"Più ombre che luci nelle liberalizzazioni del governo Monti", di Antonio Lirosi
In attesa della pubblicazione del “Salva-Italia”, è utile fare una disamina delle misure contenute nel capitolo “Liberalizzazioni”, anche alla luce dei passi indietro compiuti dal governo in sede parlamentare. Va subito detto che i sette articoli di questo capitolo non produrranno, nell’immediato, effetti concreti dal lato della crescita, anzi in taluni casi creano incertezza. Se è vero che il governo ha, da un lato, le attenuanti del poco tempo avuto e dell’eccessiva aspettativa che si era manifestata a causa delle biografie di Monti e Catricalà, dall’altro va sottolineato che è mancata l’accortezza, sia di verificare preliminarmente le proposte circolate in Parlamento negli ultimi anni, sia di analizzare quello che aveva fatto ad agosto l’esecutivo precedente, per correggerne l’indeterminatezza e per allargare il campo di applicazione delle misure su cui Berlusconi si era impegnato con la Ue ma che di fatto rimangono ancora solo sulla carta (ad esempio sulle professioni). Invece si è scelto di prevedere poche norme specifiche, unitamente a disposizioni generiche che non indicano i settori in cui si applicano e che oltretutto si …