"Basta leggi ad personam. La giustizia di fronte ai suoi veri problemi" di Claudia Fusani
E per una volta non volano parole dure, niente guelfi e ghibellini, nè pugni sui tavoli, ultimatum o minacce. Per una volta, non si sa per quanto ma prediamo quello che c’è, si parla di giustizia intesa come servizio ai cittadini e in termini molto concreti. «Vi dirò cosa secondo me è possibile fare in un periodo di tempo relativamente breve» dice il ministro della Giustizia Paola Severino seduta davanti ai membri della Commissione Giustizia del Senato. È un programma che lei definisce «scarnificato», puntato su tre settori – carcere, giustizia civile e revisione delle circoscrizioni giudiziarie -, ispirato «a risparmio e recupero dell’efficienza che sono le linee guida del governo» ma che alla fine, se realizzato, diventa – lo dice il senatore Li Gotti che con l’Idv non ha certo regalato la fiducia all’esecutivo Monti – «la vera riforma globale della giustizia da quindici anni a questa parte». BASTA GUERRA Vuoti e pieni. Senza nulla togliere ai “pieni”, cioè al contenuto del programma del neoministro, dopo quindici anni di guerra civile tra politica e …