Giorno: 22 Dicembre 2011

Il Paese non si salva senza cambiamento e coesione

Per Pier Luigi Bersani “coesione significa orecchie a terra sui problemi sociali. Il nostro compito è creare un meccanismo di contatto e informazione molto puntuale perché la nostra gente deve capire che cosa stiamo facendo”. “Avremo un anno di recessione, ormai è chiaro e partiamo da livelli già bassi di occupazioni e redditi. Bisogna focalizzarsi sulla grande questione sociale. L’Italia non si salva senza cambiamento e coesione”. Lo ha dichiarato il segretario Pier Luigi Bersani durante il brindisi di auguri natalizi al gruppo Pd alla Camera. “Il paese – ha affermato il segretario Pd – non si salva senza cambiamento e coesione, ci vogliono tutte e due le cose, pensare di salvarlo con una sola non va bene”. E coesione significa “orecchie a terra agli interlocutori sociali”. Sulla questione sociale il Pd “riuscirà a dare qualche buon riferimento al governo” e in un anno “non semplice l’asset del Pd è lavoro e redditi”. “Al governo abbiamo garantito fedeltà e lealtà, ma anche trasparenza. In una situazione del tutto nuova, in cui il Parlamento avrà una …

"Il Carroccio salva ancora il soldato Cosentino Regge il patto Bossi-Pdl", di Claudia Fusani

Con un doppio carpiato la Lega salva il soldato Nick. Almeno per le feste di Natale e Capodanno. E nonostante gli annunci di divorzi e addii, è chiaro che c’è ancora un filo che tiene uniti Bossi e Berlusconi. Uno solo ma così forte da far slittare il voto della Giunta sulla richiesta di arresto per l’onorevole Nicola Cosentino al 10 gennaio, quattro giorni dopo il limite fissato dal regolamento (5 gennaio) e smentendo decisioni già assunten dal presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti. E da far sopportare la rabbia della base leghista. Le motivazioni sarebbero tecniche. «Sono arrivate nuove carte, dobbiamo leggerle» propone a sorpresa alle tre del pomeriggio Vincenzo D’Anna, il Responsabile, ex Pdl e soprattutto compaesano di Cosentino. Il Pdl tace perchè sa che in quelle carte non c’è nulla che possa aggiungere o togliere qualcosa a quello che i membri della Giunta già hanno a disposizione per valutare il fumus persecutionis. Lasciano fare il “lavoretto” a D’Anna senza metterci la faccia. Negli uffici della Giunta nel pomeriggio arriva addirittura l’onorevole Luca D’Alessandro, …

Caso Saverio Romano. La Camera concede l'autorizzazione all'uso delle intercettazioni

Al vaglio della magistratura le 25 telefonate che dimostrerebbero il sistema di affari tra l’ex ministro dell’Agricoltura e la mafia. Rinviato al 10 gennaio il voto su Cosentino. L’Aula della Camera ha concesso l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni nei confronti dell’ex ministro dell’Agricoltura Saverio Romano richieste dalla magistratura. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto. I voti a favore sono stati 286, 260 i no. Quattro gli astenuti. Sono 60, soprattutto del Pdl, i deputati che non hanno partecipato al voto per concedere l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni nei confronti dell’ex ministro Saverio Romano. Tra i non partecipanti l’ex premier Silvio Berlusconi, il leader del Carroccio Umberto Bossi e gli ex ministri Roberto Maroni, Giulio Tremonti e Ignazio La Russa. I deputati in missione erano 19. L’autorizzazione della Camera riguarda l’utilizzo di intercettazioni disposte dalla Procura di Palermo a carico dell’ex ministro dell’Agricoltura Saverio Romano nell’ambito del fascicolo d’indagine in cui il politico è indagato, insieme al senatore Psi, ex Pdl, Carlo Vizzini e all’ex governatore siciliano Totò Cuffaro, di corruzione aggravata dall’avere agevolato la mafia. Si …

"Da Draghi un fiume di liquidità", di Raffaella Cascioli

Il soccorso di Francoforte agli istituti di credito europei è una bella boccata d’ossigeno. Con un mercato interbancario paralizzato da mesi, un rischio di credit crunch reso sempre più concreto con il passare dei giorni, la difficoltà oggettiva a collocare i titoli di stato della zona euro alla vigilia di un trimestre di fuoco che si aprirà da qui a qualche settimane, Mario Draghi non ha indugiato. La mossa di ieri della Bce ha dato ossigeno alle banche commerciali con un’iniezione di liquidità senza precedenti. Come peraltro annunciato dal presidente Mario Draghi ieri l’Eurotower ha erogato 489,19 miliardi di euro ad un tasso dell’1% nel corso della prima asta di rifinanziamento a tre anni. Una richiesta al di là di ogni aspettativa che la dice lunga su come il mercato monetario, obbligazionario e interbancario sia vicino al collasso con alcune grandi imprese arrivate negli ultimi tempi a ritirare i propri depositi dagli istituti di credito. Draghi è stato di parola riversando circa 500 miliardi di euro nell’euro-sistema a condizioni agevolate a favore di 523 istituti …

"Thyssen, quei soldi in cambio del perdono", di Gad Lerner

LA Thyssenkrupp è in cerca di attenuanti dopo la pesante condanna per omicidio volontario inflitta ai suoi manager per il rogo del 2007, nel quale morirono sette operai. Per questo la multinazionale tedesca propone addirittura una maggiorazione del risarcimento che la sentenza di primo grado assegna al Comune di Torino; ma pone una condizione pesante: che il sindaco rinunci a costituirsi parte civile nel processo d´appello. Cioè che la città di Torino (ma con essa la Provincia e la Regione) prenda i soldi e smetta di considerarsi parte lesa. Ancora più lesto è stato il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, imputato per disastro ambientale doloso e rimozione volontaria di cautele nel processo Eternit per la strage dell´amianto. Senza neanche aspettare la sentenza di primo grado, Schmidheiny offre 18,3 milioni di euro al sindaco della città-martire di Casale Monferrato (1800 morti di mesotelioma, e non è ancora finita) purché faccia marcia indietro e rinunci a dichiararsi parte lesa in rappresentanza dei suoi concittadini. Proprio ieri il sindaco Giorgio Demezzi ha ricevuto una telefonata del ministro della Salute, …

"Scandalo al Pirellone: super liquidazione all'arrestato", di Michele Brambilla

Il fatto è semplice: la Regione Lombardia ha deliberato di versare una liquidazione di 340.000 euro e un vitalizio di cinquemila euro al mese a Franco Nicoli Cristiani, che l’altro ieri s’è dimesso da vicepresidente del Consiglio regionale e da consigliere. L’antefatto è un po’ meno semplice: Nicoli Cristiani non si è dimesso perché è stufo di fare politica e vuol dedicarsi al suo hobby preferito, ma perché il 30 novembre scorso è stato arrestato con l’accusa di avere intascato una tangente di centomila euro per autorizzare una discarica di rifiuti tossici. Come sempre in questi casi, ci sono anche delle premesse da fare. La prima: i 340.000 euro sono esattamente il trattamento di fine rapporto fissato dalla legge per chi, come Nicoli Cristiani, ha fatto quattro legislature da consigliere regionale; stesso discorso per il vitalizio: non c’è un solo euro che non spetti di diritto. Seconda premessa: stiamo parlando di una persona che non è ancora stata condannata, anzi che non è ancora stata neppure rinviata a giudizio, e quindi non può essere considerata …

"La corruzione e il potere ingiusto", di Carlo Galli

A livello politico, la corruzione è la deviazione del potere dalle finalità che gli vengono assegnate dalla civiltà moderna. Che consistono nell´amministrare impersonalmente e imparzialmente, e nel riconoscere e tutelare i diritti individuali e collettivi in un contesto di legalità, di certezza, di uguaglianza, di prevedibilità. C´è corruzione quando un apparato pubblico (una burocrazia) accetta o sollecita per sé benefici, in denaro o d´altra natura. Benefici solo in cambio dei quali soddisfa alcuni bisogni sociali – non tutti, ma solo quelli dei corruttori –; ma questa è appunto una deviazione sostanziale del potere dal proprio orizzonte pubblico. La corruzione rende il potere parziale e ingiusto perché favorisce qualcuno (chi è in grado di corrompere prima e meglio) a danno di tutti coloro che hanno diritto a una prestazione pubblica, o a vedere riconosciuto un diritto, un merito. Quando questo strappo alle regole diventa sistema, quando l´anomalia diventa norma, si perde qualcosa di ancora più profondo della forma moderna del potere. È la fiducia dei cittadini nel potere, e al tempo stesso nella sostenibilità delle loro …