Mese: Gennaio 2012

"Sì di Bankitalia agli sgravi Irpef con i proventi dell'evasione", di Elena Polidori

Sul progetto del Tesoro consensi da Pd e parti sociali DAVOS – Ridurre le tasse grazie al recupero dell’evasione. Non è un sogno ma un progetto vero, una norma di principio, confermata ieri anche da fonti ministeriali. La Banca d’Italia l’appoggia da sempre. Il governo la vuole inserire nella delega fiscale che si appresta a presentare. Se ne è parlato molto anche a Davos, nei colloqui a margine del World economic forum, cui ha partecipato il governatore Ignazio Visco. É la “fase tre”, quella che segue il rigore e la crescita e che è dedicata all’equità. Ai partner internazionali, agli economisti e ai top manager giunti sulle nevi svizzere, Visco si è detto “ottimista” sulle riforme del governo. Ha spiegato che l’esecutivo “si sta dando molto da fare” e che ha “il sostegno della gente”. Nei colloqui riservati ha insistito sull’importanza di un’efficace contrasto all’evasione che, in Italia, rappresenta il maggior ostacolo ad una equa distribuzione dell’elevato onere fiscale tra i cittadini. Nella sua visione, ribadita in più di un’occasione, una riduzione delle aree di …

"È nel diritto alla cultura la nuova lotta di classe", di Guido Rossi

Gira su internet la seguente frase, datata nel 55 A.C., attribuita a Marco Tullio Cicerone: «Il bilancio nazionale deve essere portato in pareggio. Il debito pubblico deve essere ridotto; l’arroganza delle autorità deve essere moderata e controllata. (…) Gli uomini devono imparare di nuovo a lavorare, invece che vivere di pubblica assistenza». La frase, che sembra dettata dalla signora Angela Merkel e dai Governi europei, in verità non è affatto di Cicerone. La citazione, tratta da una biografia romanzata, scritta nel 1965 da Taylor Caldwell, A Pillar of Iron, è un falso, come aveva già dimostrato il professor Collins fin dal 1971; ciò nonostante, essa è stata abbondantemente abusata persino dall’Ocse e dal Fondo monetario internazionale, alla ricerca di autorevoli precedenti a giustificazione della loro politica monetaria. Le politiche europee che si sono ispirate ai principi del falso Cicerone hanno poi provocato una serie di proteste che caratterizzano un po’ ovunque la vita sociale dei Paesi globalizzati. Così è anche per le ultime “liberalizzazioni” del Governo italiano. Eppure queste dovrebbero favorire la concorrenza e dunque …

"Severino: sulle carceri test di civiltà. Prescrizione sotto accusa a Milano", di L. MI.

La Severino apre l’anno giudiziario Carceri incivili e prescrizione “assassina”. Sono gli argomenti da tormentone delle 26 cerimonie nelle 26 città dove si celebra l’apertura dell’anno giudiziario. Sono i 26 distretti dove il Guardasigilli Paola Severino dovrà “potare” gli uffici inutili. Lei, da Catania, insiste sulla situazione dei penitenziari, il problema che la «angoscia» da quando si è insediata in via Arenula. Fa un’affermazione forte: «Dalle situazioni delle carceri si misura il livello di civiltà di un Paese». Aggiunge: «Lo Stato non ripaga mai con la vendetta, ma vince con il diritto e l’applicazione scrupolosa di regole e legge». Prosegue: «La giusta detenzione dimostra ai criminali l’intima diversità tra la legalità della nostra democrazia e ogni forma intollerabile di arbitrio». Delle carceri e delle loro spaventose condizioni parlano tanti magistrati. I radicali insistono con l’amnistia. Il governatore della Puglia Nichi Vendola fa questa previsione: «Stiamo regredendo verso un moderno Medioevo». Negli stessi minuti, a Milano, il presidente della Corte di appello Giovanni Canzio- alla sua prima inaugurazione dopo gli anni trascorsi all’Aquila in pieno terremoto …

"Antimafia tripla A: il rating alla legalità", di Rinaldo Gianola

Qual è il differenziale di costi, di trasparenza, di concorrenza che un’azienda attiva in un territorio infiltrato dalla criminalità paga rispetto a chi opera in una zona bonificata? C’è la possibilità che lo Stato, il governo, il sistema finanziario e bancario riconoscano alle imprese virtuose, dotate di sistemi anti-corruzione e di codici etici, un “premio”, non solo morale ma anche economico, per il loro ruolo svolto nel campo dell’innovazione e dello sviluppo di un sistema di concorrenza leale, trasparente, efficace? La proposta avanzata ieri sull’Unità da Antonello Montante, imprenditore siciliano e vicepresidente di Confindustria, per il riconoscimento di un rating più alto alle imprese che si oppongono alla criminalità organizzata merita attenzione da parte del governo, delle forze politiche e sociali perché pone sul tavolo una questione centrale per il Paese. Una proposta che condividiamo perché costringe a confrontarsi non solo con la filosofia del contrasto alla mafia, ma con decisioni concrete che dovrebbero essere anche rapide. LA PROPOSTA: un rating più alto per le imprese anti-mafia di Antonello Montante Oggi tutto il Paese è …

Morto Scalfaro, il presidente del «Non ci sto»

L’ex presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, è morto nella notte nella sua abitazione romana. Nato a Novara il 9 settembre 1918, Scalfaro è stato presidente della Repubblica dal 1992 al 1999. Politico ed ex magistrato italiano, è stato il nono Presidente della Repubblica dal 1992 al 1999. IL DISCORSO: «A questo gioco al massacro io non ci sto», GUARDA IL VIDEO BIOGRAFIA Oscar Luigi Scalfaro, nato a Novara il 9 settembre 1918, vedovo di Maria Inzitari dalla quale ha avuto una figlia Marianna. Si laurea in Giurisprudenza nel 1941 ed è chiamato alle armi e assegnato al 38^ Reggimento di Fanteria a Tortona. Sottotenente di Commissariato in Sicilia è congedato, in quanto magistrato, nell’ottobre del 1942. Presidente dell’Azione Cattolica della Diocesi di Novara e Delegato Regionale per il Piemonte. Viene eletto deputato all’Assemblea Costituente il 2 giugno 1946 nelle liste della Democrazia Cristiana risultando capolista della circoscrizione Torino-Novara-Vercelli. È eletto deputato al Parlamento in tutte le legislature dal 1948 al 1992. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dal 1954 al 1955 (Governo Scelba) si adopera …

«Quei ragazzi sono italiani. Con che coraggio si dice no?», Intervista a Graziano Delrio di Natalia Lombardo

Il presidente dell’Anci e la cittadinanza agli immigrati nati nel nostro Paese: «C’è una forte azione dal basso, il Parlamento dia subito una risposta» Il Parlamento guardi in faccia questi giovani e dica loro “voi non siete italiani”, così come gli uomini dovevano dire in faccia alle donne, “voi non votate” ». Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia alle prese con il terremoto, presidente dell’Anci, è anche presidente del comitato promotore «L’Italia sono anch’io» per la legge sulla cittadinanza italiana ai figli di immigrati nati nel nostro Paese. Sta crescendo un fronte trasversale, ci sono tante proposte di legge, pensa che il Parlamento le recepirà? «Esiste un’azione forte dal basso di tante associazioni che chiedono al Parlamento di avere più coraggio e guardare in faccia la realtà: quasi un milione di giovani che si sentono a tutti gli effetti italiani». Di quale fascia di età parla? «Da zero ai diciotto anni, parlo sia di chi è nato qua che di chi è arrivato da piccolo e ha concluso due cicli di studi. Bambini a tutti …

"Più disuguaglianza se tramonta il lavoro", di Massimo Mucchetti

La questione della disuguaglianza dei redditi affiora, s’inabissa e riaffiora come un fiume carsico. Quando la Banca d’Italia ne dà l’aggiornamento statistico, diventa un’emergenza. Quando invece la Banca centrale europea invoca la riforma del mercato del lavoro, e il governo cerca di obbedire, il lamento sulle disuguaglianze cede il passo all’invocazione efficientista della flessibilità, benché fin dai primi Anni 90 alle riforme della contrattazione si sia accompagnata la stagnazione dei salari.