"Spread in calo, la Spagna si avvicina", di Maximilian Cellino
Con un orecchio rivolto ad Atene e l’altro a Francoforte. La seduta di ieri degli operatori è trascorsa più o meno in questo modo, con un’attesa in gran parte frustrata dagli eventi. Certo, c’è stata la diffusione della notizia dell’accordo per il salvataggio della Grecia attorno metà giornata, che è stata però poi superata nel pomeriggio da una serie di «se» e «ma» che rischiano di riportare la vicenda quasi al punto di partenza. E c’è stata ovviamente la decisione della Banca centrale europea (Bce) sui tassi di interesse dell’Eurozona (invariati all’1%, come nelle previsioni) e la successiva conferenza stampa del presidente, Mario Draghi, ma evidentemente le novità non sono state tali da mutare l’atteggiamento attendista dei mercati. Così le Borse hanno «navigato a vista», come si dice in gergo, finendo poco lontane dai valori della vigilia: Francoforte è salita dello 0,59%, Parigi dello 0,43%, Londra dello 0,33% e anche Wall Street si è adeguata al panorama generale con l’S&P 500 a +0,15% e il Nasdaq a +0,39%. Anche Milano ha chiuso sostanzialmente piatta (-0,09%), …