"Sindacati delusi al tavolo. Monti: avanti con chi c’è", di Massimo Franchi
La riforma del mercato del lavoro come la tela di Penelope. A fare e disfare è sempre Elsa Fornero. Il telaio è sempre basato su grandi principi, su riforme epocali: indennità di disoccupazione universale, forte riduzione e disincentivi alla flessibilità cattiva. Poi, però, quando si entra nel dettaglio non si approda a niente: non ci sono risorse e, soprattutto, le proposte sono fumose, non ci sono dati («si spera di averli giovedì»), nessun numero. Il tutto aggravato dal fatto che la ministra non si degna mai di commentare l’esito degli incontri per fare “sparate” nei giorni successivi, dovendo poi sempre fare retromarcia. E allora ieri il quarto incontro della trattativa, a detta di tutte le parti, è stato «interlocutorio». Riunite per la prima volta nella sala Gino Giugni del ministero del Lavoro a via Veneto, le parti sociali sono rimaste nuovamente deluse dall’atteggiamento della padrona di casa. Sul tavolo aleggiavano le parole appena ribadite da Mario Monti a piazza Affari: «Sia io sia il ministro Fornero siamo molto fiduciosi che entro il termine che ci …