"Alberghi e centri commerciali col pretesto del porto turistico ecco il nuovo sacco delle coste", di Antonio Fraschilla
Le ruspe di colossi delle costruzioni e dell´impiantistica, magnati del petrolio e imprenditori locali hanno acceso i motori per prendersi le rive del Belpaese – La parola magica che dà il via libera a nuovo cemento entro i 150 metri dalla battigia è waterfront, declinata in sigle come “rifacimento del litorale” – A Pozzuoli si gioca la partita edilizia più importante del Mezzogiorno, a Ostia in programma beauty farm e ristoranti, a Palermo approvata l´ennesima struttura. Nella Liguria devastata dall´alluvione c´è chi è pronto a mettere altro cemento su una costa che non regge più all´urto dell´acqua che scende dai monti. In Sicilia invece il cemento si vuole depositare direttamente davanti al mare, nel cuore di un sito Unesco. Ecco le mani sulle coste d´Italia. Le ruspe di colossi delle costruzioni e dell´impiantistica, di magnati del petrolio o di imprenditori sconosciuti, hanno già acceso i motori. Vogliono prendersi le rive del Belpaese, che in teoria – cioè secondo la legge – sono inedificabili. Per metterci palazzoni, alberghi, ristoranti e centri commerciali. La parola magica che …