Mese: Gennaio 2012

"Se vuole l’alleanza non parli di inciucio", intervista a Pier Luigi Bersani di Maria Zegarelli

Impegno «Costruire un’alleanza dei progressisti aperta ai moderati». Su Vendola «Ha capito la nostra scelta, si confronti sui temi di oggi». Monti:Via libera alla mozione unitaria, premier più forte in Europa «Anch’io vorrei mandare un messaggio». Pier Luigi Bersani entra nel suo ufficio a Montecitorio durante una pausa della discussione sulle mozioni per la politica europea, si siede sulla poltrona di cuoio scuro e inizia a parlare. «Adesso basta tirarmi per la giacca, meglio chiarire alcuni concetti». Il «messaggio» è per Antonio Di Pietro ma anche per Nichi Vendola, che oggi terranno insieme una conferenza stampa per rilanciare l’alleanza di centrosinistra e rispolverare un po’ la foto di Vasto. Segretario, Di Pietro sostiene che di fatto si sta creando una nuova alleanza. Quella del Pd con Pdl e Terzo Polo. «Se non mi sbaglio quando si trattò di superare il governo Berlusconi e salvare l’Italia l’operazione che fu fatta fu sostenuta anche da Di Pietro e ben compresa da chi era fuori dal Parlamento, cioè Sel. L’alternativa non era quella di andare al voto, ma …

"Non vita quotidiana all'interno dei campi", di Gian Antonio Stella

L’oltraggioso contrasto tra le tavole imbandite dei carnefici e le mischie feroci tra gli affamati per contendersi il pane «A l di là della strada lavora una draga. La benna, sospesa ai cavi, spalanca le mascelle dentate, si libra un attimo come esitante nella scelta, poi si avventa alla terra argillosa e morbida e azzanna vorace, mentre dalla cabina di comando sale uno sbuffo soddisfatto di fumo bianco e denso. Poi si rialza, fa un mezzo giro, vomita a tergo il boccone di cui è grave e ricomincia. Appoggiati alle nostre pale, noi stiamo a guardare affascinati. A ogni morso della benna, le bocche si socchiudono, i pomi d’Adamo danzano in su e poi in giù, miseramente visibili sotto la pelle moscia. Non riusciamo a svincolarci dallo spettacolo del pasto della draga». Bastano queste righe tratte da Se questo è un uomo per avere un’idea di cosa significasse avere fame in un lager nazista. «Non appena il freddo, che per tutto l’inverno ci era parso l’unico nemico, è cessato, noi ci siamo accorti di avere …

"Il valore della laurea non è tutto", di Luciano Modica

Negli ultimi anni pressoché ogni opinionista o politico à la page ha caldeggiato l’abrogazione del valore legale della laurea come panacea di tutti i mali del sistema universitario, in genere rifacendosi ad una delle “prediche inutili” di Einaudi o a qualche modello straniero più o meno frainteso. Persino professori politicamente agli antipodi, come Francesco Giavazzi e Margherita Hack, sono tra i firmatari di un recente appello per abolire il valore legale dei titoli universitari. Inutilmente analisi rigorose – tra cui quelle di Sabino Cassese, e di Giovanni Cordini, del Servizio studi del senato – hanno segnalato la complessità del problema. Inutilmente tutti coloro che si intendono davvero di università hanno espresso perplessità. L’abolizione del valore legale è rimasta un must del dibattito pubblico. Opporvisi, o anche solo chiedere ai sostenitori di indicare quali norme precise si intendesse abrogare, significava essere immediatamente confinati nel recinto degli arretrati difensori dello status quo. Tra le novità del governo Monti c’è quella di un approccio a questo tema molto più concreto e cosciente dei problemi sottesi, almeno a giudicare …

«I media non sanno leggere il Pd. La realtà è che dà fastidio», di Chiara Geloni

Perché il Pd non piace ai giornali? Alfredo Reichlin ha posto ieri il tema con la solita brutale lucidità: sta diventando un problema di democrazia, non di giornalismo. Non si tratta di recriminare, ma di constatare: il contrasto tra la realtà del Pd e la narrazione mediatica sul Pd comincia a essere un fenomeno su cui è difficile soprassedere. Parliamo di quello che da diversi mesi è stabilmente il primo partito italiano. Che ha visto uscire dalla scena il suo principale e ormai storico avversario, e oggi fronteggia un centrodestra sbandato e in difficoltà. Che ha vinto le ultime tornate elettorali. Il cui elettorato mostra di capire la scelta difficile e responsabile di sostenere un governo di emergenza. Fin qui la realtà, poi c’è appunto la narrazione. Un contrasto paradossalmente mai così lampante come nell’intervista a un direttore naturaliter democratico quale quello di Repubblica, qualche sera fa in tv, e per giunta in uno spazio altrettanto naturaliter democratico come il salotto di Fabio Fazio su Rai 3. Eppure, salvo una bella difesa della famosa “foto …

"Avranno la pensione solo gli «esodati» 2011. Rincarano le sigarette", di Bianca Di Giovanni

Milleproroghe: il no della Fornero alla vecchia copertura esclude migliaia di persone senza lavoro. Oggi la fiducia sul provvedimento. Manifesti, salta la sanatoria per l’affissione abusiva dei partiti Finale con sorpresa (negativa) sul milleproroghe. I lavoratori che dovevano essere «salvati» dai vincoli stretti della riforma Fornero sulle pensioni potevano essere molti di più,ma una nuova formulazione introdotta dal governo all’ultimo minuto riduce la platea. Si tratta dell’articolo che riguarda i lavoratori in mobilità o che hanno stipulato accordi di esodo, individuali e collettivi, e che rischiavano di ritrovarsi fuori da tutto: lavoro e pensioni. Il provvedimento ne salva alcuni, coprendo le spese con l’aumento delle accise dei tabacchi, e non più con l’aumento dei contributi degli autonomi come previsto in origine (lo stop è arrivato dalla ministra Elsa Fornero). Nella stesura finale del testo è stato anche «cassato» il condono sui manifesti abusivi, si stanziano 150 milioni per gli esuli italiani cacciati da Gheddafi (emendamento Pdl su cui il governo è andato sotto), resta il prolungamento a fine 2011 della sanatoria Tremonti sulle liti pendenti. …

"E ora un Monti rafforzato va all’attacco dell’Europa", di Raffaella Cascioli

L’Italia mai così compatta sostiene il premier all’euronegoziato di lunedì L’Italia, che Mario Monti rappresenterà lunedì al tavolo negoziale del consiglio europeo (che dovrebbe approvare il Fiscal compact e aumentare la capacità di fuoco dell’Europa contro la crisi sia sul fronte finanziario che sulla crescita), è compatta con il suo presidente del consiglio. Senza sbavature. Senza tentennamenti. Senza se e senza ma. Una compattezza che neanche la cancelliera tedesca Merkel vanta dietro di sé. Un sostegno parlamentare e nel paese che consentirà al premier di far sentire ancora più chiara la voce dell’Italia tra i partner europei. Soprattutto in un momento in cui la situazione in Europa non è semplice e il quadro economico nel vecchio continente ha subito un aggravamento. Al punto che anche ieri il governatore della Bce, Mario Draghi, ha ammonito come «la crisi dei debiti sovrani abbia messo a nudo molte debolezze a lungo neglette, innanzitutto l’inadeguatezza della governance europea». Ebbene mai in Italia, negli ultimi quattro lustri, si è visto un parlamento così compatto su una materia come quella economicofinanziaria, …

"Debiti di stato, acceleriamo", di Antonio Misiani

Qualcosa si sta muovendo sul fronte dei ritardi di pagamento della pubblica amministrazione. La questione ha assunto negli anni dimensioni abnormi e l’Italia è finita in fondo alle classifiche europee. La pubblica amministrazione è esposta per 90 miliardi verso le aziende fornitrici, che in alcuni casi (sanità, ma non solo…) attendono fino a tre-quattro anni prima di ricevere quanto dovuto. I comuni sono paralizzati dal patto interno di stabilità. Le imprese, a loro volta, sono cronicamente in ritardo nei pagamenti delle transazioni commerciali tra privati. Il risultato è una situazione sempre più insostenibile per moltissime aziende: secondo la Cgia di Mestre circa un terzo dei fallimenti sono dovuti alle difficoltà di riscossione dei crediti commerciali. La nuova direttiva comunitaria sulla lotta ai ritardi di pagamento (2011/7/UE), che ridefinisce in modo assai più rigoroso le regole del gioco, va recepita entro marzo 2013. Il parlamento si è più volte occupato della questione: da più di un anno giace alla camera una proposta di legge (A.C. 3753 Beltrandi e altri), che si ispira alla direttiva e ha …