Ormai non sanno più che cosa inventarsi. Travolti dal sacro furore dell’opposizione dura e pura i leghisti si comportano come pugili suonati che menano fendenti a casaccio. È con questa irrefrenabile pulsione che ieri un’eurodeputata del Carroccio, talMara Bizzotto, ha ospitato, sicuramente con soddisfazione, sul suo profilo Facebook la proposta di boicottare il discorso di fine anno del presidente della Repubblica. Ovviamente lo ha fatto senza risparmio di offese: Napolitano viene infatti considerato un traditore della Patria che ha agito incostituzionalmente e verso il quale va manifestata profonda indignazione. La signora Bizzotto, esponente di spicco della Lega a Bassano del Grappa, si è distinta nella sua attività parlamentare per un altro boicottaggio: quello dei rifiuti di Napoli, mai nel Veneto. E si è impegnata alla spasimo per costituire una squadra ciclistica veneta e per garantire i servizi (case popolari o libri di testo) solo ai veneti. Insomma, una vera paladina della superiorità della «razza veneta». Non sappiamo se la proposta di spegnere la tv quando la sera del 31 apparirà Napolitano incontrerà il favore dei leader leghisti. Per ora tacciono e non si sa se per imbarazzo o per silente approvazione. Sul web invece i sostenitori della Bizzotto sono impazziti di gioia e c’era da giurarci.
Il problema è che ormai la Lega sta scivolando pericolosamente sempre più in basso. Le vergognose sceneggiate in Parlamento contro Monti, le grida contro il governo delle tasse, la riapertura del Parlamento del Nord e il rilancio della secessione costituiscono un percorso di guerra che si sa come è cominciato ma non si sa come finirà. In quel gorgo di istinti razzisti, antitaliani e anticostituzionali nel quale
ormai è finito il partito di Bossi tutto è possibile. Il pericolo è massimo. E l’allarme deve essere altrettanto alto. Anche perché, diciamo la verità, non è più sopportabile questa indecente rivolta da parte di chi per otto anni ha sostenuto Berlusconi senza esitazione, rendendosi corresponsabile di scelte che hanno ridotto l’Italia nelle condizioni in cui oggi si trova. A questo punto c’è un solo modo per evitare che gli insulti leghisti proseguano e ogni giorno ci costringano a ribellarci per ogni volgarità: boicottare la Lega.
L’Unità 29.12.11