Anno: 2011

"I limiti dell'affetto", di Chiara Saraceno

Non è mai stato facile essere genitori di figli adolescenti. Ma oggi lo è di più. La sessualità e i comportamenti sessuali delle ragazze sono tra i fattori che hanno messo in crisi «il libretto di istruzioni» dei genitori. L´età al primo rapporto sessuale si è fortemente abbassata tra le ragazze, divenendo simile a quella dei ragazzi, attorno ai 17 anni. Ma i genitori non sono sempre attrezzati a preparare i figli, soprattutto le figlie, a questo passaggio, anche con le necessarie informazioni su come proteggersi dai rischi, sia di gravidanza sia di altro genere. Parlarne sembra un modo di incoraggiarle e perciò si preferisce tacere e ignorare, salvo trovarsi ancora più impreparati quando l´impensabile e indicibile accade. La vicenda dei genitori trentini che trascinano in tribunale la figlia sedicenne perché le sia imposto di abortire, o, in subordine, le sia impedito di riconoscere il figlio e di avere rapporti con il padre (albanese), apre una serie di cortocircuiti mentali ed emotivi non facili. Ciascun genitore può identificarsi nella preoccupazione per il futuro di una …

"Ma a qualcuno interessa educare noi insegnanti?", di Christian Raimo

Ci sono due rischi quando si parla di scuola. Il primo è di venir abbacinati dall´emergenza, le legittime proteste per gli edifici fatiscenti, le classi pollaio, gli stipendi miserrimi… Il secondo è che la crisi dell´educazione passi per un tema da addetti ai lavori e non per una responsabilità di tutti. Capita così che le zone in penombra non si percepiscano nemmeno. Un esempio? Una delle questioni più urgenti di cui però non si sente mai parlare è questa: chi forma i formatori? Faccio l´insegnante in un liceo da quattro anni, mi sono abilitato nel penultimo ciclo delle famigerate Scuole di specializzazione, ed è finita lì: quello è stato l´ultimo momento in cui qualcuno mi ha richiesto di imparare a educare. E il mio è più o meno il destino di qualunque docente, la cui preparazione didattica è affidata al suo buon cuore. Certo, i sedicenti corsi di aggiornamento esistono, ma ci si può imbattere in persone preparate e di buona volontà, come in docenti riciclati in vena di qualunquismi d´antan, o peggio ancora in …

"Ma le donne sono in credito", di Rita Ghedini

Cara ministro Fornero, nel corso della Sua prima audizione in commissione lavoro al senato si è parlato naturalmente di previdenza: tantissimi interventi, poco tempo e non sono riuscita ad intervenire. La commissione si aggiorna a martedì prossimo. Ma martedì prossimo è molto lontano. Martedì prossimo la manovra salva-Italia andrà in aula alla camera e spero che per allora si sia mantenuta tutta la sua forza, ma siano cambiate le cose che la rendono iniqua e perciò incomprensibile ai cittadini italiani che pure sono pienamente consapevoli del rischio che corriamo. Per questo, Signora Ministro, le chiedo di riflettere su alcune cose. Ci ha detto che la riforma delle pensioni da lei proposta si ispira ai principi di equità fra le generazioni, equità all’interno delle generazioni, sostenibilità e razionalizzazione del sistema, eliminazione dei privilegi. Bene, siamo d’accordo. Ma mi preoccupa che nel declinare il tema dell’equità Lei non abbia declinato quella fra i generi. Conosciamo la sua attenzione e la sua competenza sul tema e, certamente, orientare le primissime misure in favore dell’occupazione alle donne e ai …

"A caccia delle coperture, verso il miniemendamento", di Raffaella Cascioli

La commissione bilancio al lavoro ieri sulle modifiche per Ici e pensioni Si scioglierà entro oggi il nodo delle coperture finanziarie per le modifiche tese a rendere meno pesante il decreto salva-Italia. Insomma, in tempi di crisi si ragiona più su un mini che su un maxiemendamento. In attesa dell’incontro con il ministro Giarda – che, come nel suo stile, si è riaffacciato solo ieri sera a Roma per contrattare con i parlamentari entro stamattina le proposte di modifica – la commissione bilancio della camera ha individuato tre modifiche su cui puntare per rendere meno indigesta agli italiani la manovra del governo: a cominciare dall’indicizzazione delle pensioni fino a 1.440 euro lordi l’anno, equivalenti a tre volte il minimo, e dall’aumento da 200 a 300 euro della franchigia prima casa per l’Imu fino all’alleggerimento delle penalizzazioni per chi sceglie la pensione anticipata con un’età inferiore ai 62 anni al netto di 42 anni di contributi per gli uomini e 41 per le donne. Misure che da sole valgono diversi miliardi e per i quali i …

"Rivoluzione domestica per le donne e i nonni", di Maria Novella De Luca

La rivoluzione sarà soprattutto domestica e riscriverà, non poco, i rapporti tra i sessi. Anzi, dice il sociologo Marzio Barbagli, saranno le donne a tracciare i confini di questa “nuova età”, in cui il lavoro si allunga e la vecchiaia si allontana, si restringe il tempo del riposo ma si allarga quello del reddito. Per il resto, però, niente paura: i nonni continueranno a fare i nonni, «è ben difficile con gli attuali tassi demografici che un nipotino arrivi prima degli anni della pensione», i giardinetti non andranno deserti, «ma molto dovrà cambiare – aggiunge Marzio Barbagli – nei rapporti tra genitori e figli, e tra mogli e mariti». Un mutamento di pelle. Invisibile all´inizio. Ma radicale e non indolore. «Perché questa manciata di anni in più in cui le donne dovranno lavorare, erano quelli in cui invece le donne italiane alla fine della loro stagione produttiva, tornavano a casa. Per dedicarsi integralmente ai figli e ai mariti, e in seguito ai nipoti. Adesso senza di loro le famiglie si dovranno riorganizzare – spiega Barbagli …

"Libera concorrenza in libero stato", di Luca Landò

A pensar male ci si azzecca sempre, diceva Andreotti. E i cattivi pensieri hanno cominciato a decollare dopo la frase pronunciata ieri da Silvio Berlusconi commentando la possibilità di vendere all’asta le frequenze liberate nel passaggio dall’analogico al digitale: «Non ho un’opinione – ha detto in margine al vertice Ppe di Marsiglia – ma temo che se ci fosse una gara sulle frequenze potrebbe essere disertata da molti». Che è poi lo stesso messaggio lanciato, sempre ieri, da Gina Nieri, numero due di Mediaset, che in una lettera a Il Fatto si chiedeva: «Siamo sicuri che arriverebbero a frotte contendenti disposti a pagare miliardi nel caso di un’asta per le tv?». Il sospetto è che la “non opinione” di Berlusconi sia in realtà la strategia offensiva di Mediaset: indebolire l’ipotesi dell’asta prima che questa venga presa in considerazione dal governo come misura per alleggerire il peso sociale della manovra. Che è poi quello che stanno chiedendo da giorni Pd, Idv e Fli. Lo ha ribadito ieri il Democratico Paolo Baretta a proposito della possibilità di …

"L’università dimenticata", di Luciano Modica

Caro ministro Profumo, l’università italiana vive da dieci anni una situazione sempre più difficile. Lei ne è una figura autorevole e non c’è quindi bisogno di illustrarle i dati oggettivi che sono reperibili in qualunque analisi internazionale indipendente: una cronica carenza di finanziamenti, soprattutto per le infrastrutture e per la ricerca; un carico contributivo sulle famiglie degli studenti tra i maggiori in Europa; un drastico ridimensionamento numerico del personale docente e tecnico. Sono tutti fattori che hanno indebolito l’azione e la capacità innovativa degli atenei italiani. Ma ancor più li ha indeboliti il furioso attacco mediatico alla credibilità del sistema che, anche se giustamente motivato da gravi episodi di malcostume da estirpare con decisione, ha finito col travolgere la fiducia nell’intera università. Questa fiducia deve essere assolutamente ristabilita. È il primo obiettivo politico di un ministro che non si voglia trasformare nello spietato accusatore dello stesso sistema che governa. È un obiettivo per il quale ci sono tutti i presupposti. Infatti la ricerca universitaria italiana dà ancora oggi risultati eccellenti su scala internazionale, soprattutto se …