"Caro Sartori, non torniamo al Medioevo", di Franco Cardini
Prendetela come vi pare ma, ci piaccia o no, la nostra Europa sta affrontando una fase di cambiamenti dalla quale emergerà diversa da quel che per molti secoli è stata e che per alcuni decenni si è illusa di continuar ad essere e di rimanere. Il decremento demografico e l’invecchiamento della popolazione – due fenomeni che sono facce della stessa medaglia – ci sta da tempo esponendo ad accettare un contributo umano sotto forma di migrazioni da paesi soprattutto africani e asiatici (ma anche latino-americani) che ci pone senza dubbio vari problemi di convivenza e d’integrazione e ci espone anche a valutare e in qualche misura ad accettare nuovi e diversi valori, provenienti da culture “altre”. I portatori di essi sono forzalavoro della quale abbiamo bisogno. Per quanto alcuni segnali ci mostrino come i giovani europei (e, soprattutto, gli italiani) stiano recentemente tornando ad accettare occupazioni che fino a ieri rifiutavano in quanto troppo umili, o gravose, o malpagate. Non c’è dubbio che i nostri doveri di ospitalità non ci obbligano affatto – a parte …