"Presidi: più che un concorso, il gioco delle porte girevoli", di Mario D'Adamo
Il 14 e il 15 dicembre in tutti i capoluoghi di regione si sono svolti gli scritti del concorso di dirigente scolastico, al quale hanno partecipato non solo i candidati che avevano superato la preselezione del 12 ottobre ma anche quelli che non l’avevano superata. È il caso dei candidati della Campania, bocciati ai quiz e ammessi con riserva dal Tar di Napoli, al quale hanno presentato ricorso, contestando l’erroneità di alcuni quesiti. E sarebbe stato il caso di 68 candidati della Puglia, in un primo tempo ammessi a partecipare dal presidente del tribunale amministrativo di quella regione (decreto n. 919 del 24 novembre 2011) ma subito dopo estromessi dallo stesso presidente che ci ha ripensato, dietro domanda del ministero dell’istruzione e dell’Associazione nazionale presidi (decreto n. 984 del 9 dicembre 2011). I Tar delle regioni diverse dal Lazio, questa la motivazione, sarebbero incompetenti a decidere su una procedura di carattere nazionale. Non ce l’hanno fatta ad affrontare gli scritti nemmeno altri candidati, che pure avevano contestato l’erroneità dei quiz, dei quali il Tar del …