"Che faccia tosta il Paese abusivo", di Lorenzo Mondo
A remare contro il governo Monti ci si mette, nel suo piccolo, anche Bacoli, la città che sorge sul litorale flegreo. Qui non è questione di rifiuti ma di un altrettanto maleodorante abusivismo edilizio. A Bacoli è scoppiata una rivolta, non per dire basta allo scempio, ma per impedire la demolizione di due case costruite in violazione del vincolo paesaggistico. Si trattava, pensate, di eseguire una sentenza della magistratura emessa nel 2008. Ci sono stati scontri violenti con la polizia che voleva aprire il passo alle ruspe, alcuni feriti, macchine distrutte, fino a quando il prefetto ha rinviato il provvedimento al 10 gennaio, sperando di stemperarne l’impatto dopo le Feste. Se ne sono viste di tutti i colori. Uno dei proprietari ha minacciato di darsi fuoco, salvo traccheggiare poi con la polizia chiedendo di provvedere lui stesso, se costretto, a una meno costosa demolizione. Dio mi guardi dal non compatire le disgrazie altrui, ma trovo crudele esibire una figlia disabile per alimentare la protesta. Le infermità meritano una solidale attenzione ma non valgono di per …