Anno: 2011

"Alberghi e centri commerciali col pretesto del porto turistico ecco il nuovo sacco delle coste", di Antonio Fraschilla

Le ruspe di colossi delle costruzioni e dell´impiantistica, magnati del petrolio e imprenditori locali hanno acceso i motori per prendersi le rive del Belpaese – La parola magica che dà il via libera a nuovo cemento entro i 150 metri dalla battigia è waterfront, declinata in sigle come “rifacimento del litorale” – A Pozzuoli si gioca la partita edilizia più importante del Mezzogiorno, a Ostia in programma beauty farm e ristoranti, a Palermo approvata l´ennesima struttura. Nella Liguria devastata dall´alluvione c´è chi è pronto a mettere altro cemento su una costa che non regge più all´urto dell´acqua che scende dai monti. In Sicilia invece il cemento si vuole depositare direttamente davanti al mare, nel cuore di un sito Unesco. Ecco le mani sulle coste d´Italia. Le ruspe di colossi delle costruzioni e dell´impiantistica, di magnati del petrolio o di imprenditori sconosciuti, hanno già acceso i motori. Vogliono prendersi le rive del Belpaese, che in teoria – cioè secondo la legge – sono inedificabili. Per metterci palazzoni, alberghi, ristoranti e centri commerciali. La parola magica che …

Dichiarazione di voto sulla manovra di Pier Luigi Bersani alla Camera

Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, noi abbiamo promesso lealtà al suo Governo in nome di un impegno nazionale. Manterremo la promessa oggi e domani – voglio dirlo a qualche commentatore frettoloso – senza alcun limite temporale che non sia la fine naturale della legislatura (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Unione di Centro per il Terzo Polo). Abbiamo promesso agli italiani – e, al tempo stesso, ai nostri elettori – assoluta sincerità, trasparenza e parole chiare. Anche questa promessa la manterremo oggi e domani, tenendo viva la nostra visione e il nostro orizzonte di ricostruzione democratica, sociale del Paese, per la quale continuiamo a lavorare. Questo Governo ha il compito, con l’aiuto di tutti, di evitare la catastrofe, di togliere l’Italia dal fronte più esposto della crisi, di far sentire la voce italiana a correzione di politiche europee palesemente inadeguate. Noi non abbiamo mai taciuto negli ultimi due anni le nostre preoccupazioni, la nostra analisi della crisi, i rischi che incombevano sul Paese e i problemi, quando non si affrontano e quando …

Il Patto progressista per l'Europa

“Sosteniamo il governo di emergenza e di transizione con l’obiettivo che l’Italia torni ad avere una voce forte e dignitosa per chiedere un forte cambiamento delle politiche europee”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani durante la Conferenza nazionale “Il futuro dell’Europa” in conferenza stampa con Francois Hollande, candidato socialista alle prossime elezioni presidenziali francesi. I due leader sono d’accordo che bisogna ripartire con nuove prospettive di risveglio del progetto europeo contro “il rischio di un avvitamento tra austerità e recessione”. Una triste prospettiva caratterizzata dal patto Merkel-Sarkozy che Hollande ha definito “folle e limitato. Se i francesi mi daranno la possibilità di agire da premier, ridiscuterò il contenuto dell’intesa raggiunta a Bruxelles. Per migliorarlo e dotarlo di strumenti e prospettive finanziarie”. Le difficoltà europee si manifestano chiaramente in Italia ancora troppo esposta sul fronte della crisi e per Bersani “è incombente il rischio di un avvitamento tra recessione e austerità che noi italiani abbiamo conosciuto per primi. Abbiamo fatto una manovra molto pesante ma non intendiamo rincorrere manovra su manovra, perché così si va contro …

Meloni: isolare i violenti, ora dialogo e riforme per i giovani

Sento di esprimere la massima solidarietà al Presidente del Consiglio Monti, al nostro segretario Bersani e a tutti i destinatari di plichi contenenti proiettili. Questo clima induce alla massima preoccupazione, e allo sdegno nei confronti di chi porta le responsabilità della situazione attuale e oggi alimenta una gazzarra incivile in Parlamento, e già nel 1993 minacciava le istituzioni vantandosi di essere “veloci di mano e di pallottole che da noi costano 300 lire”. Le scelte dure ma non più rimandabili che sta assumendo il governo Monti possono generare disagio: perciò si deve dialogare con tutte le rappresentanze sociali, oltre a spiegare le misure intraprese per far uscire l’Italia dal pantano e rilanciare la crescita. Con questo spirito vorrei rivolgermi agli studenti che stamani hanno incendiato le bandiere di PD e PDL, accusandoci di negare i loro diritti mentre compivano un gesto che offende milioni di elettori di forze politiche democratiche: nelle nostre scelte non c’è alcuna retorica, ma la consapevolezza di un impegno per la salvezza nazionale che ha come stella polare il loro futuro …

"Sì del governo agli odg sull'asta per le frequenze tv", da repubblica.it

Il governo ha accolto nell’aula della Camera due ordini del giorno analoghi, di Idv, Lega eed esponenti del Pd, che lo impegna ad annullare l’assegnazione gratuita delle frequenze Tv, e a indire una successiva asta “a titolo oneroso”. Il documento, essendo stato accolto, non è stato posto ai voti. Lo ha comunicato il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, che ha corretto una sua precedente indicazione in cui ne chiedeva l’accantonamento. Il “beauty contest”, cioé l’assegnazione a titolo gratuito delle frequenze tv liberate dal digitale terrestre era stato deciso dal governo Berlusconi e contestato dalle opposizioni 1in quanto assegnava agli operatori telefonici, senza alcun onere, 2 i canali analogici liberati. Il beauty Contest era stato all’epoca votato anche dalla Lega che oggi, invece, ha presentato un Odg di segno totalmente contrario. L’ordine del giorno della Lega, di cui il primo firmatario è Roberto Maroni, ricorda il cosiddetto “beauty contest”, cioè il bando di gara per l’assegnazione gratuito delle frequenze in digitale terrestre. Al contrario “la recente gara 4G per il mercato delle …

Dichiarazione di voto di Dario Franceschini sul decreto 'Salva Italia' alla Camera dei Deputati

Signor Presidente, in questa stagione di comprensibili tensione sociali, di paure, in questa situazione di sfiducia nei confronti della politica, in cui, purtroppo, tutto sembra scaricarsi sui parlamentari e sul loro lavoro, vorrei rivendicare in quest’Aula, non per il gruppo del Partito Democratico ma, se mi è consentito, per l’intero Parlamento, il lavoro che è stato fatto su questa manovra, in una situazione politicamente difficile, inedita. In soli nove giorni, è stata esaminata, corretta e approvata la manovra, e la fiducia viene messa non sul maxiemendamento del Governo, ma sul testo approvato dalle Commissioni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). È stato un lavoro di miglioramento lasciando intatti i saldi, il carattere strutturale della manovra, gli impegni assunti con l’Unione europea, una manovra indispensabile, urgente per la situazione di crisi del nostro Paese – sull’orlo del fallimento, è stato detto dal Presidente Monti -, indispensabile per far uscire l’Italia dalla situazione in cui si trova dopo gli ultimi tre anni. Abbiamo ascoltato i deputati e le deputate della Lega: sembrano scesi dalla luna (Applausi …

"Bossi, il richiamo della foresta", di Francesco Merlo

Il governo Monti ci ha restituito la Lega nella sua oscena verità. Il Calderoli che urla e fa pernacchie in Parlamento è molto più vero del Calderoli vicepresidente del Senato lodato per la sua correttezza notarile persino da Anna Finocchiaro. Maroni e Gianluca Bonanno, Roberto Castelli e Fabio Rainieri sono molto più se stessi come ruspante ed eversivo presidio da osteria che come classe di governo. E bastava osservare la felicità e il piacere che provavano nell´insultare Fini e le Istituzioni per capire che è un ritorno alla natura, lo stesso richiamo della foresta che spinge Bossi a liquidare Berlusconi con il massimo della raffinatezza di cui è capace: «Se lo vedo, mi metto a ridere». Ma se è vero che Berlusconi è grottesco è anche vero che l´altro è ormai patetico come randagio della politica italiana. La malattia trasfigura e persino affascina ma in politica è capriccio, piedistallo, messa in scena, indifferenza o pietà: non più consenso, ma colore. E bisogna ricordare come i due leader si toccavano, e gli sguardi d´intesa con i …