"Il costo sociale", di Claudio Sardo
Gli aumenti dei prezzi di benzina e diesel, dei pedaggi autostradali, delle tariffe elettriche e del gas segnano l’amaro esordio del 2012. Dopo le successive manovre dei governi Berlusconi e Monti rappresentano per molti aspetti il nostro stato di necessità. Tuttavia prezzi e tariffe non sono dati di natura. E non tutti gli aumenti sono eventi ineluttabili.Pur dentro il mercato un governo ha facoltà di attivare controlli, verifiche, e dove possibile modulare, calmierare. Ieri su l’Unità Ruggero Paladini ha spiegato come le tariffe elettriche e del gas siano sottoposte all’autorità dell’energia, che le convalida sulla base dei costi di produzione, mentre invece l’aumento del 3,5% dei pedaggi autostradali sia avvenuto senza la verifica di un’autorità indipendente. Non tutto è uguale, dunque. E si può dubitare dell’opportunità di un aumento (maggiore del tasso di inflazione) per le autostrade in concomitanza con l’incremento delle accise sui carburanti (per un valore di sei miliardi di euro). Ancor più si può oggi contestare quanto sbagliata sia stata la scelta del governo di sottrarre le autostrade all’autorità dei trasporti. Il …