Anno: 2011

"Proroga di un mese per i piani di dimensionamento", da La Tecnica della Scuola

Lo stabilisce il Miur con una nota del 13 dicembre scorso. Soddisfatta in parte la Flc-Cgil che chiede una proroga di un anno per l’intera operazione. Slitta di un mese il termine per la predisposizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche da parte delle Regioni. Lo ha disposto nei giorni scorsi il Ministero dell’Istruzione anche per venire incontro ad una richiesta avanzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Il Miur ha anche precisato che il valore limite di 1.000 alunni previsto per gli istituti comprensivi può essere inteso con media regionale di riferimento. “Conseguentemente – spiega il Miur – laddove l’organizzazione razionale della rete lo richieda, evidentemente per casi che non possono essere che sporadici, nel piano di dimensionamento potranno figurare istituti comprensivi con valori inferiori a quelli previsti dalla legge sopra richiamata, purché nell’ambito regionale vi siano istituzioni scolastiche che presentino valori che compensino adeguatamente i predetti valori inferiori salvaguardando la media di riferimento”. Il Ministero chiarisce anche che in fase di prima applicazione della norma si possa procedere nella costituzione …

«Voto agli immigrati». Dopo Firenze parte la raccolta delle firme, di Jolanda Bufalini

Giovani e migranti, noi e gli altri, noi come gli altri. L’Italia che fronteggia la scoperta di un sé razzista, nella follia omicida di Firenze, nel rogo di Torino, che si è stretta a Firenze attorno al dolore e ai colori dell’Africa, scopre anche che nella crisi a pagare di più sono i più deboli: i giovani del lavoro precario, i giovani che arrivano dal Maghreb o da la Romania, i giovani qualificati che dall’Italia emigrano in cerca di opportunità che il Paese non è capace di offrire. Ieri si celebrava nel mondo la giornata internazionale del migrante e non si è trattato, per l’Italia, di una occasione formale. A comincia re dal messaggio del presidente del la Repubblica Giorgio Napolitano che si è rivolto «ai lavoratori stranieri immigrati nel nostro Paese» ma anche «agli italiani che emigrano oggi» e «ai discendenti di coloro che emigrarono affrontando dure difficoltà e iniziali ostilità». Nelle parole del capo dello Stato c’è il rifiuto da parte della «comunità nazionale di ogni forma di discriminazione e violenza». Ma c’è …

La rabbia di Berlusconi " Nuove regole per colpirmi", di Goffredo De Marchis

Adesso Berlusconi è disperato. Più di Monti. «Questa sì che è una legge ad personam, una ritorsione contro di me. Voglio vedere come si attirano gli investimenti stranieri in uno Stato che cambia le regole in corsa». Furibondo, il Cavaliere si sente messo all´angolo sulla materia che gli preme davvero: Mediaset, quindi il patrimonio. Ma da venerdì ha perso la golden share sul governo proprio nella sfera degli interessi personali. Il voto degli ordini del giorno contro il beauty contest che regalava le frequenze del digitale a Cologno Monzese, Rai e Telecom, ha dimostrato che esiste un´altra maggioranza: Pd, Idv, Lega e Udc. Non servono i voti del Pdl per cambiare gli equilibri nel mercato televisivo. E le dichiarazioni di Corrado Passera fanno capire che l´esecutivo si prepara a lavorare con questi nuovi numeri per organizzare un´asta. La principale vittima di una vera competizione per le frequenze, dicono a Palazzo Grazioli, è Mediaset. La Rai infatti non parteciperà all´asta. Troppo negativi i conti di Viale Mazzini. Semmai la tv pubblica ha canali in eccesso, una …

"Il partito degli smemorati", di Michele Brambilla

È ricomparso ieri il più importante dei ministri del governo Berlusconi, Giulio Tremonti. Intervistato su Rai Tre da Lucia Annunziata, ha criticato la manovra del governo Monti: «Troppe tasse, pochi tagli alla spesa pubblica e niente per la crescita», ha detto in sintesi. È probabile che, sentendolo, molti suoi colleghi di partito (o forse «ex» colleghi, visto che Tremonti ha cominciato la trasmissione dicendo che ormai «lavora in proprio», e l’ha finita non smentendo un suo passaggio alla Lega) si siano stropicciati gli occhi, credendo di sognare. Sono quei molti esponenti del Pdl che in questi anni hanno accusato proprio Tremonti di essere il «signor no» che ha bloccato ogni iniziativa volta alle liberalizzazioni, alla crescita, al taglio delle tasse. È vero che in questo Paese si dimentica tutto in fretta: ma ci vorrebbe un clamoroso deficit di fosforo per scordare che proprio all’interno del Pdl Tremonti è stato contestato da tutta un’ala (Brunetta, Crosetto e molti altri, per non dire di Martino che ormai da molto tempo è fuori dai giochi) che l’ha accusato …

"L´aristocrazia democratica tra limiti e virtù", di Ilvo Diamanti

Questa manovra non piace agli italiani, ma la fiducia nel governo – e soprattutto nel premier – resta ancora alta. È ciò che emerge dai sondaggi condotti dai principali istituti demoscopici in questa fase. La manovra appare poco equa, per non dire iniqua, alla maggioranza della popolazione. Nell´insieme ma anche nel dettaglio: considerando i singoli provvedimenti. Soprattutto quelli che riguardano le pensioni, l´aumento dell´Iva e l´Irpef. Nel complesso: troppe tasse e pochi interventi che favoriscano la crescita. Le liberalizzazioni, la patrimoniale; anche gli interventi sui costi della politica e dei politici: rinviati a un secondo momento. Con il dubbio che il rinvio divenga permanente. Come altre volte – troppe volte – è già successo, in passato. Nonostante tutto, però, la fiducia nel “governo dei tecnici”, fra i cittadini, è ancora molto elevata. Intorno al 50%, se si rilevano solo i giudizi più positivi (come fa l´Ispo di Mannheimer). Superiore al 60% se si calcolano anche le valutazioni comunque “sufficienti” (secondo le stime dell´Ipsos di Pagnoncelli). La fiducia “personale” nei confronti del presidente del Consiglio, peraltro, …

"Quei quattromila finti poveri che non pagano asili e atenei", di Fiorenza Sarzanini

Ricchi nella realtà, poveri per lo Stato. E proprio grazie a questa finta indigenza migliaia di italiani sono riusciti a ottenere benefici per i figli — dagli asili nido gratuiti alle agevolazioni sulle tasse universitarie — per i parenti anziani con i servizi sanitari a domicilio. Ma anche riduzioni sulle bollette di luce e gas. Su circa 14.000 famiglie controllate nei primi 10 mesi di quest’anno, quasi 4.000 avevano illecitamente dichiarato di essere sotto la soglia minima fissata dalla legge. Vuol dire, una su tre. È uno dei dati più eclatanti che emerge dal rapporto annuale della Guardia di Finanza sugli sprechi della spesa pubblica. Si tratta del bilancio di un’attività diventata strategica nel momento in cui si cerca di risanare i conti dello Stato. A leggere i resoconti appare evidente come tra i settori in sofferenza nei quali si deve intervenire con urgenza effettuando un monitoraggio costante anche da parte delle stesse autorità di controllo, c’è quello della Sanità. Ma la cifra più eclatante continua a rimanere quella legata al danno erariale provocato dai …

"Cervelli in fuga e fondi bloccati. Così il crac del San Raffaele rischia di affossare la ricerca", di Elena Dusi

Il crac del San Raffaele non si abbatte su un´istituzione qualsiasi. Nella tempesta giudiziaria rischia oggi di smarrirsi il più importante istituto di ricerca e cura a carattere scientifico in Italia: primo per pubblicazioni (quasi tre ogni giorno) e pioniere di sperimentazioni di frontiera, dalla terapia genica alle cellule staminali. «Non abbiamo responsabilità per quanto sta accadendo e sarebbe ridicolo pensare che abbiamo goduto di privilegi» precisa Michele De Palma, uno dei giovani più brillanti, che si occupa di ricerca sui tumori e da gennaio lavorerà al Politecnico di Losanna. Le attività scientifiche infatti (55 milioni all´anno) vanno avanti con fondi ministeriali, europei o provenienti da fondazioni. Ma anche se i soldi sono distinti dalle casse del San Raffaele, la gestione spetta alla Fondazione. Ecco perché il crac sta facendo vivere momenti difficili a un pilastro della ricerca in Italia. Per tre mesi in estate e autunno i fornitori hanno bloccato le consegne di reagenti e altro materiale essenziale per i laboratori. I milioni del 5 X mille difficilmente affluiranno nelle casse di un ente …