Una elaborazione per la grandi città di Skuola.net sui dati appena messi a disposizione dal Ministero. Il record in un istituo tecnico di Napoli: solo uno su quattro ce l’ha fatta. E il capoluogo campano guida la classifica seguito da Cagliari. Roma in coda. Il maggior numero di bocciature nei professionali
Record nazionale di bocciature all’istituto tecnico per il turismo Caracciolo di Napoli. Nessun bocciato invece al liceo classico di via Ponti a Roma. Stando all’inchiesta condotta dai ragazzi di Skuola. net, i prof delle superiori più severi abitano a Napoli, mentre i più clementi si trovano a Roma. O, se preferite, nel capoluogo partenopeo c’è la maggiore concentrazione di studenti “somari”, mentre nella Capitale si concentra “la meglio gioventù” delle superiori italiane. Dipende dai punti di vista. Una informazione che può tornare utile a chi è alle prese con la scelta della scuola dove iscriversi l’anno prossimo.
Lo studio sugli studenti bocciati di tutti gli istituti superiori di nove grandi città italiane (Torino, Milano, Firenze, Venezia, Genova, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari), messo in piedi utilizzando i dati che il ministero dell’Istruzione ha inserito in “scuola in chiaro”, delinea uno spaccato dell’insuccesso scolastico che merita di essere evidenziato. Lungo lo Stivale, i livelli di bocciatura sono molto differenti tra i diversi indirizzi scolastici – licei, istituti tecnici e istituti professionali – e anche all’interno della stessa città, basta spostarsi da un quartiere all’altro.
E, a dispetto di coloro che da qualche anno dipingono i prof meridionale di manica larga,
è proprio al Sud che gli insegnanti bocciano di più. La particolare classifica per città vede al primo posto Napoli, col 27,3 per cento di bocciati, seguita da Cagliari, col 17,8 per cento. In coda, troviamo Roma, con un terzo dei bocciati (8,8 per cento) di Napoli, Venezia e Genova. Gli studenti più impegnati sono quelli dei licei classici (5,2 per cento di bocciati), seguiti dai compagni del liceo linguistico e dello scientifico. In cima alla classifica per indirizzi troviamo i ragazzi dei professionali: 22,8 per cento di bocciatura.
Nella top 10 delle scuole “più severe” d’Italia sono presenti 5 scuole meridionali. In vetta spicca l’istituto tecnico-economico Caracciolo di Napoli con lo stratosferico tasso di bocciati del 73,7 per cento. E a seguire l’istituto professionale Silvestri, sempre di Napoli, con il 61,3 per cento di non ammessi alla classe successiva. Sul podio, al terzo posto, una scuola di Palermo: il tecnico agrario, col 46,9 per cento di bocciati. Seguito dal tecnico Giorgi di Milano, a quota 37,9 per cento. Chiudono la lista delle 10 scuole più severe della Penisola ancora un istituto di Napoli, l’artistico Palizzi (35,6 per cento) e l’istituto professionale Pellegrino Artusi di Roma, col 35,5 per cento di bocciati.
Ma ci sono anche scuole dove studiare è una pacchia ed è difficile trovare un solo bocciato. En plein di promossi, tra giugno e settembre, al classico e linguistico Setti Carraro/Dalla Chiesa di Milano, allo scientifico Castelnuovo di Firenze e al classico di via Da Garessio di Roma. Per ognuna delle nove città esaminate e per ogni indirizzo scolastico, per un totale di 632 istituti superiori scandagliati, Skuola. net ha individuato l’istituto con più e quello con meno bocciati: un utile confronto per le famiglie che sono alle prese con l’iscrizione al primo anno delle superiori. Meglio una scuola più selettiva o, viceversa, una meno severa?
da repubblica.it