Scuola/ Previdenza, “i medici privilegiati rispetto ai docenti”, di Giuseppe Grasso
Lettera aperta alla ministra Fornero Egregia ministra, Lei ha avviato una politica previdenziale di grande durezza. Sappiamo che di ciò è pienamente consapevole come attestato, visibilmente, dalla conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi il 4 dicembre scorso. Prima ha avuto la fiducia dei tre maggiori partiti al Parlamento e subito dopo ha mostrato una inattesa quanto insensibile chiusura che si è concretizzata, per esempio, nel difficile rapporto con le organizzazioni sindacali. All’Italia non giova un altro alfiere prussiano che difenda come un fortino la riforma delle pensioni con il suo nome. La nostra nazione ha bisogno, semmai, di politici umili che ascoltino la voce della gente, degli esponenti politici, del mondo della cultura, che sappiano intercettare i disagi sociali e alleviarli con giuste soluzioni, che non attentino alla vita intesa come progettualità. Il suo procedere sordo e irremovibile non va certo in quella direzione. Il trattamento discriminatorio dei lavoratori della scuola ne è testimonianza. Così è accaduto, crediamo noi, con l’emendamento n. 6.51, accantonato per ora al Senato fino al 13 febbraio in attesa di …