"Buon anno nuovo", di Marina Boscaino
È stato un anno strano questo appena passato. Denso di avvenimenti, caratterizzato da stati d’animo molto differenti. Con un epilogo che lascia in bocca un sapore amaro: quel «sacrifici» che ha fatto piangere il ministro Fornero si traduce immediatamente in un annuncio di precarietà, di minore benessere per tanti, di malessere incipiente per moltissimi, i più deboli. Fiaccati già da 3 anni di crisi alle spalle. La scuola è passata attraverso la verifica dei danni della “riforma” delle superiori, con il suo carico di incompiutezza e di pseudo-pedagogia subordinata alla logica del taglio: senza criterio, senza progetto, con l’unico obbligo di fare cassa, il più possibile. Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Tar del Lazio, che aveva dichiarato illegittime le circolari sugli organici (e dunque i tagli di docenti, personale tecnico e amministrativo) per l’anno scolastico 2010-11. Ma nulla è cambiato. E l’incertezza dei diritti (di lavoratori e studenti) ha continuato a farla da padrone. Ha continuato ad allargarsi il divario tra scuola del Nord e scuola del Sud. I test Invalsi sono …