Anno: 2011

"Il triangolo europeo", di Andrea Bonanni

Messa in archivio l´italietta di Berlusconi, l´Italia di Mario Monti e Mario Draghi può rivelarsi quasi tedesca come la tedeschissima signora Merkel. Con grande sollievo di quest´ultima. Se ne è accorto ieri il presidente francese Sarkozy che, di fronte al doppio no di Merkel e Monti, ha dovuto rinunciare all´idea di modificare la natura e la missione della Bce per far diventare la Banca centrale europea prestatore di ultima istanza, e dunque garante dei debiti accumulati dai Paesi della zona euro.Una tesi che trova contrarissimo il nuovo presidente dell´Istituto di Francoforte, Mario Draghi, ma che era diventata invece il cavallo di battaglia degli ultimi giorni di Berlusconi. Chi si attendeva dal vertice franco-tedesco-italiano di Strasburgo la ricetta miracolo per salvare l´Europa dalla crisi dei debiti sovrani è certamente rimasto deluso. La Cancelliera non si è spostata di un millimetro dalla serie di veti, primo fra tutti quello sugli eurobond, con cui negli ultimi due anni ha lasciato che l´infezione della piccola Grecia mandasse in cancrena tutta l´Unione monetaria. Ma sarebbe sbagliato pensare che a Strasburgo …

"Il gigante dai piedi di argilla", di Mario Deaglio

Essendo figlia di un pastore luterano, e probabilmente buona conoscitrice della Bibbia, Angela Merkel farebbe bene a riflettere sul sogno raccontato dal re Nabucodonosor nel «libro di Daniele»: una grande e magnifica statua con la testa d’oro, il petto e le braccia d’argento, il ventre di bronzo e i piedi in parte d’argilla e in parte in ferro viene colpita proprio nei piedi da un masso che rotola giù dalla montagna. E la statua si sgretola subito in piccolissimi frammenti che vengono spazzati via dal vento. Molti operatori economici stanno vivendo le lunghe e angosciose giornate finanziarie di questa settimana nella paura che l’Europa, e in particolare l’euro, che ne costituisce forse la migliore realizzazione, possa far la fine della statua di Nabucodonosor, ossia franare in poco tempo e quasi senza preavviso. Sempre più frequentemente li sfiora il sospetto che i piedi d’argilla non siano necessariamente rappresentati dalla Grecia e dagli altri inaffidabili Paesi «meridionali» ma si possano trovare invece nella stessa Germania e possano costituire la debolezza nascosta di quel gigante dalla testa d’oro …

Violenza, a Modena cinque donne uccise in un anno

Manuela Ghizzoni: “Un bollettino di guerra, che nella crudezza dei soli dati anagrafici illumina un fenomeno non circoscrivibile a precisi e ristretti ambiti culturali e religiosi”. Una riflessione dell’on. Manuela Ghizzoni in occasione della Giornata internazionale contro la violenza contro le donne che si celebra domani. «Dannato il mondo nel quale occorre dedicare una giornata “contro la violenza alle donne”. E’ il mondo nel quale viviamo, nel quale ogni giorno le donne subiscono maltrattamenti fisici e psicologici da uomini per il solo fatto di rappresentare l’altro sesso, il diverso da sé, e in quanto tali non portatrici di uguali diritti e dignità. Anche nella nostra civilissima provincia il fenomeno è drammaticamente diffuso. Nel corso di un solo anno sono avvenuti 5 femminicidi, che hanno avuto come vittime 5 donne dalle storie diversissime ma dall’identico epilogo: Novi 3 ottobre 2010, Shahnaz Begum (46 anni, pakistana) ammazzata di botte dal marito mentre la figlia Nosheen Butt (20 anni) è condotta al coma per i colpi inferti dal fratello; Carpi 22 marzo 2011, Giuseppa Caruso (45 anni) ammazzata …

«Patrimoniale? Sì ma sugli immobili È la scelta più equa», intervista a Vincenzo Visco di Bianca Di Giovanni

E’ davvero stravagante che ci sia un sindacato che dice di no all`Ici invocando una patrimoniale (com`è appunto l`Ici) e un altro che chiede l`Iva, che è quanto di meno progressivo esista. Robe mai viste». Secondo Vincenzo Visco nel dibattito fiscale italiano regna la confusione più assoluta: si va avanti per slogan (il più amato è proprio quello sulla patrimoniale) senza conoscere né la struttura delle tasse proposte, né i loro effetti economici. Solo una cosa è sicura: dovremo pagare tutti. Alla manovra non si sfugge. «Perché ci siamo impegnati al pareggio e tirarsi indietro in una fase come questa sarebbe da irresponsabili, ci porterebbe al disastro». L`ex ministro è certo che l`Italia può e deve farcela, ma non può salvarsi da sola. Senza una politica europea comune sarà difficile uscire da questo «panico collettivo che sta contagiando tutti i mercati, anche quello americano – osserva – Si sta rischiando il collasso, proprio come nella Grande depressione del `29. Servono al più presto soluzioni concordate e condivise a livello globale». Ma torniamo al fisco. Lei …

"Riforme invece dell'antipolitica: ecco come tagliare" di Maria Zegarelli

Rigore, sobrietà, efficienza della spesa pubblica, costi della politica, enti da eliminare, razionalizzazione dell’apparato pubblico: da quanti anni se ne parla? Troppi. Eppure, malgrado i buoni propositi e i molti disegni di legge depositati in Parlamento – e mai calendarizzati – nulla è cambiato. Quello che è cambiato negli ultimi mesi, però, davanti all’acuirsi della crisi, è l’umore degli italiani, che ora in vista dei «sacrifici» annunciati da Mario Monti chiedono conto alla politica. Compito non facile nel Paese degli oltre 8mila comuni, delle 235 Comunità montane, delle migliaia di società a partecipazione pubblica con relativi cda, di un esercito di parlamentari. Tanto meno facile nell’Italia dove ormai la demagogia e il populismo sono moneta corrente e dove, nella babele della politica-spettacolo, spesso si invocano tagli che rischiano di produrre aumenti di costi anziché riforme incisive e risparmi duraturi. Abbiamo così provato a tracciare un insieme di misure che potrebbero da subito permettere un migliore utilizzo delle risorse e restituire alle istituzioni la credibilità perduta. Oltre il bicameralismo Dimezzare il numero dei parlamentari, come propongono …

Insieme possiamo dire basta

Il contributo delle Democratiche per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. “Il nostro impegno è ogni giorno nelle istituzioni e nella società per il rispetto della dignità e del corpo delle donne, per sostenere i centri antiviolenza, per la lotta agli stereotipi. Per affermare i diritti di tutte”. ***** Rosy Bindi*: “Le leggi da sole non bastano. Bisogna lavorare intensamente sulla prevenzione” * Presidente dell’Assemblea Nazionale del PD “La violenza contro le donne è uno dei tristi primati del nostro tempo. Una sconfitta per le societa’ democratiche e un’ipoteca fortissima alle possibilita’ di sviluppo e benessere di tutto il mondo. Lo dicono le cifre, raccapriccianti, delle aggressioni mortali, degli stupri, dei maltrattamenti, degli abusi e delle angherie, fisiche e psicologiche, che una donna su tre subisce ogni 15 secondi nel mondo. Anche per l’Italia le statistiche sono molto negative: nel 2010 sono stati denunciati oltre un milione di casi di violenza sulle donne. Una realtà in crescita, che inquieta e deve far riflettere, con attenzione e serietà, ben oltre le …

"La politica ha fatto un passo in avanti", Intervista a Pier Luigi Bersani di Massimiliano Di Giorgio e James Mackenzie

Il sostegno del Pd al governo di Mario Monti non serve soltanto a “tirare l’Italia fuori dai guai” ma è anche un “investimento politico” per il principale partito di centrosinistra, che non chiede una ricetta “dolce”, ma “ragionevole ed equa”. Lo ha detto oggi in un’intervista a Reuters il segretario democratico Pier Luigi Bersani, secondo cui il nuovo esecutivo in Parlamento non avrà bisogno di ricorrere spesso al voto di fiducia, perché il Parlamento sarà “responsabilizzato”. Ieri il presidente del Consiglio è volato a Bruxelles per incontrare i vertici dell’Unione europea, domani sarà a Strasburgo per discutere col presidente francese Nicolas Sarkozy e col cancelliere tedesco Angela Merkel. “Credo sia evidente che con questo governo stiamo riprendendo, anche in queste ore, il nostro posto in Europa”, commenta Bersani, 60 anni, alla guida del Partito democratico dalla fine del 2009. Nonostante l’atteso varo del nuovo governo, però, il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi ha continuato a segnare picchi – in sintonia del resto con quelli di altri Paesi – e la …