Mese: Gennaio 2012

"La linea d´ombra del comando", di Barbara Spinelli

Ci viene spesso dalle esperienze di mare, perché il mare ha baratri imprevisti e quindi ferree leggi, la sapienza del comando. Quest´arte ruvida, che in democrazia è sempre guardata con un po´ di diffidenza, quasi fosse arte legale ma non del tutto legittima. C´è diffidenza perché l´immaginario democratico è colmo di miraggi: là dove governa il popolo ognuno è idealmente padrone di sé, e fantastica di poter fare a meno del comando. Nella migliore delle ipotesi parliamo di responsabilità, che del comando è la logica conseguenza, in qualche modo l´ornamento. Ma la responsabilità è obbligo di ciascuno, governanti e governati. Il comandoha un ingrediente in più, un occhio in più: indispensabile. Ancora una volta dal mare, dunque, ci giunge in questi giorni un esempio di cosa sia questo mestiere che impaura ed è al contempo profondamente anelato: il mestiere di guidare gli uomini nelle situazioni-limite, quando tutto, salvezza o disastro,dipende da chi è al comando, sempre che qualcuno ci sia. L´esempio lo conosciamo ormai: ce l´ha dato Gregorio De Falco, capo della sezione operativa della …

"La competenza per sfidare la protesta", di Gian Enrico Rusconi

Quale impatto hanno o avranno le violente proteste di questi giorni sul quadro politico? Parlare di «rivolta» dei Tir non è solo un modo di dire giornalistico. Quanto è accaduto sino a ieri, è andato ben oltre le dimensioni di una protesta sociale, già ai limiti della legalità. Siamo stati posti davanti non soltanto alla contestazione di misure prese dal governo, ma al confuso, virtuale rifiuto della sua autorità politica. Questi due aggettivi – «confuso», «virtuale» sono la chiave di lettura di quello che è successo e che condiziona le modalità con cui la situazione si sta normalizzando. Speriamo che avvenga presto – altrimenti le conseguenze saranno incontrollabili. Siamo davanti ad una severa prova per il governo Monti, probabilmente inattesa. È perfettamente inutile aggiungere che si tratta di una prova «politica». Ma aggiungiamo pure l’aggettivo, se serve a chiudere una volta per tutte l’inconsistente diatriba sulla natura «tecnica» del governo in carica, su cui si sono esercitati sin qui politici e pubblicisti. La rivolta di minoranze di cittadini, organizzati in categorie professionali dotate di uno …

"Classi sociali, i ricchi sempre più su ora guadagnano 10 volte più dei poveri", di Luisa Grion

IL DOSSIER. Le misure del governo. I dati diffusi dall´Istat collocano l´iniquità economica italiana al di sopra della media dei Paesi dell´Ocse Il reddito del 10% di popolazione più benestante è di 49.300 euro, mentre al 10% più povero ne vanno 4.877 Ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri. In Italia l´ascensore sociale si è rotto, le categorie di reddito sono sempre più chiuse e il divario fra classi – invece di diminuire – aumenta. La tendenza accomuna quasi tutte le economie sviluppate, ma da noi la distanza è superiore rispetto alla media dei Paesi Ocse. Uomini e donne non salgono più i gradini della scala sociale e restano aggrappati alla ringhiera anche al momento delle nozze: il matrimonio tende a «polarizzare» i redditi. Il medico sposa quasi sempre il medico, l´avvocato dice «sì» solo all´avvocatessa, l´operaio all´operaia. Ricchi con ricchi, poveri con poveri: una dura legge che nemmeno la favola bella di Cenerentola riesce a contrastare. Oggi i principi azzurri e le ricche ereditiere non rappresentano più la soluzione del problema: ce …

"Per una vera competizione", di Giliberto Capano

Il governo Monti sembra intenzionato ad entrare nella «nebulosa» del valore legale dei titoli di studio universitari. Prima che gli alfieri dell’abolizione del valore legale si eccitino eccessivamente, cantando vittoria, è bene fissare alcuni punti fermi sulla questione. Cosa non facile perché si tratta proprio di una «nebulosa», come sottolineato dal massimo studioso di diritto amministrativo del nostro paese, il giudice costituzionale Sabino Cassese, alla fine di un suo illuminante saggio dedicato a questo tema, pubblicato dieci anni fa (Annali di storia delle università italiane 6/2002). Infatti, le soluzioni di cui il governo sta discutendo, stando ai resoconti di stampa, mostrano come la questione sia intricata e come non si tratti di abolire alcunché ma di approvare norme regolative. Il governo pare stia discutendo di almeno tre questioni: l’eliminazione del voto di laurea come criterio di valutazione ai concorsi pubblici; l’eliminazione del tipo di laurea (basterebbe, tranne che per i ruoli tecnici, un qualsiasi tipo di diploma di laurea); un “apprezzamento” della qualità delle università che hanno rilasciato il titolo. I primi due elementi non …

Pd si batte per la libertà della rete, per difendere il diritto d'autore contro la pirateria

E’ approdata in aula alla Camera la legge comunitaria, che a causa di un emendamento presentato dal deputato della Lega Fava, rischia di trasformarsi in un pericoloso strumento di censura della rete L’emendamento infatti, prevede all`articolo 18, procedure facili e veloci per far rimuovere dalla rete contenuti ritenuti illegittimi. In altre parole si rende possibile a qualsiasi utente, chiedere al «prestatore» di servizi Internet (Google, YouTube, Facebook, siti di ogni genere) la chiusura di un hosting provider e la rimozione di un contenuto senza nessun ruolo affidato all’Agcom o alla magistratura. A lanciare l’altolá sono Vincenzo Vita (Pd) e Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21. “Con l’emendamento Fava, è stato dato un colpo ferale alla libertá della rete anche in Italia”, affermano Vita e Giulietti. “Dopo Sopa e Pipa negli Stati Uniti arriva pure da noi il bavaglio digitale. Ora il testo è in discussione nell’aula della Camera. Per i deputati del Pd Silvia Velo e Sandro Gozi è urgente bloccarlo prima che sia troppo tardi e necessario tenere alta l’attenzione su un argomento così …

"Concorso scuola, la ricetta di Cicirinella", di Marina Boscaino

Ennesimo colpo di scena sul fronte di una delle consuete storie all’italiana. Condita, peraltro, da un nuovo ingrediente: l’incertezza del diritto che – anche a seguito della disattenzione ostentata dal precedente governo su sentenze del Tar e persino del Consiglio di Stato – rende particolarmente incerta la vita di chi si trova ad incappare con la contraddittorietà del nostro sistema. Parlo del concorso per dirigente scolastico. È di lunedì la notizia che il Consiglio di Stato, con le ordinanze n. 64/2012 e 67/2012 dell’11 gennaio, ha confermato il provvedimento monocratico che ha consentito l’ammissione alla prova scritta – celebratasi il 14 e il 15 dicembre – di candidati che nella prova preselettiva di ottobre avevano totalizzato fino a 5 punti di meno di quello previsto per essere ammessi allo scritto. Perché? La prova preselettiva del 12 ottobre è stata contestatissima sin dai giorni precedenti alla sua somministrazione. I candidati dovevano rispondere a 100 quesiti a risposta multipla selezionati su 5563 pubblicati il primo settembre sul sito del Miur. Già dal 2 settembre si avvicendavano errata …

"In arrivo i fondi della Legge 440", di R.P.

Si tratta di quelli del 2011, mentre non si sa dove siano finiti i fondi del 2010. Proteste della Flc che rileva l’esiguità delle risorse: meno di 11milioni di euro, mille euro in media per ciascuna scuola. Stanno arrivando alle scuole le comunicazioni del Miur relative ai fondi della legge 440 a sostegno dell’autonomia scolastica. Sono meno di 11milioni di euro in tutto, praticamente un terzo rispetto a quanto veniva erogato negli anni precedenti. Meglio di niente, dicono molti, ma in realtà si tratta di una modestissima “boccata d’ossigeno” che non cambia per niente la situazione pesantissima delle finanze scolastiche. D’altronde proprio grazie al sito della “Scuola in chiaro” è facile ormai verificare scuola per scuola in che modo le istituzioni scolastiche stanno sopravvivendo. Per ciascuna scuola, infatti, viene indicata la composizione percentuale delle entrate: in molti casi i contributi di soggetti privati (le famiglie in particolare) superano il 70-80%. La Flc-Cgil parla di quasi totale azzeramento dei fondi e lamenta il fatto che nel sito del Miur non si trova il testo della direttiva, …