"L’autunno d’oro della fisica italiana", di Pietro Greco
Le scoperte sulla velocità dei neutrini e la particella di Dio hanno visto i nostri studiosi in prima fila. I neutrini corrono più veloci della luce. Preceduta dal lancio di agenzia della Reuters che ha rotto l’embargo, la notizia appare sul sito arXiv.org, della Cornell University Library, in piena notte, nelle primissime ore del 23 settembre scorso. Ed è poi illustrata l’indomani in un seminario aperto al pubblico presso il Cern di Ginevra. È una notizia del tutto inattesa. Fosse confermata, sarebbe probabilmente la scoperta più importante in fisica dell’ultimo secolo e forse più. Passano meno di due mesi e il 13 dicembre, sempre al Cern di Ginevra, viene annunciata il rilevamento di una serie importante di indizi che lasciano pensare che Lhc, la macchina più grande e potente mai realizzata dall’uomo, abbia scovato «il bosone di Higgs», la cossidetta particella di Dio, quella mancante che fa tornare i conti del Modello Standard delle alte energie, ovvero del modello con cui i fisici descrivono l’universo nella sua dimensione più piccola. Fosse confermata, sarebbe una scoperta …