"Il genero tedesco", di Curzio Maltese
I fatti sono ancora pochi, ma lo stile è molto. Una delle richieste del mondo all´Italia, un cambiamento nello stile di governo, Monti l´ha garantita. Per chi ha seguito la decina di conferenze di fine d´anno di Berlusconi, è una rivoluzione. Sul piano dello humour, per cominciare, siamo passati da Bombolo a Oscar Wilde. Il professore dimostra una bella dimestichezza con alcune delle virtù meno frequentate dagli uomini pubblici italiani, l´ironia e l´understatement. Il suo incedere lento, a tratti meccanico, si apre di continuo a paradossi divertenti, perfino trovate surreali. Quando gli chiedono se riuscirà a rassicurare l´opinione pubblica tedesca, risponde citando la Suddeutsche Zeitung, «che mi ha definito il genero ideale, perché parlo poco e vesto in maniera banale. Un grande complimento per me e per i tedeschi. Direi che il più è fatto». Al lungo cahier de doleances dell´Ordine dei giornalisti, replica di conoscere la materia «avendo scritto due o tre articoli nella vita». Agli appelli degli economisti obietta «conosco anch´io un minimo di economia e capisco che la manovra ha molti inconvenienti». …