“Ragionieri”, periti meccanici, elettrotecnici e informatici. E ancora: “alberghieri”, estetiste e odontotecnici. Ecco i diplomati più richiesti dalle aziende nel 2011. Oggi, riaprono le scuole, ma è già tempo di scelte: entro il 20 febbraio infatti famiglie e studenti dovranno decidere come proseguire gli studi nel 2012/2013. La scelta più difficile riguarda la scuola superiore: per materne, elementari e medie occorre individuare l´istituto più idoneo alle esigenze di alunni e famiglie. Da due anni, per le superiori, è in vigore la riforma Gelmini che mette a disposizione dei ragazzini che frequentano la terza media 23 indirizzi: sei licei, undici istituti tecnici e sei istituti professionali. Ma quale scegliere? In piena crisi e con la disoccupazione giovanile che vola al 30,1 per cento azzeccare l´opzione giusta può favorire facile l´accesso al mondo del lavoro. Un mondo che per i giovani, stando alle ultime stime dell´Istat, è ormai off limits. I numeri sembrano confortanti: la scuola sforna ogni anno circa 450 mila diplomati e le aziende ne cercano 325 mila. Ma non è così. Mentre la disoccupazione giovanile sale alle stelle, fra domanda e offerta le imprese lamentano di non riuscire a trovare 100 mila diplomati tecnici. Vediamo perché. Secondo le stime del sistema informativo Excelsior – promosso e realizzato da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e l´Unione Europea – nel 2011 le imprese italiane hanno cercato sul mercato del lavoro, per assunzioni non stagionali, poco meno di 325 mila tra diplomati quinquennali e giovani in possesso di qualifica professionale triennale. Tra i primi, il più gettonato da aziende e imprese è il diploma ad indirizzo amministrativo-commerciale: 68 mila posti di moderno “ragioniere”, con le competenze per barcamenarsi nel terzo millennio. Anche i diplomi quinquennali ad indirizzo meccanico, turistico-alberghiero, elettrotecnico e informatico sono abbastanza richiesti: 52 mila posti in tutto. Per i giovani in uscita dagli istituti professionali con titolo triennale o di 5 anni erano a disposizione 80 mila posti di lavoro. In pole position giovani e meno giovani in possesso di un titolo ad indirizzo meccanico, socio-sanitario, edile e turistico-alberghiero. Il mercato va alla ricerca anche di estetiste, periti elettrotecnici e commerciali. Nel 2011, a fronte di una richiesta che si aggira attorno ai 240 mila soggetti, i diplomati provenienti dagli istituti tecnici sono stati 145 mila. Un numero assai inferiore a quello di coloro che hanno conquistato un diploma liceale – 210 mila circa – che verosimilmente proseguiranno gli studi all´università visto che per questi ultimi le aziende offrono poco più di 5 mila e 500 posti, pari al 2,2 per cento del totale. La domanda è fortemente sbilanciata anche sul territorio nazionale. L´offerta delle imprese è concentrata al Nord: il 56 per cento delle proposte di assunzione. Le regioni col maggiore fabbisogno di diplomati sono la Lombardia, il Veneto e l´Emilia Romagna. Al Sud la richiesta di diplomati si dimezza: il 24 per cento dei 325 mila posti in questione. Un giovane settentrionale in possesso di un diploma tecnico ha una probabilità quattro/cinque volte maggiore di un coetaneo meridionale di acciuffare il primo posto di lavoro. Ma, nonostante tutto, i licei continuano a scoppiare, mentre gli istituti tecnici sono in crisi di vocazione da anni.
La Repubblica 09.01.12