"Un decreto strappa di mano i beni dello Stato" di Luca Del Fra
Bufera sul frutto avvelenato contenuto nella legge per Roma Capitale che affida al Campidoglio funzioni nella valorizzazione e nella tutela del nostro patrimonio culturale. Con forti profili di incostituzionalità Il 20 gennaio scorso i funzionari del Comune si sono presentati a Palazzo Venezia chiedendo la documentazione su un piccolo restauro in corso, appenaunpaio di ponteggi. Gelosissimi delle loro competenze che comprendono la tutela dei beni culturali, i funzionari dello Stato si sono rifiutati e s’è scatenato un parapiglia: nervi tesi, voci stridule che si sovrapponevano, qualche minaccia, torve lettere tra le amministrazioni. È il primo frutto avvelenato del decreto attuativo sulla legge perRomaCapitale, che affida alCampidoglio funzioni nella valorizzazione e, tremate!, anche nella tutela dei Beni Culturali. Così, a dispetto delle leggi e della Costituzione repubblicana, il sindaco oltre che sulla città potrà allungare le mani anche sulla archeologia, l’arte, i monumenti: ovvero il nostro patrimonio più importante e prezioso. DECRETO FUORI LEGGE Redatto dal precedente esecutivo, approvato il 21novembre scorso nella prima riunione operativa del Consiglio dei ministri del governo Monti, e ora in …