Giorno: 29 Dicembre 2011

Napolitano: nella crisi leader europei in affanno ora serve più coraggio

Siamo ora giunti, in special modo in Europa, a un terzo appuntamento con la storia: quello del calare – approfondendolo come non mai – il nostro processo di integrazione nel contesto di una fase critica della globalizzazione. Ed è vero che questa volta le leadership europee appaiono invece in grande affanno a raccogliere la sfida, innanzitutto nei suoi termini di crisi incalzante dell´euro; appaiono palesemente inadeguate anche a causa di un generale arretramento culturale e di un impoverimento della vita politica democratica, che hanno congiurato nel provocare fatali ripiegamenti su meschini e anacronistici orizzonti e pregiudizi nazionali. Particolarmente acuta è oggi per le forze riformiste l´esigenza di perseguire nuovi equilibri, sul piano delle politiche economiche e sociali, tra i condizionamenti ineludibili della competizione in un mondo radicalmente cambiato e valori di giustizia e di benessere popolare, divenuti concrete conquiste in termini di diritti e garanzie attraverso la costruzione di sistemi di Welfare State in Italia e in Europa. Con i Trattati di Roma del 1957 e la nascita del Mercato Comune, furono riconosciuti e assunti …

"Lavoro e figli ancora incompatibili. Il 37% delle donne lascia l'impiego", da repubblica.it

Il rapporto su “La conciliazione tra lavoro e famiglia” ribadisce come in Italia le attenzioni per la prole in tenerissima età resti un compito femminile, con conseguenti aggiustamenti nella vita lavorativa. Le occupate a tempo pieno vorrebbero più spazio per la famiglia nelle loro vite, soddisfatte le impiegate part-time. La cura dei figli, soprattutto in tenerissima età, in Italia continua a essere un compito da donne e la vita lavorativa deve necessariamente adattarsi alla condizione di madre anche in relazione all’indisponibilità di servizi di supporto adeguati alle proprie esigenze in termini di costi, orari, vicinanza alla zona di residenza e presenza di personale specializzato. La conferma arriva dallo studio Istat focalizzato su “La conciliazione tra lavoro e famiglia”. Che, tra l’altro, evidenzia come le donne occupate a tempo pieno sognino di potersi dedicare di più alla cura del proprio nucleo affettivo, mentre le impiegate part-time sono in maggioranza soddisfatte dell’equilibrio tra tempo dedicato al lavoro e tempo dedicato alla famiglia. Profonda la differenza tra Nord e Sud: nel Mezzogiorno e nelle Isole è occupato il …