Anno: 2011

"Se la corruzione si insinua in magistratura", di Vladimiro Zagrebelsky

L’ arresto di un giudice e la condanna in un non lontano passato di qualche altro sono per fortuna eventi rarissimi. Si può immaginare che esista un numero oscuro di casi di corruzione che rimangono nascosti, ma si tratta comunque di fenomeno estremamente limitato. Tuttavia è necessaria una riflessione che vada oltre i commenti sulla capacità delle organizzazioni mafiose di infiltrarsi nelle istituzioni e sulla potenza del denaro. Occorre una riflessione sulla magistratura. Naturalmente ciò riguarda anche i parlamentari, le articolazioni governative, gli enti locali, l’amministrazione pubblica, gli organi di polizia, ecc., ma per la magistratura l’urgenza e la gravità delle questioni che si pongono sono di speciale forza. Il ruolo assegnato dalla legge ai magistrati e la larga discrezionalità loro riconosciuta nell’esercitarlo spiegano perché da essi, ancor più che da altri, si richieda personale indiscutibile integrità; oltre i confini di ciò che è normale chiedere a chi esercita altre, pur importanti, funzioni. E forte è il rilievo che assumono anche le sole apparenze, così come è sempre sottolineato da chi si occupa di etica …

"Dopo il rigore ora una svolta culturale", di Luigi Zingales

Dopo le prime tre settimane è venuto il momento di tirare i primi (provvisori) bilanci sul Governo Monti. Nei rapporti con i nostri partner europei, Monti ha conseguito un istantaneo successo. La sua esperienza e competenza lo collocano una spanna sopra Sarkozy e la Merkel. Il suo programma di austerità, pur con luci ed ombre, è coraggioso. Rappresenta il massimo di rigore fiscale che il nostro Paese può sostenere (e forse anche di più). Il vero tallone d’Achille riguarda quello che io considero l’obiettivo principale: una riforma culturale. Può sembrare strano che un economista anteponga la riforma culturale a quella fiscale. Ma proprio perché economista mi rendo conto che il rigore fiscale è condizione necessaria ma non sufficiente per salvare l’Italia. Il vero problema dell’Italia è la mancanza di crescita e alla base di questa mancata crescita ci sono due cause: la peggiocrazia e la conseguente mancanza di fiducia che questa genera. La peggiocrazia non è solo mancanza di merito nelle nomine, ma anche mancanza di rigore logico e morale nelle scelte. I balzelli casuali …

"In politica anche il tono fa la musica", di Claudio Magris

Forse è vero che il tempo, come dicono non solo poeti ma anche scienziati, ha diverse misure; è un contenitore elastico, le cui dimensioni variano a seconda di ciò che lo riempie. Pure nella politica, nella vita sociale e civile, si sperimenta la diversa durata delle ore e dei giorni.Ne sono passati appena venti, di giorni, da quando l’Italia ha un nuovo governo e il tempo che li precede appare lontano, perduto nel passato. Le noiosissime e sguaiate serate televisive che imperversavano sino a tre settimane fa con le discussioni sulle nipoti di Mubarak, su vere o presunte notti brave, sui metri quadrati di appartamenti di onorevoli e altre spiritosaggini sembrano remote, improbabili commedie degli anni Cinquanta che nessun cinema oggi manda in sala. Come ha detto l’ex presidente del Consiglio commentando la sanguinosa fine di un potente leader, «sic transit gloria mundi». Non solo la gloria, anche la spazzatura. È cambiato pure il linguaggio politico, quel linguaggio rissoso, quelle facezie, quel turpiloquio, anch’essi remoti come le scurrilità di quando facevamo il servizio militare. Il …

Pd: da pensioni a casa quattro proposte per l'Italia

La manovra «poteva essere più equa». Perciò va modificata su quattro temi: pensioni, casa, lotta all’evasione, investimenti. Lo chiede il Pd, in un documento che sintetizza le richieste del partito di Pier Luigi Bersani in vista di un «iter parlamentare che si presenta come un sentiero molto stretto». Ecco nel dettaglio le richieste dei Democratici al governo di Monti. 1 Pensioni Innalzare l’ammontare della pensione che sarà rivalutata in base al costo della vita; rallentare l’applicazione della riforma sulle pensioni di anzianità e tenere in debito conto la situazione dei lavoratori che hanno cominciato l’attività da giovanissimi e dei lavoratori anziani che hanno perso il lavoro. 2 Casa Innalzare la soglia di esenzione per l’Ici sulla prima casa, in modo da favorire i meno abbienti. 3 Evasione Misure più concrete di lotta all’evasione fiscale. 4 Investimenti Uno spazio nel patto di stabilità interno per permettere ai comuni di fare alcuni lavori, per esempio la messa in sicurezza e l’adeguamento ambientale ed energetico delle scuole. PD: LE FONTI PER LE RISORSE Il Pd indica la fonte …

"Frequenze TV: non è tempo di gare di bellezza", di Luca Landò

Azzerare è possibile. Lo chiedono tre partiti (Pd, Idv e Fli), lo sostiene Paolo Gentiloni, ex ministro di Prodi per le Comunicazioni, lo caldeggia l’appello lanciato in rete da Articolo 21. Il “beauty contest”, quella fantasiosa competizione inventata da Paolo Romani per attribuire sei nuove frequenze digitali, va bloccata subito e sostituita da una normale asta al rialzo che potrebbe portare allo Stato, dicono gli esperti, una cifra fra i 3,5 e i 4,5 miliardi di euro. Un tesoretto una tantum che consentirebbe di sostituire alcuni interventi, ugualmente una tantum, inseriti nella manovra. Come il blocco della indicizzazione delle pensioni che domenica ha spinto alle lacrime la ministra Fornero. E come ha chiesto ieri Veltroni: «Il governo dovrebbe annullare la gara per le frequenze tv e fare un’asta per reperire le risorse che servano a correggere la deindicizzazione delle pensioni». A rendere inaccettabile il metodo del “concorso di bellezza” sono due fattori: le regole tagliate sulle misure di Mediaset e Rai (non a caso Sky ha comunicato il proprio ritiro) e l’assegnazione gratuita delle frequenze. …

"Il linguaggio da bonificare", di Raffaele Simone

Tra le disinfestazioni di cui il Paese ha bisogno in quest´intervallo post-berlusconiano ce n´è una immateriale ma non per questo meno urgente. Si tratta di bonificare a fondo il linguaggio che le persone pubbliche usano per rivolgersi ai cittadini e per parlare tra loro. Nei diciassette anni del berlusconismo questo terreno è stato infatti contaminato così in profondità che per renderlo di nuovo praticabile ci vorrà molto lavoro. Con un formidabile fiuto populista, il berlusconismo aggredì sin dal primo momento il linguaggio pubblico distorcendone il lessico, le regole e la pragmatica. Si cominciò dal linguaggio del capo, che con la complicità dei media impose in un lampo i suoi manierismi (il famoso “mi consenta”), le sue metafore sportive (soprattutto calcistiche: “Scendere in campo, mettere in campo, fare un passo indietro…”), le sue mediocri formule e tormentoni (“una scelta di campo”, “odio e invidia personale”, “non mi hanno lasciato lavorare”, “il partito dell´amore”). Poi furono aggredite le regole della conversazione politica, come si manifestano specialmente nei talk show televisivi. Molti di noi ricordano attoniti il momento …

«Pensioni, Iva, evasione si deve cambiare Pd unito e responsabile», intervista a Rosi Bindi di Maria Zegarelli

Noi abbiamo scelto la linea della responsabilità e saremo coerenti, anche se sappiamo che dovremo pagare un prezzo». Un prezzo anche in termini di consenso, perché se il premier Mario Monti non dovesse recepire le proposte di modifica alla manovra avanzate dal Pd, sarà difficile spiegare al proprio elettorato il voto favorevole in Aula a interventi che entrano nella carne viva del ceto medio-basso del Paese. Rosy Bindi lo sa bene, ha letto tutti i messaggi arrivati al suo indirizzo di posta elettronica, su Facebook e al Nazareno. La base è in sofferenza e il partito non ha l’umore alto. Bindi, voi chiedete a Monti di modificare la manovra, la base chiede a voi di essere più incisivi. Si troverà la quadra? «Spero che il nostro elettorato capisca che la nostra sofferenza dipende dalla consapevolezza della loro sofferenza e di quella di tutto il popolo italiano. Ma anche in queste ore stiamo lavorando affinché questa manovra diventi più equa». Non teme che nonc apiscano un voto favorevole se non dovessero arrivare quei miglioramenti che chiedete? …