“La fuga dei giovani”, di Pietro Greco
Vogliono il posto fisso, magari vicino a mamma e papà». La frase di Annamaria Cancellieri, ministra dell’Interno, è infelice: come lei stessa ha ammesso. Ma l’idea che i giovani italiani siano dei bamboccioni che si aggrappano fin che possono alle gonnelle della mamma è un pensiero così diffuso da assurgere ad autentico luogo comune. Un modo di dire e di pensare che non risparmia neppure i “ministri tecnici”: ricordate Tommaso Padoa- Schioppa? Ironia della sorte,mai come negli ultimi 15 anni gli italiani – in particolare i giovani, in particolare i giovani meridionali laureati – hanno lasciato le gonnelle della mamma e si sono mossi in massa. In questi tre lustri abbiamo, e non ce ne siamo accorti, il più grande fenomeno di migrazione, qualificata e non, nella storia del nostro Paese, che pure è una storia di migranti. Tra il 1997 e il 2009, calcola per esempio lo Svimez, circa 800mila persone hanno lasciato definitivamente il Mezzogiorno d’Italia per cercare lavoro e prendere la residenza altrove. Non abbiamo dati definitivi,ma è probabile che negli ultimi …