partire, la Terza. Sull’importanza delle novità introdotte fin qui, non c’è dubbio. Basti solo pensare al punto in cui eravamo poco più di tre mesi fa: dopo la rottura della maggioranza di centrodestra, a soli due anni e mezzo dalle elezioni, la legislatura si era avvitata su se stessa e il governo del Cavaliere boccheggiava, appeso a un’esigua manciata di voti negoziati uno per uno con i transfughi di diversi partiti, dall’Udc di Casini …

"Di sovrano in Europa c´è solo il debito", di Jean-Paul Fitoussi

Al principio fu la crisi finanziaria (2007-2008), le cui reali conseguenze si fecero sentire, come sempre in casi del genere, sull´attività e sull´occupazione, attraverso il crollo della domanda globale. La comunità internazionale, mobilitata dalle riunioni del G20, reagì giustamente, utilizzando tutti i mezzi per sostenere la domanda: politica monetaria espansiva e non convenzionale, rilancio budgetario. Fu grazie a questa reazione che il mondo evitò di sprofondare nella depressione. A posteriori, l´equazione si comprende facilmente. Per vari anni i mercati finanziari avevano sopravvalutato gli attivi, e incitato le famiglie e le imprese a indebitarsi. Quando i prezzi sono tornati a toccare terra, il settore privato si è reso improvvisamente conto di essersi indebitato oltre misura, dato che il valore del suo debito era rimasto immutato, mentre quello delle rispettive contropartite (azioni, immobiliare ecc.) stava crollando. Non c´era altra scelta che rientrare dal debito: per le famiglie riducendo i consumi, e per le imprese attraverso tagli di investimenti e manodopera. Ora, gli aggiustamenti di ognuna di queste due categorie si ripercuotono sull´altra, costringendola a ridurre ulteriormente la …

“Di sovrano in Europa c´è solo il debito”, di Jean-Paul Fitoussi

Al principio fu la crisi finanziaria (2007-2008), le cui reali conseguenze si fecero sentire, come sempre in casi del genere, sull´attività e sull´occupazione, attraverso il crollo della domanda globale. La comunità internazionale, mobilitata dalle riunioni del G20, reagì giustamente, utilizzando tutti i mezzi per sostenere la domanda: politica monetaria espansiva e non convenzionale, rilancio budgetario. Fu grazie a questa reazione che il mondo evitò di sprofondare nella depressione. A posteriori, l´equazione si comprende facilmente. Per vari anni i mercati finanziari avevano sopravvalutato gli attivi, e incitato le famiglie e le imprese a indebitarsi. Quando i prezzi sono tornati a toccare terra, il settore privato si è reso improvvisamente conto di essersi indebitato oltre misura, dato che il valore del suo debito era rimasto immutato, mentre quello delle rispettive contropartite (azioni, immobiliare ecc.) stava crollando. Non c´era altra scelta che rientrare dal debito: per le famiglie riducendo i consumi, e per le imprese attraverso tagli di investimenti e manodopera. Ora, gli aggiustamenti di ognuna di queste due categorie si ripercuotono sull´altra, costringendola a ridurre ulteriormente la …

“Va di moda uccidere le donne”, di Valeria Abate

Di solito a botte o a coltellate, quasi sempre per mano di mariti, fidanzati o ex. In Italia c’è una vittima ogni tre giorni, e va sempre peggio. Se Laura sappia o meno che l’omicidio è la causa principale di morte per le donne, non glielo leggi in faccia. Quello che vedi chiaramente invece, mentre racconta l’incubo di quasi dieci anni di violenze subite da parte del marito, è il sollievo per esserne uscita. Perché, alla fine, quel che resta non sono le botte, ma la consapevolezza di essersi ripresi la propria vita. Certo, c’è pure la paura che l’epilogo della storia potesse essere diverso, come è stato per Stefania Noce, attivista 24enne di “Se Non Ora Quando” di Catania, accoltellata dal fidanzato che non si rassegnava ad essere ex. Anche per Maura Carta le cose sono andate diversamente, presa a pugni fino ad essere uccisa dal figlio schizofrenico, una delle 19 vittime dall’inizio dell’anno al 15 febbraio. E se i numeri sono questi, non c’è da aspettarsi niente di buono per il 2012, “considerando …

"Va di moda uccidere le donne", di Valeria Abate

Di solito a botte o a coltellate, quasi sempre per mano di mariti, fidanzati o ex. In Italia c’è una vittima ogni tre giorni, e va sempre peggio. Se Laura sappia o meno che l’omicidio è la causa principale di morte per le donne, non glielo leggi in faccia. Quello che vedi chiaramente invece, mentre racconta l’incubo di quasi dieci anni di violenze subite da parte del marito, è il sollievo per esserne uscita. Perché, alla fine, quel che resta non sono le botte, ma la consapevolezza di essersi ripresi la propria vita. Certo, c’è pure la paura che l’epilogo della storia potesse essere diverso, come è stato per Stefania Noce, attivista 24enne di “Se Non Ora Quando” di Catania, accoltellata dal fidanzato che non si rassegnava ad essere ex. Anche per Maura Carta le cose sono andate diversamente, presa a pugni fino ad essere uccisa dal figlio schizofrenico, una delle 19 vittime dall’inizio dell’anno al 15 febbraio. E se i numeri sono questi, non c’è da aspettarsi niente di buono per il 2012, “considerando …

"Dove sono finiti gli adulti", di Massimo Recalcati

I genitori sembrano essersi smarriti nello stesso mare dove ogni giorno si perdono i loro figli senza più nessuna distinzione generazionale. È sempre più difficile crescere in un mondo che sogna l´eterna giovinezza Dai videogame ai social network si è diffuso un modello di società a “responsabilità zero”. Il film americano intitolato Young Adult di Jason Reitman sembra darci – già solo nel titolo – la temperatura della strana febbre che sta colpendo il cosiddetto mondo degli adulti. Il fenomeno è accecante nella sua evidenza: gli adulti si sono persi. In questo film la loro scomparsa viene celebrata come un miraggio di rigenerazione; l´adulterazione dell´adulto consisterebbe nella sua regressione ad una immaturità testarda, al recupero (impossibile) del tempo passato, ad un rifiuto della responsabilità. La trama è eloquente: una ex-scrittrice divorziata ritorna nel suo paesino del Minesota per riprendere il suo fidanzatino del liceo che nel frattempo si è sposato e ha un figlio senza tener conto in nessun modo della irreversibilità del tempo. Cosa sta accadendo? Se un adulto è qualcuno che prova assumere …

“Dove sono finiti gli adulti”, di Massimo Recalcati

I genitori sembrano essersi smarriti nello stesso mare dove ogni giorno si perdono i loro figli senza più nessuna distinzione generazionale. È sempre più difficile crescere in un mondo che sogna l´eterna giovinezza Dai videogame ai social network si è diffuso un modello di società a “responsabilità zero”. Il film americano intitolato Young Adult di Jason Reitman sembra darci – già solo nel titolo – la temperatura della strana febbre che sta colpendo il cosiddetto mondo degli adulti. Il fenomeno è accecante nella sua evidenza: gli adulti si sono persi. In questo film la loro scomparsa viene celebrata come un miraggio di rigenerazione; l´adulterazione dell´adulto consisterebbe nella sua regressione ad una immaturità testarda, al recupero (impossibile) del tempo passato, ad un rifiuto della responsabilità. La trama è eloquente: una ex-scrittrice divorziata ritorna nel suo paesino del Minesota per riprendere il suo fidanzatino del liceo che nel frattempo si è sposato e ha un figlio senza tener conto in nessun modo della irreversibilità del tempo. Cosa sta accadendo? Se un adulto è qualcuno che prova assumere …