Giorno: 23 Febbraio 2012

"I corsari della notizia", di Bernardo Valli

È evidente. Ovvio. Il cronista non è un artista e ancor meno uno scienziato. Il suo mestiere è vicino a quello dell´artigiano. Ha un´utilità diretta. Assicura un servizio pubblico indispensabile a una società democratica: informare. Informare cercando di sfuggire a mille insidie, e tra queste la fiction, l´immaginazione, riservata all´artista. Informare accettando la verità del momento, destinata a cambiare, a evolvere. Una verità esposta alle emozioni e alle insidiose idee preconcette. Questa attività approssimativa, sempre soggetta a correzioni, ad aggiornamenti per avvicinarsi a un´inarrivabile esattezza, è vulnerabile a tanti virus. Virus politici, morali, economici, creati dall´ambizione e dalle intime, soggettive convinzioni. Il mestiere rivela tutta la sua nobiltà quando per raccontare la verità del momento, effimera ma preziosa, il cronista mette a repentaglio la vita. Allora l´artigiano riscuote il rispetto che gli è dovuto. Scrivo pensando naturalmente agli ultimi due cronisti uccisi a Homs, in Siria. Il fotoreporter francese, Rémi Ochlik, aveva 28 anni e una faccia da ragazzino. Era già ricco di esperienze. Libia, Congo, Haiti. Mi ricorda tanti altri giovani suoi colleghi per …