Giorno: 8 Febbraio 2012

"Se le banche lanciano i bond della morte", di Stefano Rodotà

Nella frenetica ricerca di nuovi “prodotti finanziari”, con i quali continuare ad intossicare il mercato, la riverita Deutsche Bank ha superato ogni limite, facendo diventare la vita stessa delle persone oggetto di speculazione. Il caso si può così riassumere. Si individua negli Stati Uniti un gruppo di cinquecento persone tra i 72 e gli 85 anni, si raccolgono con il loro consenso le informazioni sulle condizioni di salute, e si propone di investire sulla durata delle loro vite. Più rapidi sono i decessi, maggiore è il guadagno dell´investitore, mentre il profitto della banca cresce con la sopravvivenza delle persone appartenenti al campione. Sono così nati quelli che qualcuno ha definito i “bond morte”. Molte sono state le reazioni: la stessa Associazione delle banche tedesche ha detto che «il modello finanziario di questo fondo è contrario alla nostra morale e alla dignità umana». Ma il fatto rimane, segno inquietante di che cosa stiano diventando i nostri tempi. La vita entra senza riserve a far parte del mercato, è puro oggetto di calcolo probabilistico, è consegnata a …

"Il Generale Inverno pesa sul Pil", di Mario Deaglio

Non bastava l’emergenza finanziaria, ora ci si mette anche il Generale Inverno. L’economia italiana, già metaforicamente gelata da una caduta produttiva – sensibilmente superiore a quella degli altri paesi avanzati – è andata, anche da un punto di vista fisico, duramente sotto zero. I Tir che qualche settimana fa rimanevano fermi per l’agitazione degli autotrasportatori sono adesso bloccati dal ghiaccio; le derrate alimentari che prima marcivano sugli autotreni fermi ai posti di blocco, ora non vengono ritirati dagli stessi autotreni bloccati dalla neve. In aggiunta al maltempo, i problemi energetici che ci sono letteralmente cascati addosso negli ultimi dieci giorni, completano il cerchio. Dal momento che l’anno lavorativo delle industrie è di poco più di 200 giorni, ogni giorno di produzione industriale completamente perduta varrebbe all’incirca lo 0,5. L’arresto completo per tre giorni delle industrie per mancanza di combustibile – un’eventualità molto remota, quasi un’ipotesi scolastica, utile comunque a fissare le idee e le dimensioni del problema porterebbe così a una caduta dell’1,5 per cento della produzione industriale dell’intero 2012 introducendo un nuovo stimolo negativo. …

“Il Generale Inverno pesa sul Pil”, di Mario Deaglio

Non bastava l’emergenza finanziaria, ora ci si mette anche il Generale Inverno. L’economia italiana, già metaforicamente gelata da una caduta produttiva – sensibilmente superiore a quella degli altri paesi avanzati – è andata, anche da un punto di vista fisico, duramente sotto zero. I Tir che qualche settimana fa rimanevano fermi per l’agitazione degli autotrasportatori sono adesso bloccati dal ghiaccio; le derrate alimentari che prima marcivano sugli autotreni fermi ai posti di blocco, ora non vengono ritirati dagli stessi autotreni bloccati dalla neve. In aggiunta al maltempo, i problemi energetici che ci sono letteralmente cascati addosso negli ultimi dieci giorni, completano il cerchio. Dal momento che l’anno lavorativo delle industrie è di poco più di 200 giorni, ogni giorno di produzione industriale completamente perduta varrebbe all’incirca lo 0,5. L’arresto completo per tre giorni delle industrie per mancanza di combustibile – un’eventualità molto remota, quasi un’ipotesi scolastica, utile comunque a fissare le idee e le dimensioni del problema porterebbe così a una caduta dell’1,5 per cento della produzione industriale dell’intero 2012 introducendo un nuovo stimolo negativo. …

“Reclutamento nel segno di Formigoni”, di Antonio Valentino

La proposta, come è ormai noto, è contenuta nel Progetto di Legge della Regione Lombardia. Una novità? Non è una novità assoluta l’idea di un reclutamento del personale affidato alle scuole, avanzata dalla Giunta Formigoni e che ha sollevato, in questi giorni, diffidenza e ostilità soprattutto a sinistra. La proposta, come è ormai noto, è contenuta nel Progetto di Legge della Regione Lombardia sulle “misure per la crescita…”, che, all’art. 5 (Reclutamento del personale docente da parte delle istituzioni scolastiche), recita: “A partire dall’anno scolastico 2012/2013, le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, al fine di reclutare personale docente necessario a svolgere le attività didattiche annuali. Nientemeno. La prendo un po’ da lontano. I Progetti sperimentali di alcune scuole milanesi (quelli soprattutto di Bollate, di Cernusco e di Via Pace, partiti alla fine degli anni ’70), prevedevano il dispositivo tecnico del “comando”, che permetteva all’Istituto di “selezionare” i docenti di ruolo di altre scuole, interessati a insegnarvi, a domanda, sui posti ‘vacanti’. Il suo senso era quello di …

"Reclutamento nel segno di Formigoni", di Antonio Valentino

La proposta, come è ormai noto, è contenuta nel Progetto di Legge della Regione Lombardia. Una novità? Non è una novità assoluta l’idea di un reclutamento del personale affidato alle scuole, avanzata dalla Giunta Formigoni e che ha sollevato, in questi giorni, diffidenza e ostilità soprattutto a sinistra. La proposta, come è ormai noto, è contenuta nel Progetto di Legge della Regione Lombardia sulle “misure per la crescita…”, che, all’art. 5 (Reclutamento del personale docente da parte delle istituzioni scolastiche), recita: “A partire dall’anno scolastico 2012/2013, le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, al fine di reclutare personale docente necessario a svolgere le attività didattiche annuali. Nientemeno. La prendo un po’ da lontano. I Progetti sperimentali di alcune scuole milanesi (quelli soprattutto di Bollate, di Cernusco e di Via Pace, partiti alla fine degli anni ’70), prevedevano il dispositivo tecnico del “comando”, che permetteva all’Istituto di “selezionare” i docenti di ruolo di altre scuole, interessati a insegnarvi, a domanda, sui posti ‘vacanti’. Il suo senso era quello di …

“Parte il progetto “VALeS” per la valutazione delle scuole e dei dirigenti”, da La Tecnica della Scuola

Dopo l’avvio del progetto “VSQ – Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole” nello scorso anno scolastico, parte quest’anno il nuovo percorso sperimentale “VALeS”- Valutazione e Sviluppo Scuola, finalizzato alla valutazione esterna delle scuole e – per la prima volta – dei dirigenti scolastici. Le analisi valutative saranno condotte dai nuclei di valutazione esterni, attraverso strumenti e protocolli di visita specifici. Il progetto, rivolto alle scuole del primo e secondo ciclo, fino ad un limite massimo di 300 istituti su tutto il territorio nazionale, ha durata triennale e si colloca nella prospettiva di individuare un modello che prefiguri una valutazione organica di sistema, sulla base delle caratteristiche del Sistema nazionale di valutazione. Sul tema della valutazione si veda la nostra intervista al sottosegretario Elena Ugolini pubblicata sul n. 11 de “La Tecncia della Scuola”. COME FUNZIONERA’ IL PROGETTO Per la valutazione complessiva della scuola e dell’azione della dirigenza scolastica, la sperimentazione seguirà tre passaggi chiave: l’analisi valutativa, il miglioramento e la valutazione finale. Analisi valutativa: – rilevazione degli apprendimenti attraverso prove standard, con calcolo …

"Parte il progetto “VALeS” per la valutazione delle scuole e dei dirigenti", da La Tecnica della Scuola

Dopo l’avvio del progetto “VSQ – Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole” nello scorso anno scolastico, parte quest’anno il nuovo percorso sperimentale “VALeS”- Valutazione e Sviluppo Scuola, finalizzato alla valutazione esterna delle scuole e – per la prima volta – dei dirigenti scolastici. Le analisi valutative saranno condotte dai nuclei di valutazione esterni, attraverso strumenti e protocolli di visita specifici. Il progetto, rivolto alle scuole del primo e secondo ciclo, fino ad un limite massimo di 300 istituti su tutto il territorio nazionale, ha durata triennale e si colloca nella prospettiva di individuare un modello che prefiguri una valutazione organica di sistema, sulla base delle caratteristiche del Sistema nazionale di valutazione. Sul tema della valutazione si veda la nostra intervista al sottosegretario Elena Ugolini pubblicata sul n. 11 de “La Tecncia della Scuola”. COME FUNZIONERA’ IL PROGETTO Per la valutazione complessiva della scuola e dell’azione della dirigenza scolastica, la sperimentazione seguirà tre passaggi chiave: l’analisi valutativa, il miglioramento e la valutazione finale. Analisi valutativa: – rilevazione degli apprendimenti attraverso prove standard, con calcolo …