"Casta, se si spara nel mucchio e per decreto", di Vittorio Emiliani
In Italia è già successo. Si parte dalla Virtù e si arriva a demonizzare tutto ciò che è Stato, struttura pubblica di governo, forme e modi della politica, ecc. È già successo con la Prima Repubblica di buttare, assieme alla non poca acqua sporca, anche il bambino (o il vecchione) e di rimpiangere poi la capacità di governo dei partiti d’antan. Da mesi e mesi si parla soltanto di “casta”. Sembra che non vi sia altro problema in Italia. Pagine su pagine, libri su libri, con molte critiche giuste, anzi doverose: itroppi parlamentari, le loro remunerazioni cresciute nell’ultimo quindicennio quasi del 100 %, (mi sono permesso di calcolare che, se, da allora, avessero seguito l’incremento del costo della vita, sarebbero al livello di quelle tedesche), la proliferazione di società partecipate, di scranni e relative prebende. Temo però due o tre cose: 1) che sparare ogni giorno a raffica equivalga a sparare nel mucchio, incidendo piuttosto poco, alla fine, sui tagli strategici; 2) che così si concorra a re/suscitare l’idea che tutto sia da buttare, politica, …